Petrobras passa da principale investitrice petrolifera a peggior compagnia del settore: il prezzo del petrolio non aiuta la società brasiliana

 Petroleo Brasileiro SA, la società investitrice preferita tra le principali compagnie petrolifere mondiali in questa prima metà del 2008, è ora invece passata a rivestire il ruolo di peggiore compagnia del settore a causa delle pesanti perdite. Petrobras ha infatti fatto rilevare le performance più negative tra le dieci più importanti compagnie petrolifere pubbliche sin dal mese di maggio. Il titolo della compagnia brasiliana ha perso ben il 53% del suo valore, a causa della brusca caduta dei prezzi dell’energia e della grave crisi finanziaria che hanno bloccato o reso vani gli sforzi volti allo sfruttamento della più grande piattaforma scoperta negli ultimi trenta anni nel continente americano.

 

Il trend dei profitti rallenterà inesorabilmente dall’80% nel terzo trimestre del 2008 ai miseri 6,2 punti percentuali del prossimo anno, secondo alcune previsioni. Gianna Bern, presidente della Brookshire Advisory & Research Inc. di Flossmoor (Illinois), si è così espressa al riguardo:

Il calo nei prezzi del petrolo le attuali crisi finanziarie andranno ad intaccare in buona parte Petrobras. L’esplorazione sottomarina a costi molto alti, con un alto rischio e un petrolio a 60 o 70 dollari saranno lo stimolo a una rivalutazione delle loro priorità di sviluppo.

 

Per il g20 di San Paolo necessarie politiche cordinate contro la crisi e la Bce approva

 Il gruppo delle 20 economie avanzate ed emergenti ha concordato oggi sulla necessità di un’azione coordinata contro la crisi finanziaria globale. Lo si legge nel comunicato finale diffuso al termine del vertice a San Paolo in Brasile. Nella nota si legge che le potenze devono trovare misure per ripristinare la crescita e la stabilità finanziaria e che il G20 deve giocare un ruolo chiave nel garantire la stabilità economica e finanziaria, nonché agire insieme per ridurre la volatilità del mercato e far tornare alla normalità il mercato del credito. Il G20 ha anche riconosciuto la necessità di migliorare la supervisione e la governance delle istituzioni finanziarie, nonché garantire una appropriata supervisione di istituzioni come le agenzie di rating. Il vertice ha concordato sulla necessità che le potenze garantiscano che tutti i settori della finanza siano regolati in modo appropriato.

Per AIG 150 miliardi di dollari: ancora un tentavivo per scongiurare il fallimento

 La vicenda AIG (American International Group) non è chiusa. Oggi verrà pubblicata la trimestrale del gruppo, ma ciò che adesso attrae l’attenzione del mercato è il flusso di notizie intorno al salvataggio. Il governo USA potrebbe tornare a versare risorse nel colosso assicurativo per allontanare ulteriormente i rischi di fallimento e dare stabilità ad un’azienda che rischierebbe di trascinare verso la bancarotta decine di altre società. A settembre i segnali di un probabile crollo portarono all’approvazione di un prestito da 85 miliardi di dollari, oggi le misure a sostegno di AIG potrebbero arrivare a toccare i 150 miliardi di dollari.

La Cina ricorrerà a un sostanzioso piano di sostegno economico per fronteggiare adeguatamente la recessione

 La Cina ha annunciato il varo di un piano da 4 trilioni di yuan (586 miliardi di dollari) per stimolare l’economia del paese e per dare maggiore impulso all’espansione produttiva, favorendo il sostegno della crescita globale: il provvedimento si è reso necessario dopo che ci si è resi conto che Stati Uniti, Europa e Giappone hanno comportamenti altalenanti di fronte alla recessione. I fondi, che equivalgono a quasi un quinto del prodotto interno lordo della nazione asiatico dello scorso anno (3,3 trilioni di dollari), verrà utilizzato a partire dalla fine del 2010.

 

La Cina, quarta maggiore economia mondiale, adotterà una sorta di “politica fiscale pro-attiva” e andrà alla ricerca di una politica monetaria moderatamente libera da vincoli. Il paese asiatico sta seguendo i passi necessari al fine di sostenere il suo sistema economico: meno di una settimana fa, il premier Wen Jiabao si era recato a Washington per discutere con i leader mondiali riguardo alle modalità da seguire per alleviare la grave crisi finanziaria. Il governatore della People’s Bank of China, Zhou Xiaochuan, ha fatto sapere che il sostegno alla domanda interna è il miglior modo che ha la Cina per stabilizzare la sua situazione. Ma Juan, economista della Deutsche Bank AG di Hong Kong, ha così commentato la notizia:

I peggiori rischi nei confronti di una crescita economica sono attualmente di dimensioni maggiori rispetto a qualche mese fa. La Cina ha bisogno di approntare un pacchetto aggressivo di sostegno fiscale.

