Grillo chiede referendum sull’euro

 L’affermazione del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio è senza dubbio una delle grandi novità sullo scenario politico italiano, in quanto gran parte dell’elettorato ha deciso di votare un partito populista che ha presentato un programma elettorale caratterizzato da riforme drastiche anche in materia economico-finanziaria. Tra le varie proposte del M5S guidato da Beppe Grillo c’è un referendum sull’euro, che secondo il pensiero dell’ex comico genovese ha finora creato grossi problemi alla popolazione. Secondo Grillo l’euro affama il paese e trasferisce ricchezza privata per ripagare il debito.

Italia rating a rischio dopo le elezioni secondo Moody’s

 Il risultato delle elezioni politiche italiane ha deluso molto gli investitori internazionali, che ora temono una pericolosa impasse politica del paese in grado di mettere un freno al piano di riforme strutturali e di risanamento dei conti pubblici avviato lo scorso anno dall’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti. I primi effetti sono ben visibili a Piazza Affari, che ieri ha bruciato 17 miliardi di capitalizzazione lasciando sul terreno quasi cinque punti percentuali, con lo spread Btp-Bund che si attesta in area 350 punti base.

Italia danno da 120 miliardi dalle agenzie di rating

 La Procura generale della Corte dei Conti del Lazio ha annunciato che l’inchiesta relativa al declassamento del rating sovrano italiano, effettuato dalle tre principali agenzie internazionali (Standard & Poor’s,Moody’s, Fitch) nel corso del 2001, sta proseguendo facendo registrare tra l’altro importanti passi in avanti, grazie al contibuto fornito dalla Procura di Trani e all’attività investigativa della polizia tributaria di Bari. Entro fine 2013 dovrebbe chiudersi l’istruttoria contro almeno due delle tre agenzie di rating. Il presunto danno alla Repubblica Italiana viene quantificato in oltre 120 miliardi di euro.

Telco svaluta Telecom Italia a 1,2 euro

 Al termine del consiglio di amministrazione della holding finanziaria Telco, partecipata da Telefonica, Generali, mediobanca e Intesa Sanpaolo, riunitosi ieri nella sede della banca di Piazzetta Cuccia, è stato deciso di svalutare la quota detenuta in Telecom Italia a 1,2 euro per azione. Telco controlla il 22,4% del capitale del colosso telefonico italiano e aveva iscritto a bilancio la sua quota a 1,5 euro per azione. La svalutazione era però nell’aria e un atto dovuto, considerando che ora il titolo Telecom Italia quota a 0,622 euro.

Warren Buffet compra il ketchup Heinz per 28 miliardi

 L’Oracolo di Omaha, Warren Buffet, a capo della holding finanziaria Berkshire Hathaway, è famoso non solo per le sue straordinarie operazioni di alta finanza (che lo hanno reso per un certo periodo l’uomo più ricco del pianeta) ma anche per la sua inclinazione verso il “junk-food” all’americana. Così il finanziere, coadiuvato dal fondo di private equity 3G Capital, ha deciso di sferrare l’assalto alla storica azienda dei ketchup H.J. Heinz. L’operazione vedrà un esborso pari a 23 miliardi di dollari cash, il maggiore di sempre nel settore alimentare.

Eni utile 2012 sale del 13,6% a 7,8 miliardi

 I risultati preliminari dell’esercizio 2012 hanno evidenziato la capacità di Eni di battere le attese a livello operativo. Nessuna novità, invece, dal fronte dividendi. A Piazza Affari le azioni del Cane a Sei Zampe mostrano un rialzo del 2,48% a 17,75 euro. Sale di riflesso anche la controllata Saipem, che guadagna quasi un punto percentuale. Eni ha finora toccato un massimo intraday a 17,84 euro, ovvero il livello più alto degli ultimi sette giorni, ed è momentaneamente il miglior titolo quotato sul listino FTSE MIB. Nel 2012 Eni ha registrato un utile netto di 7,79 miliardi di euro.

Saipem utile quarto trimestre 2012 in calo del 30%

 Dal preconsuntivo 2012 di Saipem non sono arrivate sorprese, in quanto il calo dei profitti era stato ampiamente scontato dal mercato a seguito dell’annuncio del profit warning sugli obiettivi 2012-2013, avvenuto a mercati chiusi lo scorso 29 gennaio. A Piazza Affari il titolo Saipem ha guadagnato lo 0,58% a 20,9 euro. L’unica sorpresa giunta dai conti 2012 è il risultato netto dell’ultimo quarter, più basso rispetto alle stime di consenso. Infatti, nel quartro trimestre del 2012 i profitti netti di Saipem sono scesi del 30,2% a 180 milioni di euro.

