Nortel presenta istanza di fallimento. Richiesto il “chapter 11”

La crisi economica colpisce ancora. La Nortel Networks Corp., azienda canadese leader riconosciuto nella fornitura di funzionalità di comunicazione, ha presentato istanza di fallimento. L’azienda, infatti, ieri ha fatto richiesta del cosiddetto “chapter 11“, il regime di amministrazione controllata che le permetterebbe di scongiurare la bancarotta. La richiesta di protezione riguarda il Canada, gli Stati Uniti e anche diverse filiali europee. Difficile la situazione in cui si trova attualmente la Nortel: le vendite sono notevolmente diminuite, soprattutto nelle zone del Nord America, con perdite di oltre 3 miliardi e mezzo di dollari ed il conseguente licenziamento di migliaia di dipendenti.

Il caso Madoff complica la situazione di HSBC e UBS, che potrebbero subire pesanti perdite

 HSBC Holdings Plc e UBS AG potrebbero rischiare di subire perdite per 3,2 miliardi di dollari: tali perdite sono strettamente collegate al caso Madoff, riguardo in particolare ad alcune contestazioni sui doveri di custodia finanziaria in Lussemburgo ed Irlanda. Lo scorso 12 gennaio il ministro delle finanze della Francia, Christine Lagarde, aveva inviato una lettera al primo ministro del Lussemburgo e della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, in cui veniva sottolineato come sia attualmente in gioco l’immagine dell’industria finanziaria europea. Gli assets finanziari europei sono infatti cresciuti del 59% negli ultimi sei anni, raggiungendo quota 6,8 trilioni di euro, dato che sono stati resi appetibili dalle regole che proteggevano gli investitori.

Concluso l’accordo Air France-Alitalia: ottimismo su entrambi i fronti sul futuro delle compagnie

 Si è dunque conclusa la vicenda relativa all’acquisto di Alitalia: Air France-KLM Group, maggior compagnia aerea d’Europa, ha accettato di pagare 323 milioni di euro per la partecipazione del 25% della nuova Compagnia Aerea Italiana, superando in tal modo la concorrenza di Deutsche Lufthansa AG. Rocco Sabelli, direttore generale di CAI, ha così spiegato la scelta del nuovo partner durante una conferenza stampa a Roma:

Air France si è mostrata più decisa rispetto alle altre compagnie. L’accordo con la società francese dovrebbe permettere di ottenere introiti per 720 milioni di euro.

Le attività della nuova Alitalia sono dunque già cominciate e sono state contraddistinte da ritardi e cancellazioni di voli.

Yahoo! per il post Jerry Yang: Carol Bartz nuovo Amministratore Delegato

Il 2009 di Yahoo! sembra essere cominciato sotto i migliori auspici: il consiglio di amministrazione del secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, infatti, ha messo fine allo stallo inaugurato dalle dimissioni del co-fondatore Jerry Yang nominando una “vecchia volpe” come Carol Bartz ad amministratore delegato dell’azienda.

Sono stati necessari circa due mesi per reperire sul mercato dei top manager una figura adatta al rilancio del marchio, tra i più famosi di Internet: era infatti lo scorso 18 novembre quando il 41enne Yang, cui si deve l’invenzione del motore di ricerca, rassegnò le proprie dimissioni dalla carica di amministratore delegato per dissapori con il CDA: gli azionisti non approvarono la linea di questo informatico divenuto imprenditore di se stesso (assieme al socio David Filo), dichiaratosi con insistenza ostile alla scalata portata da Microsoft al “suo” marchio fino a far così saltare uno degli affari più rilevanti degli ultimi anni.

Fiat, le dimissioni di Luca De Meo e il dispiacere di Stefano Marchionne

Di sicuro non sarà una pedina facilmente sostituibile, anche perchè Luca De Meo nel corso degli anni ha legato il suo nome a più di un successo sfornato dal gruppo quali Fiat Bravo, Fiat 500, Alfa Romeo MiTo e la rinascita del marchio Abarth. Tuttavia, la sua partenza pare più che mai sicura dopo che lo stesso responsabile dei marchi Alfa Romeo, Abarth e del Group Marketing ha confermato le dimissioni.

In una nota scritta di pugno dallo stesso De Meo, si legge la riconoscenza dello stesso verso il gruppo torinese “per avermi dato la possibilità di vivere un’esperienza professionale ed umana irripetibile. Ma adesso, a 41 anni finiti, sento il bisogno di percorrere nuove vie professionali”.

A confermare l’addio, la replica dell’Amministratore Delegato Fiat Sergio Marchionne che, ringraziando De Meo per l’enorme lavoro svolto, afferma tutto il suo dispiacere non solo dal punto di vista professionale ma anche “umano, anche se sono consapevole che un giovane brillante e capace come Luca possa avere il desiderio di compiere nuove esperienze in altre realta’ aziendali”.

Social card: come è andata a finire?

 Torniamo ancora una volta a parlare della tanto discussa social card: la tessera sussidiaria introdotta dal Governo italiano per sostenere il potere d’acquisto delle fasce più deboli della popolazione, crollato in seguito alla forte crisi che ha colpito i mercati internazionali. Dopo aver in precedenza illustrato cosa è la social card e come è possibile ottenerla, vediamo oggi come è andata a finire. Secondo i dati resi noti dall’Inps, dei circa un milione e 300 mila cittadini aventi diritto previsti dal Governo, solo 520 mila hanno inoltrato la richiesta per la social card. Di questi ultimi solo 330 mila hanno ottenuto la tessera sussidiaria mentre 140 mila si sono visti respingere la domanda e 50 mila attendono ancora una risposta.