Saipem in fumo 3,4 miliardi in un giorno

 La giornata di ieri è stata assolutamente disastrosa per le azioni Saipem, che hanno chiuso la seduta di borsa con un ribasso del 34,29% a 20,01 euro. Il titolo, che per buona parte della giornata non è riuscito a fare prezzo, è stato bersagliato dalle vendite degli investitori e da una clamorosa raffica di downgrade da parte di broker e banche d’affari. Il “mercoledì nero” di Saipem alla borsa di Milano è la conseguenza dell’annuncio del profit warning per il biennio 2012-2013, arrivato in chiusura di mercati il 29 gennaio.

Atlantia-Gemina fusione sarà con offerta in azioni

 L’integrazione tra Atlantia e Gemina si farà ma solo con un’offerta in azioni. Ninete cash, dunque. La fusione, ribattezzata “progetto San Giuliano”, avrà la forma di un Ops, ovvero un’offerta di scambio di azioni senza che vi sia un esborso in contanti da parte della società autostradale controllata dalla famiglia Benetton. La fusione Atlantia-Gemina sarà il merger più rilevante del 2013, anche se il management e gli advisor sono ancora al lavoro per mettere a punto i dettagli dell’operazione.

Banca Generali record su record a Piazza Affari

 Ancora un record alla borsa di Milano per le azioni Banca Generali, spinte in una straordinaria corsa al rialzo da solidi fondamentali e prospettive incoraggianti. Ieri il titolo ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo del 4,55% a 14,72 euro, toccando il massimo più alto di sempre a 14,75 euro. Quasi sicuramente oggi il titolo salirà fino a 15 euro. Da inizio anno il titolo guadagna il 14%, mentre la performance a dodici mesi evidenzia un esaltante +90%. Goldman Sachs ha rivisto il target price a 14,8 euro.

Telecom Italia quanto vale il titolo in borsa?

 Negli ultimi tempi sono stati diffusi numerosi report di analisti finanziari di banche d’affari e broker internazionali che si sono occcupati di Telecom Italia. La valutazione del titolo in borsa, però, non è semplice da decifrare, in quanto la proiezione per i prossimi mesi resta eccessivamente influenzata da troppe variabili-chiave che sono in grado di avere un enorme impatto sull’andamento del titolo a Piazza Affari. Basti pensare al nodo del debito, all’incertezza del business mobile, alla possibilità di una rete unica europea, alla cessione di La7 o alla congiuntura in Italia.

Mps supera 0,31 euro ai top degli ultimi 9 mesi

 Non si ferma il rally in borsa di Banca Mps, che anche stamattina sta evidenziando la migliore performance nell’indice azionario italiano principale FTSE MIB, attualmente in territorio positivo ma solo dello 0,05%. Grazie alla revisione degli accordi di Basilea 3 l’indice FTSE MIB è volato sopra 17mila punti, trainato soprattutto dal settore bancario. Banca Monte dei Paschi di Siena, spinta da volumi record, è salita fino a 0,313 euro sui livelli più alti da inizio aprile 2012. Attualmente il titolo guadagna il 9,36% a 0,2887 euro.

Borsa di Caracas +302% nel 2012

 Il 2012 è stato un anno davvero molto particolare sui mercati finanziari, in quanto i migliori investimenti sono arrivati in quei paesi che nessuno si aspettava potessero evidenziare performance positive o addirittura stellari. In Europa la borsa migliore è stata quella greca, nonostante il paese sia stato tenuto a galla da una ristrutturazione del debito senza eguali nell’era moderna e dagli aiuti finanziari internazionali. I migliori bond governativi europei sono stati quelli greci, portoghesi, irlandesi e italiani, ovvero quattro dei cinque paesi appartenenti al novero dei Piigs.

Tasse sul risparmio degli italiani +50% nel 2013

Sul fronte della tassazione il nuovo anno seguirà più o meno lo stesso copione di quello precedente. Purtroppo gli italiani dovranno fare i conti con una nuova stangata, che in totale dovrebbe impattare negativamente sul bilancio familiare con un maggiore aggravio stimato intorno a 1.500 euro secondo Federconsumatori e Adusbef. Tra le nuove tasse e imposte decise dal governo ci sono anche quelle sul risparmio, che negli ultimi 2-3 anni si è sempre più assottigliato per le famiglie italiane. Dal 1° gennaio 2013 scatta la nuova stangata sul risparmio personale.

Azioni italiane con i migliori dividendi 2012

 Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.

