Crisi auto, Nissan in rosso taglia 20 mila posti di lavoro

Inizio di anno nero per il mercato delle auto. Solo in Italia, secondo i dati diffusi dal ministero dei Trasporti, a gennaio il settore automobilistico ha registrato perdite per oltre il 32%. E con l’arrivo del mese di febbraio la crisi del settore non sembra volersi arrestare ed investe anche la Nissan. La casa automobilistica franco-nipponica ha, infatti, annunciato una perdita netta per l’esercizio in corso, che terminerà il prossimo 21 marzo, di 2,2 miliardi di euro. Le perdite stimate si andranno ad aggiungere a quelle già registrate dalla Nissan nel terzo trimetre, pari a 700 milioni di euro.

La Cina pensa al quinto taglio dei tassi degli ultimi cinque mesi per fronteggiare la crisi

 La Cina dovrebbe guidare in maniera attiva il tasso di cambio dello yuan, la moneta nazionale dello stato asiatico, fino a quota 6,93 nei confronti del dollaro, al fine di mantenere su buoni livelli la crescita economica e sostenere l’occupazione, secondo quanto rivelato dall’istituto di ricerca del Ministero delle Finanze cinese. Il governo della nazione asiatica dovrebbe inoltre provvedere ad aumentare gli acquisti di beni provenienti dall’estero e fornire maggior sostegno alle riserve energetiche, in modo da compensare le pressioni che vengono dai rialzi continui della moneta. La crescita dei costi del lavoro e il rafforzamento dello yuan hanno infatti portato al rallentamento delle spedizioni oltreoceano di prodotti tessili, giochi e macchinari cinesi, dato che la domanda di tali beni è stata indebolita dalla recessione globale.

È attesa per domani la presentazione del piano finanziario del segretario Geithner al Tesoro

 L’amministrazione Obama sta considerando la fattibilità di un piano per sottoporre le banche a una nuova verifica, volta a determinare se esse hanno bisogno o meno di iniezioni di capitale: il progetto fa parte di un piano di salvataggio che verrà svelato la prossima settimana al segretario del Tesoro statunitense Timothy Geithner. Il Tesoro potrebbe dunque accrescere la sua partecipazione in quegli istituti di prestito che sono stati giudicati come “carenti di capitale”. Gli ufficiali di governo dovranno poi decidere tra varie opzioni: liquidare le istituzioni, sottoporle all’amministrazione controllata, oppure liquidare gli assets delle compagnie.

Nuovo pacchetto anti-crisi da 2 miliardi di euro. Incentivi per auto, mobili ed elettrodomestici

2 miliardi di euro per risollevare l’economia italiana messa in ginocchio dalla forte crisi che sta coinvolgendo i mercati finanziari di tutto il mondo. E’ quanto prevede il nuovo pacchetto anti-crisi varato dal Consiglio dei Ministri con decreto legge. Tre i settori dell’economia italiana su cui il Governo intende intervenire con il pacchetto: quello dell’auto, degli elettrodomestici e dei mobili. Per quanto riguarda il settore automobilistico, fortemente colpito dalla crisi, sulla scia di paesi come Francia, Stati Uniti e Germania, il governo italiano ha deciso di introdurre un nuovo sistema di incentivi all’acquisto di automobili.

L’INPS pubblica i coefficienti per la liquidazione delle pensioni del 2009

 L’INPS ha pubblicato e reso disponibili i coefficienti volti a rivalutare le retribuzioni e i redditi da pensione validi per tutto quest’anno. I coefficienti in questione variano a seconda che si tratti della cosiddetta “quota A”, ovvero quella quota relativa alle anzianità di contribuzione fino al 31 dicembre 1992, o della “quota B”, la quale invece riguarda i contributi che sono stati maturati dopo la data del 31 dicembre 1992. Sarà ora dunque possibile effettuare il calcolo di una pensione che ha decorrenza nel 2009: questo particolare metodo di calcolo mette in relazione l’importo del trattamento con la retribuzione percepita mediamente negli ultimi anni di lavoro. In questo modo si potrà garantire una specifica percentuale della retribuzione (ad esempio, se l’anzianità massima è di 40 anni, questa percentuale sarà dell’80%).

La Francia affronta la crisi progettando la soppressione della tassa sulle imprese

 Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha annunciato ieri sera di voler tagliare le tasse sulle imprese e di considerare l’abbandono della tassa sui redditi più bassi, al fine di aiutare le compagnie e i lavoratori a fronteggiare la crescente recessione economica. Come ha spiegato lo stesso Sarkozy:

Facendo funzionare al meglio le società si potranno salvare molti posti di lavoro.

Il presidente ha anche concordato un incontro con le unioni dei lavoratori e le federazioni delle imprese il prossimo 18 febbraio per discutere maggiori misure volte a stimolare la spesa sociale.

L’esternalizzazione: strumento di gestione strategica o madre del precariato?

In questo clima di forte crisi finanziaria sono sempre più numerose le aziende che scelgono di ricorrere alla cosiddetta esternalizzazione. Si tratta di uno strumento strategico adattato dalle imprese per esternalizzare alcune fasi del processo produttivo, affidandole, cioè alla gestione di società esterne specializzate. Nel dettaglio, il contratto di esternalizzazione, o outsourcing, permette ad un’azienda di trasferire ad un fornitore esterno, l’outsourcer, alcune attività (servizi informatici e telematici interni, call center, gestione dei dati, infrastrutture, attività operative gestionali) divenute troppo onerose per l’impresa. Esistono quattro tipologie contrattuali di outsourcing tra cui un’azienda può scegliere:
full outsourcing: l’azienda decide di trasferire all’outsourcer la completa propietà del ramo di attività esternalizzate;
outsourcing di base: l’azienda da’ in gestione all’outsourcer alcune attività di cui mantiene la proprietà ed il controllo;