Madoff: ergastolo e 170 miliardi di dollari per truffa colossale

 Il finanziere americano Bernard Madoff in galera sin da subito. Secondo alcune indiscrezioni apparse sul Wall Street Journal, un giudice distrettuale degli Stati Uniti avrebbe ordinato il carcere per Madoff, revocando la sua cauzione e gli arresti domiciliari (nel suo attico di Manhattan).

È a rischio di fuga – ha detto il giudice – e ha i mezzi per tentarla. La cauzione è revocata.

Il finanziere, coinvolto infatti in un crack da circa 50 miliardi di dollari (ben 11 capi di accusa), si è sempre dichiarato colpevole e la pena potrebbe essere l’ergastolo, precisamente 150 anni e 170 miliardi di dollari di restituzione. Il giudice Danny Chin ha così accettato la dichiarazione di colpevolezza del finanziere statunitense Bernard Madoff, che ha ammesso le proprie responsabilita’ in tutti gli 11 capi di imputazione che gli sono stati contestati. In questo modo Madoff di eviterà un processo di fronte a una giuria popolare e sarà quindi il giudice a emettere la sentenza, attesa per il 16 giugno.

Istat: 7, 5 milioni i poveri in Italia nel 2007

Non sembra volersi sradicare la povertà in Italia. Secondo il rapporto dell’ Istat sulla povertà in Italia nel 2007, si trova in condizioni di povertà relativa circa l’11% delle famiglie residenti pari a  ben 2 milioni 653mila, con 20 mila famiglie in più rispetto all’anno 2006. Sono, quindi, 7 milioni 542 mila i poveri in Italia, pari al 12,8% della popolazione complessiva. Il fenomeno, che si è mantenuto stabile negli ultimi cinque anni, è maggiormente diffuso nelle regioni del Sud Italia dove si calcola che l’incidenza della povertà, circa il 22,5%, sia 4 volte superiore di quella registrata nel resto della penisola. Tra le regioni più colpite il primato spetta alla Sicilia e alla Basilicata con, rispettivamente, il 27,6% e 26,3%. Secondo i dati pubblicati dall’Istat, la povertà è più diffusa nelle famiglie numerose, con la presenza di tre o più figli, in particolare minorenni, ed inoltre, è legata a bassi livelli di istruzione, a bassi profili professionali e al mancato inserimento nel mercato del lavoro.

AS ROMA: sfuma la trattativa con Soros per l’acquisto della società e il titolo crolla in Borsa

Sembra allontanarsi definitivamente la possibilità che George Soros diventi il nuovo proprietario della As Roma. La comunicazione di un ripensamento da parte del magnate statunitense è arrivata ieri a Trigoria. La società giallorossa sembra, dunque, restare in mano ai Sensi nonostante ci sia bisogno di un nuovo proprietario per risanare i conti. Curiosamente però l’avvocato Joe Tacopina, legale di George Soros, è in volo per Roma.

I titoli in Borsa della Roma, dopo l’impennata dei giorni scorsi (+17,11%), sono crollati in seguito alle voci sull’interruzione della trattativa con Soros per l’acquisto.

Benetton approda in Messico: siglata intesa con Sears

È stata siglata oggi, a Città del Messico, l’intesa tra Benetton Group e Sears Messico, azienda leader nella distribuzione della holding multinazionale Grupo Carso. L’accordo, firmato da Alessandro Benetton, vicepresidente esecutivo di Benetton Group e Carlos Slim Domit, presidente del gruppo messicano, favorirà lo sviluppo del marchio Benetton in Messico. È prevista l’apertura di svariati punti vendita in terra messicana con l’obiettivo di far conoscere e di diffondere le diverse collezioni di abbigliamento per uomo, donna e bambino proposte dal marchio United Colors of Benetton. I 50 nuovi negozi da aprire in base alla strategia di intesa e che nel giro di tre anni ammonteranno a circa 250, verranno collocati all’interno dei numerosi department store Sears distribuiti in tutto il Messico.

Ricucci: da odontotecnico a immobiliarista della Magiste International

Secondo quanto sempre affermato dallo stesso Ricucci, la sua attività di immobiliarista è potuta iniziare grazie a un terreno agricolo di famiglia divenuto edificabile che lui avrebbe venduto ottenendo così il capitale iniziale da cui è partito per costruire il suo impero immobiliare, sempre basato sul meccanismo dell’acquisto e rivendita di terreni e immobili. Stefano cresce a Santa Maria Maggiore ed inizia a lavorare come cameriere. Diplomatosi, svolge l’attività di odontotecnico a Roma. Nel frattempo comincia la sua attività imprenditoriale acquistando e cedendo terreni agricoli e immobili nella capitale. Entra nel mondo della finanza italiana reinvestendo 100 milioni di euro di plusvalenze in alcune grandi casseforti, come Hopa (1,4%), Banca Popolare di Lodi (0,9%), Reti Bancarie (1%), Investimenti Immobiliari Lombardi (0,4%) e Banca Valori (1%). Continuando con le speculazioni, giunge a detenere il 5% circa di Capitalia, venduta nel 2003 con un guadagno di 120 milioni di euro.

