Advertising online in crescita: sconfiggere la crisi economica investendo in pubblicità

 Tempi di crisi? Non solo, o non sempre. La recessione è realtà, la recessione avanza. Cassa integrazione e disoccupazione aumentano, in Italia. I consumi si arrestano, e i saldi in corso vivono di analisi contrastanti. Insomma, la situazione non è rosea.

Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa, l’organismo associativo costituito dalle principali Aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità, col pessimismo non va d’accordo, anzi.

Nelle prime due settimane di dicembre, Mediaworld ha venduto 20 mila televisori a schermo piatto da 42 pollici. Vuol dire che la gente trascorre più tempo in casa davanti alla tv. Questa è un buona notizia per chi comunica attraverso questo mezzo. Inoltre, nel 2008 gli acquisti su Internet sono raddoppiati. Il regalo di Natale, perciò, si è comprato anche online. E questa è un’ opportunità per quella stampa che fa sinergie con la rete

La SEC apre una nuova inchiesta sul caso Zilkha-Microsoft coinvolgendo la società Pequot

 La Securities and Exchange Commission statunitense ha aperto una nuova indagine riguardante Pequot Capital Management Inc., l’hedge fund guidata da Arthur Samberg: infatti, nel 2001 la società era finita sotto inchiesta per aver tratto profitto in maniera illegale da alcune informazioni della Microsoft intercettate telefonicamente. L’inchiesta ha portato alla luce del sole alcuni documenti, i quali mostrano inequivocabilmente come un ex dipendente della Microsoft, David Zilkha, possa aver ottenuto delle informazioni riservate relative alla società informatica statunitense: lo stesso Zilkha aveva lasciato proprio nel 2001 la Microsoft per cominciare un nuovo lavoro alla Pequot. I documenti sono stati scoperti in un hard drive della ex moglie di Zilkha, ma non è stato possibile determinare se gli investigatori siano riusciti ad ascoltare le registrazioni o se i documenti abbiano giocato un ruolo determinante nell’inchiesta.

Analisi Tecnica: Fiat prova il rimbalzo

 Fiat ci prova (ed era ora): tre giornate consecutive al rialzo portano il suo valore di mercato intorno a 5,42 per poi stornare leggermente fino a 5,4 euro per azione dopo aver quasi raggiunto in giornata la media mobile a 55 periodi presente sul grafico daily. Il rimbalzo attualmente in corso è avvenuto partendo dal canale nero, il più “antico” del grafico sotto riportato: nell’ultimo mese infatti si è potuto tracciare un nuovo canale verde che peggiora i target previsti in entrambe le direzioni. Attualmente infatti l’estensione massima è prevista a 6,82 ai quali si arriverà solamente dopo il taglio della media mobile.

Per contro, l’ipotesi negativa vede il prezzo appoggiarsi sulla mediana passante per 2,7: il prezzo è sicuramente da panico poiché consisterebbe in un dimezzamento del valore attuale. Grazie però alla tenuta del canale nero, l’ipotesi negativa sembra ad ora da escludere fintanto che i prezzi si manterranno al di sopra dello stesso.
Vi è un ultimo elemento negativo da sottolineare: l’attuale assenza sul grafico daily di minimi e massimi crescenti, nonché una leggera divergenza rispetto all’indice, non portano ancora quel vento di positività per il medio periodo in cui tutti i cassettisti ostinati sperano.

Sony mancherà il suo obiettivo di vendita di LCD già rettificato ad ottobre

 Sony Corporation, seconda azienda al mondo per quanto riguarda la produzione di beni di consumo elettronici, potrebbe mancare l’obiettivo che si era prefissata in relazione alle vendite di televisori a cristalli liquidi, a causa, in particolare, dei bassi profitti ottenuti nel mercato europeo e nordamericano. Nello specifico, la compagnia asiatica aveva previsto la vendita di circa 16 milioni di televisori entro marzo 2009, ma il presidente Ryoji Chubachi ritiene la previsione lontana dal realizzarsi. Nel mese di dicembre si è infatti assistito a un drastico calo della fiducia dei consumatori statunitensi; anche nel Regno Unito tale fiducia è scesa al livello più basso dal 2004.

