Il settore bancario italiano si è scoperto nuovamente fragile e ancora a rischio shock. Oltre al nuovo caso derivati di Banca Mps, preoccupa anche la situazione patrimoniale di Ubi Banca. Secondo quanto riportato dai quotidiani finanziari, la Banca d’Italia – a seguito di un’ispezione terminata lo scorso 17 ottobre – avrebbe mosso forti critiche a Ubi Banca per la gestione dei crediti di Ubi Leasing. Secondo gli esperti di Via Nazionale non ci sarebbero stati chiarimenti esaustivi su alcune pratiche problematiche. Così Bankitalia presenterà un esposto alla magistratura per accertamenti.
Banca Mps crolla in borsa su rischio derivati
Il titolo Banca Mps è il peggiore sul listino azionario milanese FTSE MIB. Le azioni della banca senese, già sospese per eccesso di ribasso, sono al momento in calo del 5,78% a 0,2772 euro. I prezzi sono scesi fino a 0,2754 euro, sui minimi più bassi da quasi due settimane. A far crollare il titolo in borsa è la notizia, confermata dalla stessa banca senese, relativa alla motivazione della maggiore richiesta di Monti-bond rispetto al quantitativo inizialmente previsto. I 500 milioni in più richiesti dalla banca servirebbero a coprire perdite su derivati.
Generali punta sulla Russia
Secondo alcune fonti, riportate qui in Italia dai principali quotidiani economico finanziari, il gruppo Generali avrebbe “concrete possibilità” di entrare all’interno del consiglio di amministrazione della Ingosstrakh, il colosso assicurativo russo, di cui la compagnia italiana avrà il 38,5 per cento del capitale sociale, sulla base dell’intesa raggiunta per disciplinare lo scioglimento della joint venture con il finanziere ceco Petr Kellner.
Telecom Italia quanto vale il titolo in borsa?
Negli ultimi tempi sono stati diffusi numerosi report di analisti finanziari di banche d’affari e broker internazionali che si sono occcupati di Telecom Italia. La valutazione del titolo in borsa, però, non è semplice da decifrare, in quanto la proiezione per i prossimi mesi resta eccessivamente influenzata da troppe variabili-chiave che sono in grado di avere un enorme impatto sull’andamento del titolo a Piazza Affari. Basti pensare al nodo del debito, all’incertezza del business mobile, alla possibilità di una rete unica europea, alla cessione di La7 o alla congiuntura in Italia.
Intel risultati 2012
Intel, uno dei big mondiali nel settore dei microchip, a chiuso il 2012 con risultati non certo straordinari. Dopo un primo semestre tutto sommato incoraggiate, con vendite in incremento nella maggior parte del Pianeta (e in particolar modo in Asia), nel secondo periodo dell’anno si sono registrate flessioni importanti in tutti i mercati. Una situazione comunque non certo inattesa, visto e considerato che gli analisti attendevano una contrazione delle vendite proprio in questa parte dell’anno, a causa dell’evidente crisi economico finanziaria globale.
Erg è morto Riccardo Garrone
Riccardo Garrone si è spento ieri a Genova all’età di 76 anni. Il petroliere ligure era presidente onorario di Erg e ricorpriva ancora la carica di presidente della Sampdoria. Carattere forte e rigoroso, era malato da tempo. I problemi di salute non gli hanno impedito di restare vicino alla propria squadra di calcio e alla società petrolifera che suo padre fondò alla fine degli anni ’30 del secolo scorso. Nato a Genova il 26 gennaio del 1936, si laureò nel 1961 in chimica industriale dopo aver preso la maturità al liceo classico D’Oria.
Mediaset rating ridotto da Deutsche Bank a hold
Torna sotto i 2 euro il titolo Mediaset, che a Piazza Affari arretra dell’1,64% a 1,985 euro. A pesare sulle azioni della società televisiva di Cologno Monzese è la riduzione del rating da parte di Deutsche Bank, che solo un mese fa aveva promosso il titolo. La banca tedesca ha portato la sua raccomandazione a “hold” (tenere le azioni in portafoglio), mentre il precedente giudizio era “buy” (comprare le azioni). Il downgrade ha pesato molto sul titolo soprattutto a inizio seduta, provocando una repentina discesa fino a 1,933 euro.
