Calo immatricolazioni, ma Fiat mantiene la quota di mercato

Gennaio di segno negativo per il mercato italiano dell’auto (-7,3%). Infatti nel primo mese dell’anno le immatricolazioni di auto nuove sono calate a 232.207 unita’. Meno grave il calo in Europa, il mercato dell’auto occidentale ha mostrato in gennaio una contrazione, nell’area dei paesi EU15 + EFTA, le immatricolazioni sono diminuite dell’1,7% rispetto allo stesso mese dell’anno passato, con un volume pari all’incirca a 1.207.000 vetture. Complessivamente nell’Europa allargata dei 28 paesi sono state immatricolate quasi 1.309.000 vetture con un calo dello 0,3% Segno negativo anche per il mercato francese (-5,6%) che, come la Spagna, ha scontato l’introduzione del nuovo sistema di tassazione “bonus-malusapplicato al momento dell’immatricolazione, volto a penalizzare i veicoli maggiormente inquinanti e a favorire al contempo, mediante il riconoscimento di un incentivo, l’acquisto di quelli più ecologici.

Piazza Affari: sale Mibtel. Anche a Wall Street recupera Dow Jones

Nonostante i future sugli indici di New York siano piatti, le principali Borse europee hanno incrementato i guadagni dopo la diffusione dell’indice tedesco Zew sul sentiment economico, e ora segnano guadagni superiori al punto percentuale. Il Dax avanza dell’1,61%, il Cac40 dell’1,74% e il Ftse100 dell’1,36%. Piazza Affari accelera e i principali indici italiani arrivano a guadagnare il 2%. L’S&P/Mib balza del 2,11%, mentre il Mibtel sale dell’1,85%. In forte progresso anche il Midex (+1,56%) e l’AllStars (+1,11%). Banche in generale progresso, nonostante i deludenti risultati trimestrali comunicati da Credit Suisse. I titoli del settore hanno beneficiato delle dichiarazioni di Warren Buffet in merito alla copertura dei rischi nei gruppi finanziari. Unicredit
è balzata del 6,5% a 4,85 euro. Il numero uno dell’istituto, Alessandro Profumo, ha precisato nuovamente che la banca non è interessata a rilevare il controllo di Société Générale. Al contrario, il gruppo guarda con interesse all’Europa dell’Est e non esclude la possibilità di procedere con piccole acquisizioni in quest’area, anche se al momento non ci sono operazioni concrete in corso.

Safilo cresce all’estero con l’acquisizione di due catene in Messico ed Australia

Il gruppo Safilo ha annunciato l’acquisizione delle due catene retail Sunglass Island in Messico e Just Spectacles in Australia al valore di 28 milioni di euro. Prosegue così l’espansione all’estero del gruppo, già iniziata con l’acquisizione della statunitense Solstice e la spagnola Loop Vision.

La catena retail messicana gestisce 45 negozi sotto la direzione della famiglia Krantzberg, che continuerà a collaborare con il gruppo. Safilo ne ha acquisito il 60% per 15 milioni di euro circa. La Sunglass Island opera nel settore da 15 anni ed ha un giro di affari pari a 19 milioni di euro circa. I punti vendita sono in location di prestigio nelle principali città turistiche del paese.

L’australiana Just Spectacles ha 44 punti vendita, di cui 12 in franchising ed è stata acquisita al 100% dal gruppo di Vittorio Tabacchi per 13 milioni circa. Il marchio riveste un ruolo rilevante nel mercato degli occhiali da vista del continente. Nel 2007 ha registrato un giro di affari di circa 15 milioni di euro.

Lotito denunciato dalla Consob e il titolo vola in borsa

Vola in borsa il titolo della Lazio, +13,21% a 0,300 euro, mentre Juve e Roma chiudono in negativo. Il titolo è spinto dalla vittoria in campionato, arrivata in un momento in cui la zona retrocessione sembrava troppo vicina, ma soprattutto dalla notifica della Consob che ha comunicato di aver accertato un patto “occulto” tra Lotito e Mezzaroma. Il patto avrebbe avuto come oggetto l’acquisto di concerto di azioni ordinarie della SS Lazio Spa, pari al 14,61% del capitale della società.

