Ocse: Eurolandia ed Italia ad un passo dalla crescita zero

 Jorgen Elmeskov, capo economista dell’Ocse (Organisation for Economic Co-operation and Development) presenta il dato negativo del pil italiano registrato per l’anno 2008 passando dallo 0,5% allo 0,1%. In ribasso anche le aspettative euro (all’1,7% di giugno all’1,2% di oggi) , con una Germania in completa recessione ridotta dall’1,9% all’1,5%, la Francia per suo conto perde lo 0,8 % passando dall’1,8% all’1%. La controtendenza degli Stati Uniti fa registrare un segno positivo salendo da 1,2% a 1,8%. Le cause della recessione sono varie, sottolineano i tecnici dell’Ocse nel rapporto intermedio sulle prospettive economiche dei Paesi dell’organizzazione, dal completo segno negativo del settore immobiliare alla continua crescita delle materie prime. Viene messa in luce una debolezza delle attività nei prossimi mesi fino alla fine dell’anno, ed i dati confermano un’immagine particolarmente incerta. Nell’analisi tecnica l’inflazione cresce e di pari passo la crescita dei prezzi in Italia cresce arrivando al 4,1%, stimati al 4,8% in linea con il tasso di inflazione dell’Europa. Il caro petrolio ha segnato (sempre per il mese di luglio) +22,5% e il +19,3% a giugno, i prezzi alimentari +7,2% , +6,5% a giugno.

Mercato auto agosto 2008 -26,4%

Fiat salva la faccia al mercato dell’auto, il marchio italiano si difende a colpi di vendite e di immatricolazioni e senza nessun timore della recessione economica non frena il suo crescere dal 1996.

Mentre il mercato delle auto affonda, seminando panico tra gli analisti ed i consulenti finanziari, Fiat Group Automobiles, grazie alla sua forte campagna di promozione tra prezzo e qualità e nuove vetture come la cinquecento riesce ad immatricolare 25.500 vetture ottenendo una quota del 33,1 per cento. Le immatricolazioni totali hanno registrato un calo del 26,42% a 77.156 unità contro 104.857 dell’anno 2007. I dati del ministero dei Trasporti comunicano che nei primi otto mesi le auto immatricolate sono state 1.531.598, in calo del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nel mese di agosto i passaggi di proprietà delle auto sono stati di 238.695 unità, con un negativo del 15,10% rispetto al 2007, furono registrati 281.137 trasferimenti di proprietà. Fermo restando che i guadagni maggiori sono stati per i titoli dell’auto (Stoxx del settore + 1,7%), quelli che dall’inizio dell’anno più hanno sofferto il rincaro energetico.

BORSE EUROPA: Indici in netto calo, in controtendenza Fiat e RHEINMETALL

 Le piazze europee sono in calo, non si lasciano impressionare dal balzo in avanti Nikkei, al massimo di due settimane, e dall’andamento positivo delle altre borse asiatiche. In positivo invece l’indice che raggruppa i titoli delle case automobilistiche, trascinato dalle buone prestazioni dell’italiana FIAT e della tedesca RHEINMETALL. E’ incerto l’andamento del greggio che, dopo aver agevolato la spinta delle borse asiatiche con il calo dei prezzi, torna nuovamente a salire. Il contratto sul Nymex a ottobre guadagna 87 centesimi a 115,46 dollari al barile, mentre l’analoga scadenza sul Brent sale di 88 centesimi a 114,80 dollari al barile.

I cda della settimana: Alitalia, Autogrill, Olidata, Enia ed altri

 Occhio ai CDA della settimana, dove alcuni di questi porteranno delle evidenti oscillazioni del proprio valore in borsa permettendo ai piccoli e medi investitori di rendere possibili dei buoni guadagni in poco tempo. In evidenza i titoli tecnologici e a seguire quelli immobiliari in vista di nuove acquisizioni e vendite di quote.

Nel CDA dell’Alitalia si decideranno l’entrata dei nuovi soci, inparticolare si discuterà :

– l’elenco dei soci italiani di Alitalia

– il ruolo di Air One e le scelte di Carlo Toto

– le nuove norme governative sull’amministrazione straordinaria.

– il cda della compagnia sulla semestrale

IL Miracolo Yoox: quotazione entro il 2009

In un mercato finanziario difficilissimo come quello attuale fa sicuramente notizia una società che punta alla quotazione, come è il caso di Yoox, la società emiliana di vendita di abiti on line, nata nel 2000 più come una scommessa che altro del suo fondatore Federico Marchetti è arrivata invece a fatturare oltre 90 milioni di euro nel 2007.

La crescita di questa piccola azienda italiana nata sulle colline ravennate che ha ritmi del 30% 40% all’anno può davvero essere definito l’ennesimo piccolo miracolo italiano sopratutto se si considera quanto scetticismo ancora contraddistingua, soprattutto nel nostro paese l’e-commerce, in particolare poi se si parla di abbigliamento.

Per tanti marchi questo è il momento giusto per andare sul web, non sono in ritardo perchè prima si poteva fare solo un catalogo on-line mentre ora con le nuove tecnologie, prima di tutte la banda larga, si può fare un vero e proprio negozio on-line con un totale rispetto del brand.

dice Marchetti che convinto afferma anche che

il fatto di toccare con mano la merce solo in negozio è un luogo comune, se quello che hai ordinato non ti piace, lo restituisci e hai tutta la tranquillità di provare il capo a casa tua, magari con il consiglio del partner.

Agenzia delle Entrate: detrazione fino all’80% sui costi di telefonia per i lavoratori autonomi

I lavoratori autonomi possono detrarre i costi sostenuti per le ricariche telefoniche o per le schede prepagate riconducibili, comunque, all’attività professionale o d’impresa. Lo chiarisce, una volta per tutte, l’Agenzia delle Entrate con la circolare 47/E del 2008, che fornisce una serie di risposte alla stampa specializzata sulla manovra finanziaria 2008, e che fissa, per le spese di telefonia, il tetto massimo di deducibilità all’80 per cento.

Con questo provvedimento l’agenzia ha confermato la risoluzione n.907 34177/2004 della D.R.E. del Veneto

Standard & Poor’s abbassa giudizio di rating su Eni

Downgrade della maggiore compagnia petrolifera italiana dovuta al forte incremento del debito finanziario lordo registrato a fine 2007: 20 miliardi di dollari rispetto a una

Nei Paesi emergenti i Governi investiranno in infrastrutture

Secondo la definizione di Antoine W. van Agtmael, un economista della International Finance Corporation, il primo a coniare il termine, un paese emergente è caratterizzato da un reddito medio pro-capite inferiore alla media mondiale, ma superiore ad un livello minimo. Sotto a tale livello, si collocano i paesi del cosiddetto quarto mondo.

Molte economie fino a poco tempo fa ritenute a rischio sono diventate solidissime. Il Brasile ad esempio cresce del 5% all’anno grazie a consumi ed investimenti. In Messico la situazione è analoga. I governi di questi paesi si sono dimostrati responsabili e lungimiranti e sono stati in grado di approfittare delle ricchezze generate dal boom delle materie prime per sanare i conti pubblici. Lo stesso dicasi per l’Asia e molti paesi dell’Est Europa. Questi paesi in passato sono stati debitori, adesso, nel complesso, sono creditori.