Calo spread non è merito di Monti secondo il Financial Times
Secondo quanto riportato dalla versione online del quotidiano britannico Financial Times, Mario Monti non sarebbe l’uomo giusto per guidare l’Italia. Brutta tegola per il professore di Varese, che perde l’appoggio di uno dei più autorevoli quotidiani finanziari europei. Sul finire dello scorso anno Mario Monti era stato bocciato anche dal quotidiano tedesco Bild, il più venduto nel vecchio continente. Secondo quanto scritto in un editoriale da Wolfang Munchau, l’esecutivo Monti ha provato a intodurre riforme strutturali “modeste” e “annacquate fino all’irrilevanza macroeconomica”.
Sofferenze bancarie dicembre 2012
Sono giunti gli ultimi dati relativi all’andamento delle sofferenze bancarie nel corso del mese di dicembre 2012. Dati che permettono agli osservatori di settore – e agli stessi istituti di credito – di comprendere come sia andato il 2012 (male), e in che modo potrebbe aprirsi il 2013 (negativamente). Cerchiamo allora di comprendere quali sono state le principali considerazioni a margine della pubblicazione dei dati statistici in questione.
Dichiarazioni Marchionne su futuro Fiat
Dopo la richiesta di cassa integrazione per i lavoratori dell‘impianto di Melfi, e le polemiche mediatiche sorte in seguito all’annuncio della compagnia auto torinese, l’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, ha ritenuto doveroso intervenire a chiarire alcuni aspetti della vicenda, ribadendo che “siamo pronti a
confermare il nostro impegno” e che “intendiamo fare la nostra parte per l’Italia”. Non tutti – pare – ci han creduto.
Banche italiane nessun rimborso dei prestiti BCE
Le banche italiane non dovrebbero restituire subito il denaro preso in prestito dalla BCE nel corso delle ultime aste di rifinanziamento, che l’istituto di Francoforte ha lanciato per la prima volta nell’estate del 2009 per dare ossigeno agli istituti di credito europei usciti malconci dalla crisi finanziaria generata dal crollo dei mutui subprime e di Lehman Brothers. Tuttavia, in quell’occasione la durata delle aste dell’Eurotower erano di breve durata fino a dodici mesi. Lo scoppio della crisi dell’euro ha reso necessaria una nuova mossa in tal senso.
Rischio bolla sui bond europei nel 2013?
Lo scorso anno è stato davvero spettacolare per il mercato obbligazionario, in particolare per i corporate bond e il segmento degli high-yield bond. Da quando Mario Draghi, governatore della BCE, ha dato le garanzie che cercavano gli investitori per puntare sugli asset denominati in euro, è avvenuto un rally esaltante per azioni e bond periferici europei tanto che ora si parla addirittura di un rischio bolla per i bond in Europa. Il forte appetito per il rischio, la politica monetaria espansiva della BCE e la ripresa del settore bancario stanno creando i presupposti per continue emissioni obbligazionarie.
Bank of America utile terzo trimestre 2012
Il gruppo Bank of America ha comunicato i risultati relativi al quarto trimestre del 2012, periodo conclusosi con un margine di interesse di 9,93 miliardi di dollari – in flessione rispetto ai 10,7 miliardi di dollari del corrispondente periodo del 2011. Una nota diffusa dalla società afferma come i ricavi totali del gruppo, al netto delle spese per interessi, sono stati pari a 18,66 miliardi di dollari, contro i 24,88 miliardi di dollari conseguiti nel quarto trimestre 2011.
Risultati Gazprom terzo trimestre
Gazprom ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con risultati molto positivi. Il colosso dell’energia russa ha infatti dichiarato di aver concluso il periodo in questione con risultati superiori al consensus dei principali analisti di mercati: il merito va (anche) attribuito alla rivalutazione del rublo, e – ovviamente – alle altre voci che hanno contribuito a spingere gli utili a 7,7 miliardi di euro, su livelli pressochè doppi rispetto a quanto conseguito nel corso dello stesso periodo dell’anno precedente.