Il patto risalirebbe al 2005 quando Capitalia decise di dismettere la propria quota di capitale della società biancoceleste. il gruppo bancario era in possesso proprio di quel 14,60%, acquistato da Roberto Mezzaroma. A quel tempo Lotito deteneva il 29,89%, che corrisponde quasi alla soglia rilevante ai fini dell’opa obbligatoria (30%). La Consob ha denunciato il fatto che Mezzaroma non avesse acquistato le quote di sua spontanea iniziativa, ma che il tutto fosse frutto di un patto con Lotito.

I patti parasociali, secondo l’articolo 112, dovrebbero essere notificati alla Consob entro cinque giorni dalla stipulazione. Come provvedimento la Consob ha sospeso il diritto di voto al presidente biancoceleste; per riacquisirlo dovrà alienare quel 14,48%, la quota che risultava eccedente il 30% al momento del patto.

Enel vola grazie a Endesa

Enel chiude il 2007 con i ricavi e gli utili in crescita: secondo i dati preliminari il gruppo ha registrato un +13,2% nei ricavi, a 43,6 miliardi di euro contro i 38,5 del 2006. Il margine operativo lordo ha superato i 10 miliardi di euro con un incremento maggiore del 25%. L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 56 miliardi di euro, in conseguenza all’acquisizione del 67,5% del capitale sociale di Endesa.

Come sottolineato da Fulvio Conti, amministratore delegato, malgrado Endesa sia stata consolidata proporzionalmente solo a partire dall’ultimo trimestre, il suo contributo si è già fatto sentire. Il balzo del margine operativo lordo ha permesso di confermare il dividendo a 0,49 ad azione, cosa che molti analisti ritenevano improbabile.

Il dato sull’indebitamento stona tra gli altri, ma è dovuto alla campagna acquisti portata avanti da Enel in Spagna in cordata con Acciona, costata 27 miliardi. Anche sul fronte russo l’Opa su Ogk-5 potrebbe costare altri 2,5 miliardi. Alcune case di rating in vista della attesa crescita dell’indebitamento avevano già rivisto al ribasso le raccomandazione, ma Fulvio Conti si è detto sicuro che già a partire dal 2008 il debito possa cominciare a ridursi.

Unipol chiude il 2007 con un aumento del 27% a oltre 460 mln di euro

Il gruppo Unipol ha esaminato i dati preconsuntivi dell’esercizio 2007: sulla base di questi l’utile netto consolidato, al lordo della quota di pertinenza di terzi, è stimato superiore a 460 milioni di euro, +27% rispetto ai 362 milioni del 2006, ed in linea con il piano industriale 2006-2009. Dal comunicato diffuso risulta che nel comparto assicurativo la raccolta aggregata è stimata pari a 4.285 milioni nei rami Danni, +5,5%, ma 4.645 nel settore Vita, -27%. La quota di mercato relativa all’andamento dei premi auto e non auto è prevista in aumento, con crescite registrate rispettivamente del 4% e del 7%. Il calo invece del comparto Vita è conseguenza anche della scadenza dell’accordo di bancassicurazione con il Banco Mps relativo alla società Quadrifoglio Vita.

Unipol ha messo in atto lo sviluppo della rete di vendita, che ora dispone di 282 filiali, 17 in più rispetto allo scorso anno, con la crescita della vendita diretta pari a +13% (9.100 mln). L’esame dei dati definitivi del progetto di bilancio avverrà nella riunione del Cda prevista per il 20 marzo ed i dati definitivi saranno diffusi il 30 marzo, giorno in cui sarà anche ufficializzata la distribuzione del dividendo straordinario di 1 miliardo di euro.