 

Analisi Tecnica: Gold Monthly e i target di lungo periodo

 Per l’oro è stato un anno movimentato: da un massimo di 1036 segnato a Marzo del 2008 si è scesi fino ad un bottom di 683 toccato ad Ottobre, per poi concludere la candela annuale intorno agli 881. Visto che a Gennaio il prezzo ha aperto nella prima giornata di contrattazioni a 840,4 la performance è stata positiva ma di estremamente poco rispetto alle oscillazioni avute durante l’anno.

Scendendo nel dettaglio e osservando il grafico mensile del derivato future sul Gold si vede che gli ultimi due mesi dell’anno scorso sono stati “inside” ai movimenti registrati in Ottobre. Acquistano dunque un’importanza particolare i livelli posti a 936,6 e 681,5: in particolare una violazione del primo verso l’alto consentirebbe il cambio di tendenza segnata dagli swing chart con la conseguente conferma del livello di 681,5 come importante bottom dal quale far partire anche analisi e squadrature. In sostanza, con la violazione di quel livello si avrebbe un primo campanello d’allarme per l’inizio di un mercato toro importante, confermato poi successivamente dalla rottura della resistenza/target posto a 992.

Lufthansa non smuove la situazione di Alitalia: Roma e Milano divise sul partner straniero

 Nessuna offerta su Cai verrà lanciata a breve da Lufthansa per effettuare una controproposta ad Air France. Secondo alcune indiscrezioni, la compagnia aerea tedesca ha negato che vi siano stati contatti telefonici tra il presidente, Wolfgang Mayrhuber, e Roberto Colaninno, nè che vi possa essere nei prossimi giorni un incontro di persona tra i due. In realtà, rimane molto alto l’interesse di Lufthansa per rilanciare un’offerta contro Air France, dopo che si era prospettato un acquisto da parte della compagnia francese del 25% della nuova Alitalia; a confermare l’interesse di Lufthansa è stato il portavoce della stessa società, il quale ha anche precisato che per il futuro sono previste conference call e incontri tra le parti, senza però specificare le possibili date.

Analisi Tecnica: giornate importanti per gli indici americani

 Momento importante per i due indici americani:
L’S&P500 si trova quasi a contatto con la dinamica rossa passante per 940, punto che se superato fornirà supporto alle quotazioni per innescare l’inversione anticipata del trend, diretta poi verso i 1000. Dopo il superamento e la conferma della violazione si può impostare un trade al rialzo sul primo rintracciamento utile a fornire prezzi migliori. Una respinta del livello porterà invece i prezzi a testare il canale inferiore ora a 820 per poi rivedere i minimi annuali del 2008 in accordo con i cicli temporali: l’occasione fornita sarà di acquisto per il medio periodo.

Il supporto che se violato proietterà le quotazioni verso il basso è posto ora a 880, livello fornito dalla mediana delle Bollinger Bands e quasi coincidente con la media mobile veloce a 55 periodi passante a pochi punto di distanza (890).

In accordo con i movimenti dell’S&P500 anche il Dow Jones si trova appena al di sotto di una resistenza importantissima che se superata fornirà fin da subito occasione d’acquisto: 9031 è il livello da monitorare per entrate rialziste, da violare con volumi consistenti per confermarne la rottura. Il rally che potrebbe scaturire si estenderà fino al livello 70 di RSI, soglia dell’ipercomprato, ma, più importante, sarà anche la prima indicazione d’inversione del trend di medio periodo.

Bank of England si adegua alla Fed e porta il tasso di inflazione al suo minimo storico

 Mervyn King, governatore della Bank of England, potrebbe decidere di abbandonare la sua reticenza per sostenere in maniera adeguata il sistema finanziario, reso sempre più debole dalla profonda recessione. Se King adottasse provvedimenti volti a tagliare il tasso di interesse del Regno Unito, che in tal caso scenderebbe al suo livello storico più basso, il governatore sarebbe allora costretto a seguire i dettami della Federal Reserve e ad adottare nuovi metodi per immettere denaro liquido nel sistema. Il primo provvedimento del governatore britannico sarà probabilmente quello di avviare un programma da 200 miliardi di sterline (290 miliardi di dollari) che permetta alle banche di rimpiazzare le garanzie illiquide per il debito governativo.