Piazza Affari guadagna quasi l’8% nel 2012

 Il 2012 è stato complessivamente un anno positivo per Piazza Affari. L’indice azionario principale FTSE MIB ha chiuso a 16.357 punti con un rialzo del 7,84%. Ha fatto leggermente meglio l’indice Ftse Italia All Share, che ha guadagnato l’8,36%, mentre il Ftse Italia Small Cap ha perso il 7,13%. Insomma, le blue chip sono riuscite a chiudere bene l’anno, che però non è stato affatto semplice per la borsa italiana. Basti pensare che in estate l’indice FTSE MIB era sceso sui minimi storici di 12.295 punti, sotto i precedenti minimi di sempre toccati nel 2009.

Debito USA a 16.400 miliardi di dollari a fine 2012

 La comunità finanziaria mondiale guarda da sempre con grande attenzione alle vicende economico-finanziarie degli Stati Uniti, prima economia del pianeta in grado di sancire nel bene e nel male le sorti dell’intera struttura economica mondiale. Ora si guarda con grande apprensione a Washington per due motivi: fiscal cliff e debito fuori controllo. Barack Obama ha addirittura interrotto in anticipo le sue vacanze natalizie alle Hawaii per cercare di accelerare i tempi per un accordo con i repubblicani, in modo tale da scongiurare un clamoroso ritorno in recessione dell’economia americana.

Borsa di Tokyo sui massimi a 9 mesi con nuovo governo Abe

 L’insediamento del nuovo esecutivo giapponese è stato salutato ieri con un rialzo dell’1,49% dalla borsa di Tokyo, sempre più protagonista tra le piazze finanziarie mondiali. Dai minimi di area 8.619 punti di metà novembre scorso, il listino azionario nipponico Nikkei-225 ha guadagnato il 18,7% spinto dalle aspettative di formazione di un nuovo esecutivo che, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 16 dicembre, si è insediato ufficialmente ieri. Il nuovo premier sarà Shinzo Abe, 58 anni, nazionalista e alla guida del partito dei liberaldemocratici.

Azioni italiane con i migliori dividendi 2012

 Piazza Affari, oltre ad essere la piazza finanziaria probabilmente più sottovalutata d’Europa, è la borsa che offre ancora uno dei più genersoi dividend yield nel vecchio continente. In media nel 2012 il rendimento in termini di dividendi è stato pari al 4,2%, poco meno della cedola offerta attualmente dal Btp a dieci anni dopo la discesa dello spread sotto i 300 punti. In Europa il dividend yield medio si aggira intorno al 3,5%. Sul paniere principale FTSE MIB alcune blue chip continuano a offrire allettanti dividendi.

Azioni di borsa da comprare a prezzi stracciati nel 2013

Molti analisti finanziari e gestori di fondi sono concordi nel fatto che la borsa italiana sia al momento tra le più sottovalutate tra i paesi Ocse. La crisi dell’euro, e quella dello spread Btp-Bund, ha fatto crollare molte large cap italiane su livelli minimi, spesso su bottom che non si erano mai visti fino a quel momento. Tra agosto e settembre è avvenuto, però, una fase di accumulazione che ha generato un forte rimbalzo per molti titoli fino a quel momento bistrattati dagli investitori.

Tod’s prese di profitto dopo record storico a 98,5 euro

 Il titolo Tod’s, azienda leader italiana nel settore luxory, continua a stupire in borsa. Ieri le azioni della società guidata da Della Valle hanno raggiunto il nuovo massimo storico a 98,5 euro. Negli ultimi quattro anni la quotazione di Tod’s a Piazza Affari è quasi quadruplicata. Stamattina, però, sono scattate le prese di beneficio e il titolo mostra al momento una perdita dell’1,96% a 95,2 euro. Negli ultimi cinque mesi il titolo ha guadagnato poco più del 43% alla borsa di Milano.

Borsa di Wall Street acquistata dall’Ice per 8,2 miliardi

 Dopo più di 200 anni di storia il New York Stock Exchange dice addio alla sua indipendenza. Prevale così la nuova legge dei mercati che vuole un maggiore consolidamento delle borse globali nelle mani di pochi grandi gruppi. Così il Nyse Euronext viene acquistato dall’Ice (IntercontinentalExchange), il colosso dei mercati future (materie prime e petrolio) per una cifra pari a 8,2 miliardi di dollari. L’offerta di Ice per il simbolo di Wall Street è pari a 33,12 dollari per azione, che incorpora un premio del 37,7% rispetto alla chiusura di due giorni fa.