Fiat titolo non resterà a lungo sopra 4€ secondo Citi

 La nuova ottava di borsa non si apre nel migliore dei modi per il titolo Fiat, che a Piazza Affari è al momento il peggiore del listino milanese FTSE MIB con un ribasso dell’1,33% a 4,44 euro. A dare una spinta verso il basso alle azioni della casa automobilistica torinese è la conferma della view negativa di Citigroup sul titolo. Gli esperti della banca d’affari americana si chiedono come Fiat riuscirà davvero a ridurre il debito. Il pessimismo di Citi si traduce con un rating “sell” (vendere le azioni).

Mps non c’è salvataggio dello Stato secondo Visco

 Continua a tenere banco la vicenda Monte dei Paschi di Siena, che nelle ultime settimane ha calamitato l’attenzione di politici, economisti e investitori su scala globale. L’istituto di credito più antico del mondo, e terza forza bancaria in Italia dietro il duo Intesa-Unicredit, sta vivendo la pagina più buia della sua storia a causa dello scandalo delle operazioni illecite messe a punto dagli ex vertici che ora sono finite nel mirino della magistratura. Intanto, Ignazio Visco ha sottolineato che quello di Mps “non è il salvataggio di una banca in crisi”.

Telecom Italia dimezza dividendo 2013-2015

Telecom Italia ha aggiornato le guideline del piano 2013-2015, confermando la volontà di continuare a ridurre il debito ma anche di dimezzare il dividendo già a partire dall’anno in corso. Nel triennio che va dal 2013 al 2015 il gruppo telefonico guidato da Franco Bernabè e Marco Patuano distribuirà un monte-dividendi di 450 milioni di euro all’anno. Lo scorso maggio il presidente Bernabè aveva dichiarato che la cedola minima sarebbe stata pari a 4,3 centesimi di euro per le azioni ordinarie e 5,4 centesimi per le azioni risparmio per il successivo triennio.

Terna ebitda 2012 sale del 12%

 Terna ha annunciato che nel 2012 è riuscita a generare ricavi in doppia cifra. Il giro d’affari è cresciuto del 10% a 1,8 miliardi di euro, mentre nel 2011 i ricavi erano stati pari a 1,636 miliardi. Incremento in doppia cifra anche per il margine operativo lordo. Infatti, l’ebitda 2012 è salito del 12% a 1,38 miliardi di euro mentre nell’anno precedente il mol si era attestato a 1,23 miliardi di euro. L’ebitda margin ha superato per la prima volta il 76%, in crescita rispetto al 75,2% dell’esercizio 2011.

Seat PG chiede ammissione a concordato preventivo

 Seat Pagine Gialle ha preso atto di avere un debito eccessivo, che difficilmente riuscirà a ripagare, per cui ha chiesto di essere ammessa al concordato preventivo. E’ in sintesi quanto emerge dal comunicato che la società delle directories ha emesso questa mattina, dopo le valutazioni effettuate dal consiglio di amministrazione. Nel comunicato si legge che gli obiettivi economici e finanziari fissati nelle linee strategiche 2011-2013 e nelle proiezioni di stima al 2015 “non sono più attuali e raggiungibili alla luce delle attuali performance e delle previsioni di mercato”.

Italia rating di S&P può tornare ad A nel 2013

 Dopo aver effettuato diverse sforbiciate sul rating sovrano dei paesi dell’area euro tra il 2010 e il 2012, l’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s potrebbe rivedere i suoi giudizi e alzare la valutazione sul merito di credito di molti paesi bocciati nei mesi scorsi. Secondo quanto affermato da Moritz Kramer, capo dei rating europei per S&P, se non si concretizzeranno rischi economici, politici e sociali, “il merito di credito sovrano della zona euro potrà tornare a crescere nel 2013”. Anche per l’Italia è in arrivo una promozione.

Mps rating tagliato da Standard & Poor’s a BB

 La vicenda legata allo scandalo derivati di Mps si arricchisce ogni giorno di più di nuove indicazioni, indagini e ipotesi. Quello attuale è senza dubbio uno dei momenti più delicati della storia della banca più antica del mondo, che ora deve fare i conti anche con la scure delle agenzie di rating. Dopo l’avvertimento di Moody’s per un possibile downgrade, è però Standard & Poor’s a tagliare il rating di lungo termine della banca senese che si è vista declassare il giudizio sul merito di credito a BB da BB+.