I sindacati autonomi dichiarano il loro piano di scioperi contro l’accordo con Cai

 I sindacati autonomi di piloti e assistenti di volo che non hanno sottoscritto l’accordo sui contratti con Cai, la società che si è candidata a rilevare Alitalia, hanno annunciato oggi 14 giornate di sciopero da dicembre a maggio contro la “rigida chiusura” di Cai a una trattativa sulle assunzioni. Lo annunciano Anpac, Unione Piloti, Anpav, Avia e Sdl Intercategoriale in una nota congiunta.
“Cai, con la complicità di Cgil, Cidl, Uil e Ugl, ha stravolto e disatteso i contratti collettivi di lavoro già concordati e sottoscritti nel mese di settembre a Palazzo Chigi da tutte le sigle sindacali e dal governo”, scrivono le organizzazioni. A partire dallo sciopero del 25 novembre prossimo, sono già state individuate 14 date dal 6 dicembre al 26 maggio del prossimo anno, che saranno interessate da ulteriori azioni di sciopero che verranno opportunamente proclamate, si legge nella nota.

Telecom Italia: trimestrale positiva, battute le stime, ma in borsa non decolla

 Buona trimestrale per Telecom Italia: la società guidata da Franco Barnabè ha pubblicato risultati sopra le attese ricevendo commenti positivi da molti analisti. L’operatore italiano sta reagendo bene alla crisi economica e vengono confermati gli obiettivi per il 2008. Nei tre mesi da Luglio a Settembre di questo anno Telecom Italia ha visto i ricavi scendere a 7,630 miliardi di euro (-1,5% rispetto al 2007) con un Ebitda pari al 40% dei ricavi stessi e un utile netto di 623 milioni di euro (-11,8% rispetto al 2007). Il debito netto resta fermo a 35,77 miliardi a fronte di una capitalizzazione intorno ai 18 miliardi. Battute le stime degli analisti: il consensus si attestava infatti a 7,5 miliardi per i ricavi e a 565 milioni per l’utile netto.

Lorenzo Bini Smaghi spiega il perchè della politica”prudente”della bce rispetto a quella della fed

 Se la Banca centrale europea e i governi della zona euro replicassero nel Vecchio Continente le politiche monetaria e di bilancio adottate dalla Federal Reserve e dall’amministrazione Usa produrrebbero effetti destabilizzanti per l’economia europea. Lo sostiene Lorenzo Bini Smaghi, membro del consiglio esecutivo della Bce secondo il testo dell’intervento preparato per una lezione presso il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri.

Le economie sulle due sponde dell’Atlantico sono in parte diverse e la loro gestione richiede politiche monetarie e di bilancio in parte diverse. Sono più graduali e meno “attiviste” in Europa rispetto agli Stati Uniti

sostiene il banchiere centrale nell’intervento dal titolo ‘Le politiche economiche sulle due sponde dell’Atlantico: (perchè) sono diverse’.

Las Vegas Sands attende il consenso per i suoi progetti a Singapore: previsto un aumento dei tavoli da gioco

 Las Vegas Sands Corp., il gruppo che possiede una delle più importanti catene di hotel-casinò del mondo di proprietà del miliardario Sheldon Adelson, rimane impegnata nei confronti del suo casinò di Singapore da 4 miliardi di dollari: la compagnia ha anche annunciato che la città-stato asiatica ha approvato la sua proposta per portare più di mille tavoli da gioco. La società di Adelson ha incontrato gli ufficiali governativi di Singapore questa settimana per discutere del completamento del progetto: Las Vegas Sands, che potrebbe aver bisogno di denaro per 16 miliardi di dollari per i suoi progetti in Asia, non dovrebbe però avere problemi con i suoi prestatori locali, le società Oversea-Chinese Banking Corp. e DBS Group Holdings Ltd.

 

Lo stesso Adelson ha rilasciato questa dichiarazione:

Il consenso alla nostra proposta di spesa da parte della Casino Regulatory Authority ci dà la giusta flessibilità per accrescere il totale dei nostri tavoli da gioco da 600 a più di 1.000, al fine di venire incontro alla domanda.

La compagnia statunitense sta ora tentando di reperire i fondi necessari per evitare rischi di insolvenza, di fronte al “ragionevole dubbio” sul fatto che vi siano le capacità economiche giuste. Il reddito di Macau Casino, una delle compagnie possedute da Las Vegas Sands che, tra l’altro fornisce circa due terzi delle vendite totali del gruppo, è sceso nel secondo e nel terzo trimestre per la prima volta dal 2005.

 

Gli analisti fanno a gara per prevedere i settori che beneficeranno maggiormente della vittoria di Obama

 Non appena  è stato eletto il 44° presidente degli Usa è partita fra analisti ed esperti la caccia per capire quali settori saranno influenzati dalla politica economica nuovo presidente.  Il democratico Barack Obama, insomma, ha già fatto capire che non avrà troppo tempo per festeggiare la vittoria sul rivale repubblicano John McCain. La situazione economica infatti non permette assolutamente di lasciare spazio all’attesa, e infatti il nuovo presidente si è messo subito al lavoro per creare una squadra in grado di far fronte alla peggiore crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione che, secondo gli ultimi indicatori, ha portato gli Stati Uniti nella recessione più pesante dell’ultimo quarto di secolo e al tasso di disoccupazione peggiore degli ultimi cinque anni. Ma dovrà anche dare risposte al comparto finanziario, prostrato da svalutazioni per quasi 700 miliardi di dollari. Ed è interessante anche il tentativo di valutare quali potranno essere i settori che beneficeranno maggiormente del nuovo presidente.