Il ritorno di Tremonti, un “no global” come ministro?

Torna dopo due anni alla guida del Ministero dell’Economia Giulio Tremonti, laureato in giurisprudenza, e chiamato ora ad una prova importante vista la situazione economica internazionale e soprattutto quella italiana, schiacciata tra l’inflazione ed il non adeguamento dei salari. Tremonti è un personaggio senza dubbio particolare, protagonista di contraddizioni (nel 1991 disse al Corriere della Sera che “il condono è una forma di prelievo fuori legge” per poi approvarne diversi durante i passati governi Berlusconi), ed autore di best-sellers.

L’ultimo suo libro è “La paura e la speranza. Europa: la crisi globale che si avvicina e la via per superarla“, un “manifesto no global” come è stato definito da alcuni, in cui l’autore denuncia le magagne della finanza internazionale e indica la retta via alla Vecchia Europa. E la soluzione sarebbe “più stato“, tutto il contrario di quello che il governo Prodi aveva provato a portare avanti con le liberalizzazioni (tentativo purtroppo non del tutto riuscito, ma partito da un presupposto inattaccabile). Sembra incredibile che “i comunisti” (in questo caso Veltroni) parlassero di mercato e di concorrenza per superare le contraddizioni ed i problemi, mentre il Ministro del governo di centro destra parla di Stato!

Certo Tremonti non si può definire no global nonostante alcune dichiarazioni “al limite”, però un protezionista sì: proteggere l’Europa dall’invasione asiatica e da tutti quei paesi e mercati che ripongono la loro forza nei bassi salari e nei costi azzerati rispetto ai nostri. Suo merito indubbio è stato senz’altro quello di portare alla ribalta della campagna elettorale temi spinosi e reali, al contrario di qualche suo collega, ma non so quanto questa sua filosofia potrà caratterizzare il suo mandato di ministro.

Economist: intervista a John Elkann al ponte di comando della IFIL

Il 18 dicembre 1997 John Elkann entrò nel cda del Gruppo Fiat . A quei tempi disse l’avvocato Agnelli

Oggi entra a far parte del Consiglio della Fiat mio nipote, primogenito di mia figlia Margherita. Sta per compiere 22 anni, la stessa età che avevo io quando entrai in Consiglio nel 1943. John Elkann è giovane, ma ha già dimostrato di possedere notevoli capacità e doti morali. Ritengo che l’ingresso di John sia il modo più significativo per far sentire, anche simbolicamente, la continuità della vicinanza della famiglia nei confronti della Fiat e del management che porta avanti le responsabilità della gestione dell’azienda.

John Jacob Philip Elkann detto Jaki è oggi un manager italiano, azionista e dirigente FIAT. Figlio di Margherita Agnelli e del giornalista e scrittore Alain Elkann, è nipote dell’industriale Gianni Agnelli e quindi erede della famiglia Agnelli a cui fa capo la Fiat.

Piaggio lancia Vespa Gts 300 super

La guerra aveva lasciato macerie e miseria. I magnifici aeroplani che la Piaggio fabbricava prima del conflitto, non servivano più. Gli italiani avevano bisogno di muoversi, ma l’automobile costava troppo e la motocicletta non era abbastanza pratica. Fu così che, grazie al desiderio di innovazione di Enrico Piaggio, Corradino d’Ascanio, ingegnere aeronautico, “inventò” nel 1946 la Vespa.. Vespa è diventata così nel mondo, sinonimo di scooter, un’automobile a due ruote, facile da guidare, più economica di un’auto e nello stesso tempo, diversa dalla classica moto, se non altro per il tipo di telaio, a carrozzeria, che permetteva la guida senza doversi necessariamente sporcare gli abiti, come sulle moto di allora. Questa motoretta ha oltrepassato i confini del tempo, tanto che dal lontano 1946, vive ancora come protagonista sulle strade di tutto il mondo.

Snai: esercizio 2007 in utile e rialzo in Borsa a seguito decisione Tar

Snai SpA si occupa della gestione di scommesse e di concorsi a pronostici. È stata fondata nel 1990. Il Gruppo SNAI SpA nasce nel 1990 con la costituzione della SNAI Servizi S.r.l. dedita originariamente alla gestione di impianti ippici e alla fornitura di servizi amministrativi e logistici per la raccolta telefonica delle scommesse ippiche. Dal 1999 diventa leader in Italia e in Europa nella fornitura di servizi telematici per raccolta e gestione di scommesse sportive . Il Gruppo SNAI, oggi, opera nel mercato dei giochi e delle scommesse ricoprendo un ruolo di primo piano nel panorama economico e finanziario europeo. SNAI è in grado di fornire servizi innovativi e tecnologie d’avanguardia grazie all’elevato grado di specializzazione di tutte le aziende che lo compongono. Il gruppo è proprietario dei più grandi ippodromi italiani: il complesso storico monumentale dell’ippodromo del galoppo di Milano e gli ippodromi del trotto di Milano e Montecatini.