Azioni di borsa da comprare a prezzi stracciati nel 2013

Molti analisti finanziari e gestori di fondi sono concordi nel fatto che la borsa italiana sia al momento tra le più sottovalutate tra i paesi Ocse. La crisi dell’euro, e quella dello spread Btp-Bund, ha fatto crollare molte large cap italiane su livelli minimi, spesso su bottom che non si erano mai visti fino a quel momento. Tra agosto e settembre è avvenuto, però, una fase di accumulazione che ha generato un forte rimbalzo per molti titoli fino a quel momento bistrattati dagli investitori.

Tobin tax 2013 definitiva

 La Tobin tax all’italiana è stata rivista e corretta dal governo, che ha ricevuto il via libera definitivo della Commissione Bilancio. Alla fine la Tobin tax si farà al 100%, ma c’è da registrare qualche novità con colpi di coda che senza dubbio solleveranno critiche nel settore degli intermediari finanziari e degli operatori specializzati. Colpita pesantemente l’operatività di trading sulle azioni italiane, solo overnight, e quella sui derivati azionari. Brusca battuta d’arresto per gli strumenti Otc, ovvero quelli non regolamentati, mentre si salvano per il rotto della cuffia forex, commodity, titoli di stato, bond, risparmio gestito e finanza etica.

Unicredit una banca forte dopo l’aumento di capitale

 Unicredit sarà una banca forte dopo l’aumento di capitale? Il presidente della European banking authority Andrea Enria, ha già una risposta precisa ed é affermativa. Secondo Enria la banca sta attraversando un periodo difficile che sta superando diligentemente e dopo la raccolta di fondi sul mercato la solidità dell’intermediario sarà rafforzata ed é questo è il messaggio che deve arrivare all’opinione pubblica, ha sottolineato lo stesso Enria nel corso di un’audizione alla Camera. Tuttavia per “cantare vittoria” é sempre bene aspettare la fine dell’operazione, anche se il presidente é convinto che se tutto procederà come previsto, alla fine del processo il sistema sarà più robusto e in grado di sostenere l’economia. È positivo anche il management di Unicredit, che nella persona dell’amministratore delegato Federico Ghizzoni, appoggia la maxi-ricapitalizzazione da 7,5 miliardi di euro.

Da Altroconsumo azioni giudiziarie verso convertendo BPM

 Un numero superiore a duecento risparmiatori si é rivolto ad Altroconsumo a causa delle perdite subite con la conversione anticipata del prestito convertendo 2009/2013 di Bpm, con una cedola del 6,75% annuo. La conversione é avvenuta pochi giorni fa, lo scorso 29 dicembre e dalle prime stime sembra che i sottoscrittori abbiano subìto perdite tra il 50% e il 70% delle somme investite. L’associazione da parte sua ha provveduto a presentare un esposto alla Consob per sollecitare un intervento sulla vicenda. Ma Altroconsumo non si fermerà qui: l’associazione ha annunciato iniziative giudiziarie nei confronti di Pop Milano, la quale ha modificato i termini del convertendo nell’ultima assemblea del 22 dicembre tra le forti proteste dei piccoli risparmiatori, assemblea che, oltre all’anticipo della scadenza (dalla precedente data del 1 giugno 2013) ha deciso per la riduzione dello strike price a 2,71 da 6 euro.

Come salvare Fonsai attraverso i fondi

 L’annuncio della ricapitalizzazione da parte di Fondiaria Sai non ha avuto effetti positivi in Borsa, almeno per il momento: a Piazza Affari sta cedendo quasi 5 punti e secondo gli analisti l’ammontare della ricapitalizzazione potrebbe comunque essere inferiore ai 750 mln di euro (non supererà i 600 mln di euro, sempre che l’azienda riesca a mettere in atto altre operazioni volte a rafforzare il margine di solvibilità). I titoli della galassia Ligresti soffrono nei mercati finanziari a causa delle ultime news di venerdi relative al nuovo aumento di capitale, ma anche per l’annuncio della  pesante perdita registrata dalla compagnia nel 2011.  Subito dopo la decisione dell’aumento di capitale si pensa quindi a costruire una rete di protezione attorno alla società.

Per Fonsai aumento di capitale fino a 750 mln

 Il consiglio di amministrazione della società Fondiaria-Sai ha deciso, come si era ipotizzato, un aumento di capitale fino a 750 milioni di euro, da eseguire entro il 30 giugno 2012. La ricapitalizzazione era un ipotesi sollecitata dall’Isvap, da Mediobanca e Unicredit, alla luce dell’andamento degli ultimi mesi della compagnia Ligresti, la cui situzione economico finanziaria non ha potuto sottrarsi dagli effetti della crisi finanziaria interna ed europea. L’aumento di capitale sarà organizzato dalla stessa Mediobanca, la quale porterà il margine di solvibilità dell’azienda sopra la soglia del 120%.