Kookmin Bank e altre sei compagnie finanziarie della Corea del Sud, tra cui Woori Bank e Shinhan Bank, potrebbero vedere tagliato il loro rating del settore creditizio da parte di Standard & Poor’s: La decisione è stata motivata in particolare dalle difficoltà incontrate dagli istituti creditizi nel rifinanziare i debiti che sono maturati. Hana Bank, Korea Exchange Bank e Shinhan Card Co. erano state inoltre collocate nella classifica di un’altra agenzia di rating, CreditWatch: ciò potrebbe avere dei risvolti negativi, perché significherebbe che vi sono più del 50% di possibilità che la stretta globale della liquidità sta minacciando i finanziamenti in valuta estera delle banche coreane, e quindi la loro capacità di credito.
La mossa, due settimane dopo che una simile azione era stata intrapresa dall’agenzia Moody’s Investors Service, va ad aumentare la pressione sul governo della nazione asiatica, sempre più costretto a seguire l’esempio dei paesi dell’Europa, di Hong Kong e dell’Australia nel garantire i prestiti bancari. Il governo non ha introdotto alcuna misura su larga scala per facilitare i finanziamenti dei prestatori. Standard & Poor’s, in proposito, è stata molto chiara:
Le banche coreane sono esposte ai rischi di liquidità delle valute estere, dato che stanno affrontando una crescente difficoltà di rifinanziamento dei prestiti maturati: il costo dei prestiti è in crescita, nonostante la loro più breve scadenza.