Spread Btp-Bund a 300 punti nonostante incertezza politica

 Le incognite legate alle dimissioni del premier Mario Monti e alle imminenti elezioni politiche non frenano la corsa al ribasso dello spread Btp-Bund, che stamattina è tornato a quotare a 300 punti base. Il rendimento del titolo decennale italiano si porta così intorno al 4,4%. Chi pronosticava nuove tensioni sullo spread dopo l’annuncio schock delle dimissioni di Monti è stato decisamente smentito, visto che negli ultimi dieci giorni il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni è sceso di oltre 60 punti base dai top di periodo.

Banca Mps cedola Monti-bond al 10%

 E’ un momento positivo in borsa per il titolo Banca Mps, che continua a evidenziare un interessante rally a seguito dell’approvazione dei Monti-bond da parte della Commissione UE. Ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,01% a 0,2226 euro. Nell’intraday il rialzo era stato maggiore, fin sopra il 5%. I prezzi sono saliti fino a 0,2287 euro, sui livelli più alti da fine ottobre scorso. I volumi di scambio sono stati i più alti degli ultimi due mesi.

Saras joint venture con la russa Rosneft

La società petrolifera milanese Saras, controllata dalla famiglia Moratti, e il colosso russo Rosneft hanno sottoscritto a Monaco una lettera di intenti per la costituzione di una joint venture paritetica per la commercializzazione e la lavorazione di petrolio greggio e per vendere prodotti petroliferi. In realtà la notizia era attesa ormai da un po’ di tempo, visto che il 17 settembre scorso Igor Sechin, presidente della società russa, e Gian Marco Moratti, presidente della società italiana, avevano già gettato le basi per una collaborazione tra le due aziende.

Piazza Affari +1,51% si riscatta dopo shock-Monti

 Dopo aver chiuso la seduta di lunedì con un ribasso del 2,2% all’indomani dell’annucio delle dimisioni del premier Mario Monti, Piazza Affari si riscatta e chiude la seduta di borsa con un rialzo dell’1,51%. L’indice FTSE MIB ha chiuso a 15.586 punti, spinto dai titoli bancari ma soprattutto dal balzo di Lottomatica (+5,16%) e di Autogrill (+4,96%). L’indice azionario italiano ha beneficiato dell’ottimo dato sulla fiducia delle imprese tedesche: a dicembre l’indice Zew è cresciuto a 6,9 punti dai -15,7 punti di novembre, mentre gli analisti si aspettavano un miglioramento più contenuto a -11,3 punti.

Spread sopra 350 dopo scontro verbale Monti-Berlusconi

 Apertura positiva per Piazza Affari, che sale dello 0,64% a 15452 punti dopo che ieri aveva sperimentato una perdita del 2,2% all’indomani della decisione di Mario Monti di rassegnare le dimissioni da presidente del consiglio. Sul mercato secondario dei titoli di stato resta alta l’allerta sullo spread Btp-Bund, che attualmente quota poco sopra 350 punti base. Ieri il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a dieci anni è volato fin sopra 360 punti. Stamattina tiene banco il duello verbale tra Monti e Berlusconi sul futuro dell’Italia e dell’Europa.

Italia instabilità finanziaria nel 2013 secondo Rbs

 La reazione dei mercati alle dimissioni di Mario Monti è stata negativa. Il sistema-Italia ha ballato durante la giornata di ieri, ma non è crollato. Piazza Affari ha perso il 2,2%, appesantito dai titoli bancari, mentre lo spread Btp-Bund si è spinto fin sopra 360 punti base. Secondo Giuseppe Vegas, presidente della Consob, è presto per trarre delle conclusioni sulla nuova view dei mercati sull’Italia. Vegas ritiene che ieri il calo della borsa “non è stato drammatico”, ma ora bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni.

Piazza Affari chiusura -2,2% dopo dimissioni Monti

 Le borse europee hanno chiuso ieri quasi tutte sopra la parità, ad eccezione di Milano e Madrid. In territorio positivo gli indici di Wall Street. Piazza Affari si è conquistata la maglia nera in Europa, contagiando anche Madrid che ha chiuso con un calo di poco superiore al mezzo punto percentuale. L’indice azionario FTSE MIB ha chiuso la seduta con un ribasso del 2,2% a 15.354 punti, ma nell’intraday le perdite avevano toccato quasi i quattro punti percentuali. Pesano molto le dimissioni del premier Mario Monti.