Giappone: timori recessione, intanto HangSeng -4,3% e Shanghai -7%

Secondo le autorità monetarie giapponesi, gli organismi internazionali e le banche di investimento, il Paese asiatico sarebbe seriamente influenzato dalla debolezza del mercato immobiliare, dal rallentamento degli investimenti domestici ed esteri. Inoltre, la possibile recessione negli Stati Uniti, uno dei suoi principali soci finanziari, e le elevate quotazioni del petrolio, stanno peggiorando il quadro di riferimento internazionale. Quindi i timori di una recessione globale hanno raggiunto il gigante nipponico. La Bank of Japan indica che la crescita del Pil giapponese si posizionerà all’interno del range 1%- 1,5% per l’anno fiscale in corso (che si concluderà a marzo).

I timori per una recessione in Giappone e la brutta chiusura dei mercati statunitensi di venerdì scorso hanno di nuovo affossato i listini asiatici , Tokyo e Seul chiudono con un ribasso del 4,0% e Hong Kong del 4,25%. Le Piazze europee non potevano non risentire della situazione generale e aprono tutte con ribassi tra l’1,0 e il 2,0%, la nostra Piazza Affari non fa eccezione. Tra i peggiori Alitalia (-3,12%) sulle voci che vedrebbero rimessa in discussione la cessione ad AirFrance della nostra Compagnia di Bandiera, Saipem (-2,64), male anche Unicredit (-2,54%).

Italease: arresti e sofferenza titolo a Piazza Affari

L’ex amministratore delegato Massimo Faenza e l’intermediario Claudio Calza sono stati fermati nel corso di un’operazione avviata dai Pm Roberto Pellicano e Giulia Perrotti e disposta dal Gip Cesare Tacconi, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata all’appropriazione indebita ai danni della stessa Italease e ostacolo agli organi di vigilanza. In sintesi, è emersa la sussistenza di un’associazione a delinquere composta da dipendenti di Banca Italease e mediatori, finalizzata a commettere reati di appropriazione indebita ai danni della stessa banca.
Già precedentemente la Consob aveva censurato il bilancio 2006 di Banca Italease su quattro diversi punti, che formeranno oggetto di un successivo atto di citazione: la non corretta valutazione e contabilizzazione dei derivati «over the counter» sottoscritti con la clientela, il non corretto trattamento contabile delle commissioni «upfront» riconosciute a Banca Italease dalle Fabbriche Prodotto, la mancata informativa di bilancio sulla tipologia di derivati «over the counter» e sui rischi insiti, la mancata informativa sulle clausole e condizioni rilevanti delle cartolarizzazioni in essere al 31 dicembre 2006.

Taglio dei tassi e le borse respirano ma Mediolanum continua il ribasso

Dopo i crolli di lunedi, il giorno peggiore per le borse dal 11 settembre 2001, gli indici sono apparsi leggermente in ripresa. Particolarmente colpiti dalle vendite i titoli bancari. Le borse europee hanno tirato il fiato dopo una giornata comunque altalenante soprattutto grazie al tanto atteso taglio dei tassi della Fed: annunciato un tasso di ben 75 punti che porta i Fed Funds al 3,5% con un tasso di sconto del 4%. Hanno chiuso quindi in positivo gli indici delle borse europee ed il rimbalzo è stato trainato proprio dai titoli bancari, i soliti che avevano guidato il ribasso. Alcuni sostengono però che Bernanke riservi ulteriori tagli: Morgan Stanley ad esempio si attende un taglio di 25 punti dei tassi interbancari. Resta da vedere se la Banca Centrale Europea seguirà la medesima strada con un taglio dei tassi anche se per il momento l’ipotesi appare improbabile.
I titoli bancari sono stati quelli maggiormente penalizzati nei giorni scorsi, con Intesa Sanpaolo a -5% a 4,69 euro, Unicredit -8,9% a 4,85 e Mediobanca a -4,8% a 12,16. Molti i titoli sospesi per eccesso di ribasso, tra le big anche Mediolanum.