Telecom avvia progetto di Alto Apprendistato

 L’attivazione in via sperimentale di un progetto di Alto Apprendistato per il sostegno agli studi e per la qualificazione professionale di 200 studenti laureandi in Ingegneria presso atenei delle regioni del sud Italia. E’ quanto prevede l’accordo siglato nei giorni scorsi da Telecom Italia con le principali Organizzazioni Sindacali di settore: SLC-CGIL, FISTel-CISL e UILCOM-UIL. Con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del Paese, Telecom Italia ha infatti deciso di promuovere l’iniziativa per favorire l’incontro tra il sapere accademico e la cultura d’impresa proseguendo con precedenti attività quali l’attivazione di corsi di laurea a favore dei propri dipendenti.

In particolare, con l’accordo siglato in questi giorni Telecom Italia procederà alla sottoscrizione di convenzioni con le Facoltà di Ingegneria dei principali Atenei di Napoli, Salerno, Cosenza, Reggio Calabria, Enna, Catania e Palermo.

Assogestioni: fondi Italia, a febbraio oltre un miliardo di euro

 Nel corso dello scorso mese di febbraio Azionari, Bilanciati e Flessibili raccolgono 1,1 miliardi di euro, le sottoscrizioni cedono il passo mentre il mese si conclude con flussi in uscita per 1,7 miliardi di euro e i Fondi Flessibili raccolgono 439 milioni di euro. Sono i dati diffusi da Assogestioni, Associazione del risparmio gestito, in base ai quali il patrimonio affidato a questi prodotti vale il 15% degli asset complessivi equivalenti a 68,8 miliardi. Sempre secondo le stesse stime, i prodotti Azionari hanno ottenuto 377 milioni di euro e, spinti dall’andamento dei mercati e dall’attività di gestione, hanno chiuso provvisoriamente il periodo di rilevazione con un patrimonio di 107,6 miliardi di euro, come dire, il 23% circa degli asset del settore. Il mese è risultato positivo anche per i prodotti Bilanciati che hanno chiuso con una raccolta di 273 milioni di euro e un patrimonio di 21,8 miliardi, pari al 5% degli asset investiti in fondi comuni.

Catricalà (Antitrust), dall’Europa servono linee guida per le imprese

 Il Presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà, in una lettera, ha chiesto che l’Europa decida linee guida per le imprese di prodotti alimentari garantendo, così, informazioni corrette e complete ai consumatori. La lettera è stata mandata al Commissario Europeo per la Salute e Politica dei Consumatori John Dalli, come pure ai vertici dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Nella richiesta, il Presidente Catricalà, in attesa del varo delle linee guida, chiede anche molta cautela nell’autorizzazione delle frasi pubblicitarie (claim) sui singoli prodotti, claim che possono essere utilizzati in modo strumentale da parte delle stesse aziende, fanno notare dall’Antitrust. L’Authority, inoltre, ricorda anche che, in presenza di claim salutistici ammessi o autorizzati dalla Commissione Europea, la normativa comunitaria stabilisce che l’impiego delle informazioni nutrizionali e sulla salute “non può essere falso, ambiguo o fuorviante”.

Inps, a febbraio in calo le ore di cassa integrazione

 Sono state 70,6 milioni le ore di cassa integrazione (cig) autorizzate lo scorso mese di febbraio, cioè il 27,3% in meno rispetto allo stesso mese del 2010. In quel periodo, infatti, furono 97,1 milioni le ore di cig concesse. E’ quanto emerge dai dati diffusi dall’Inps. Più in dettaglio, considerando i primi due mesi dell’anno in corso, si è giunti a quota 130,9 milioni, contro i 178 milioni dello stesso periodo del 2010 (-26,5%).

Un alto dato – anche questo diffuso dall’Inps – aiuta a fotografare meglio la situazione: la cassa integrazione ordinaria (cigo) subisce una flessione drastica del 51% rispetto allo stesso mese del 2010 (19,2 milioni di ore contro 39,1), la straordinaria (cigs) diminuisce del 17% (per l’esattezza, passa da 35,1 milioni di ore nel febbraio 2010 a 29,1 milioni nel febbraio 2011) e la cassa integrazione in deroga (cigd) cala del 2,6% (da 22,9 milioni a 22,3).

Rinnovabili, il governo ha approvato il decreto legislativo

 Il ‘via libera’ al decreto per le energie rinnovabili è arrivato con il Consiglio dei ministri di giovedì 3 marzo. In una nota, il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani ha commentato sostenendo che Nessun taglio, nessun tetto, nessuno stop allo sviluppo del settore produttivo è stato mai previsto, quanto piuttosto il potenziamento e la razionalizzazione del sistema per incrementare l’efficienza e l’utilizzo di questo tipo di energia, diminuendo gli oneri indiretti legati al processo di realizzazione degli impianti da essa alimentati (dall’autorizzazione, alla connessione, all’esercizio) e, soprattutto, eliminando l’effetto delle speculazioni finanziare che hanno approfittato del settore. Si apre dunque una nuova stagione per l’energia pulita.

Fiat resta competitiva in Europa per le più basse emissioni di CO2

 Fiat Automobiles è il brand con il livello più basso di emissioni di CO2 tra le vetture vendute in Europa nel 2010. Così, secondo la certificazione della società JATO Dynamics, leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel settore automotive.
In particolare, Fiat, rispetto al 2009, ha registrato un valore medio di 123,1 g/km e, anche come Gruppo, risultato primo in classifica con 125,9 g/Km e un miglioramento di 5 g/Km rispetto all’anno scorso.
“Questo primato importante è un segnale di un miglioramento costante”, sottolineano dal Gruppo che si vede riconosciuto questo primato per il quarto anno consecutivo. Infatti, precisa il management, negli ultimi 4 anni Fiat Automobiles ha ridotto le proprie emissioni medie del 10%, portandosi da 137,3 a 123,1 g/Km di CO2, e superando così di larga misura il target previsto dall’Unione Europea per il 2015, fissato a 130 g/Km. “E’ un risultato che testimonia l’impegno di Fiat nel campo della tutela ambientale”, puntualizzano ancora dal Gruppo automobilistico.

Enel, nato il primo impianto in Italia per catturare la CO2

 Si trova presso la centrale termoelettrica Federico II di Brindisi il primo impianto pilota in Italia – e uno dei primi in Europa – per catturare e sequestrare l’anidride carbonica.

L’impianto rientra tra le attività integrate previste dall’accordo strategico siglato con Eni nel 2008. E’ un progetto fortemente innovativo tanto da permettere di trattare 10.000 metri cubi l’ora di fumi provenienti dalla centrale a carbone Federico II per separare 2,5 tonnellate l’ora di anidride carbonica (CO2) – uno dei principali gas effetto serra -, fino a raggiungere un massimo di 8.000 tonnellate l’anno. Un po’ come se si fosse trasportata sul posto un’enorme foresta: per avere un’idea dell’impatto sull’ambiente,infatti,  basterà pensare che si tratta della stessa quantità di CO2 che viene assorbita da circa 800 mila alberi, ovvero una foresta di dieci chilometri quadrati.

Federconsumatori, benzina: subito misure di contenimento dei prezzi

 I prezzi dei carburanti sono in rapida crescita fino a superare 1,55-1,56 euro al litro arrivando a raggiungere anche punte che, in alcuni casi, toccano  1,58 euro al litro. E da Federconsumatori e Adusbef parte l’allarme perché, sostengono dalle due associazioni di tutela dei consumatori, nemmeno quando il petrolio si trovava a 147 dollari al barile, la benzina ha mai raggiunto prezzi simili.

Osservano dalla Federconsumatori che oggi il costo del petrolio è di circa 97 dollari al barile, ma, anche considerando la rivalutazione del dollaro sull’euro, non ci si avvicina neanche lontanamente ai livelli registrati nel 2008.  In particolare, viene chiesto che governo e ministero dello Sviluppo Economico intervengano al più presto applicando subito la cosiddetta “accisa mobile” (un’accisa variabile già prevista nel nostro ordinamento) per controbilanciare l’aumento dell’Iva e, quindi, per calmierare il prezzo al consumo dei carburanti.

Acea ed Enel siglano protocollo per sviluppare la rete di mobilità elettrica

 E’ stato siglato oggi, 28 febbraio, da Acea ed Enel un protocollo d’intesa per sviluppare insieme l’infrastruttura di ricarica per la mobilità elettrica. Obiettivo dell’intesa è quello di accelerare la convergenza delle soluzioni tecnologiche di ricarica dei veicoli elettrici in un unico standard nazionale ed europeo. Questo anche per  promuovere presso gli enti regolatori la definizione di un assetto legislativo per favorire la mobilità elettrica.

Il lancio di test e progetti pilota congiunti di mobilità elettrica a Roma e in altre città e regioni italiane; lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per i veicoli elettrici a Roma; accordi con costruttori di veicoli elettrici per la sperimentazione e la diffusione dei veicoli nei territori di comune interesse; la valutazione di possibili iniziative di ricerca e sviluppo congiunte anche in ambito europeo: questi gli altri obiettivi dell’accordo.