Oggi, in un periodo di piena crisi finanziaria in cui non si fa altro che parlare di piani di salvataggio e aiuti di Stato, scegliamo di trattare un argomento che ha a che fare si con la finanza ma ancora di più con i sentimenti. Ci occupiamo, infatti, di un aiuto finanziario destinato a chi decide di adottare un figlio. Si tratta di un prestito finalizzato proposto da Bnl (Gruppo Bnp Paribas) pensato per andare incontro alle famiglie che intendono avviare un percorso di adozione internazionale in quanto adottare un figlio, si sa, comporta un enorme impegno economico che va dai 7 mila ai 25 mila euro. Il finanziamento della Bnl, lanciato in collaborazione con l’Associazione Amici dei bambini (AiBi, www.aibi.it), si chiama Bnl AdottAMI e rientra nelle attività di responsabilità sociale del gruppo.
Analisi Tecnica: segnali critici per il breve periodo sulle piazze italiane
Seduta nera per gli indici mondiali, ed in particolare per il nostro SPMIB che anticipa il ribasso delle altre piazze innescando furiose vendite fin dall’apertura delle contrattazioni. Trend definito perfettamente in intraday, con una serie di candele rosse sia sul time frame 15 minuti sia sul time frame orario; il risultato sul grafico daily è una lunga candela rossa senza lower shadow, quindi classificabile come marubozu di continuazione del trend ribassista, salvo la comparsa nella giorata odierna di un forte pattern di candlestick.
Rotto anche il livello a 21520 il quadro grafico diventa critico per il breve periodo: se non vi sarà un forte recupero immediato saremo costretti a tornare sui minimi di periodo (coincidenti con i minimi annuali), a testare la parte bassa del canale ribassista blu disegnato sul grafico. L’unica resistenza forte che ci separa da quest’ultimo target è la statica rossa di lungo periodo posta a 20346, gia più volte rotta e recuperata in entrambe le direzioni.
Piazza Affari, andamento 11/11: crollo del Mibtel che perde il 5.12%
Pioggia di vendite sui principali mercati del Vecchio Continente che hanno ampliato le perdite nel pomeriggio. I listini hanno risentito dell’accelerazione al ribasso di Wall Street e dei continui timori per l’attuale crisi finanziaria alimentati dalla pubblicazione dei conti trimestrali, in particolare del comparto bancario.
Fed approva American Express come banca commerciale per riassestare perdite
American Express Co. ha ottenuto il consenso della Federal Reserve per diventare una banca commerciale: in tal modo la società statunitense potrà accedere ai fondi governativi, un particolare non indifferente in un periodo in cui sono molto alti i rischi per il settore delle carte di credito. La Fed ha rinunciato a un periodo di attesa di trenta giorni riguardo a tale richiesta a causa delle circostanze inusuali che stanno influenzando i mercati finanziari. Il portavoce della Fed, Ben Bernanke, ed i suoi colleghi hanno approvato il piano all’unanimità.
Con i rischi crescenti nel tasso di disoccupazione degli Stati Uniti, ottobre è stato il primo mese dal 1993 in cui le compagnie di carte di credito non sono riuscite nell’intento di vendere i bond sostenuti dai pagamenti dei clienti. American Express ha fatto sapere lo scorso mese che i detentori di carte di credito non sono stati in grado di ripagare i prestiti nel terzo trimestre a un tasso almeno doppio rispetto al 2007. Frederic Dickson, stratega di mercato per la D.A. Davidson di Lake Oswego (Oregon), si è così espresso:
Quell’impresa si è completamente inaridita. Se fossi un azionista, non mi invierebbe un messaggio così incoerente.
Per Noble le commodities torneranno a salire. Il mercato tuttavia resta in preda alla paura
Per Noble Group Ltd le commodities torneranno a salire. La società con sede a Singapore e attiva nel settore delle materie prime ha presentato oggi i risultati economici relativi al terzo trimestre: utile netto di 148 milioni di euro in salita dai 61 milioni dell’anno scorso; ricavi che balzano del 66% a quota 9,4 miliardi. Richard Elman, amministratore delegato del gruppo si è espresso con ottimismo intorno alle prospettive di redditività, dichiarando che il calo delle commodities è solo temporaneo e che i prezzi potrebbero tornare a salire grazie agli interventi dei governi per rilanciare la crescita economica.
“Quello che vedo è un punto di minimo. Non sarei sorpreso se vedessi i prezzi decollare ancora nei prossimi 12/18 mesi. […] Molti paesi agiranno con rinnovato vigore per revitalizzare le proprie economie. I cinesi stanno mettendo un sacco di soldi nelle infrastrutture.”
Anche il Santander a sorpresa delibera un aumento di capitale
Ha destato un pò di impressione la decisione del Banco di Santander di varare un maxiaumento di capitale da 7,2 miliardi di euro. Nell’ambito dell’operazione di rafforzamento del capitale verrà emessa al prezzo di 4,5 euro un’azione ogni quattro esistenti pari all’emissione di 1,6 milioni di nuove azioni. L’aumento di capitale è garantito: una nota spiega che agli attuali azionisti spetta un diritto di opzione; inoltre, sia questi ultimi che gli investitori che compreranno i diritti sul mercato possono richiedere di sottoscrivere altre azioni in aggiunta a quelle che gli spetterebbero sulla base dei diritti di cui dispongono. Se le richieste per ulteriori azioni non sono sufficienti a coprire l’aumento di capitale, le azioni restanti potranno infine essere allocate in maniera discrezionale agli investitori. Questa notizia non è affatto piaciuta alla Borsa dove il titolo ha perso ieri quasi il 5% ed oggi è in calo di quasi il 6%.
Intesa crolla in Borsa in attesa dei dati trimestrali
Intesa SanPaolo peggiora nel corso della mattinata. Il titolo è in calo di oltre 5 punti percentuali a 2,86 euro ed è la peggior blue
Dow Jones indeciso nel breve periodo, aumenta ancora la volatilità
Sedute sofferte per il Dow Jones Industrial Average, che brucia il 50% dell’ultimo rally rialzista in sole 2 sedute. L’alta volatilità non è ancora esaurita,
Borsa, riepilogativo Piazza Affari 10/11: Mibtel a +0.76%, bene FonSai e MolMed. Male Aedes.
Chiusura in progresso, ma lontano dai massimi, per le piazze finanziarie europee sostenute da rialzi diffusi su tutti i settori ad eccezione dei bancari, dove si segnala il calo del Santander dopo l’annuncio dell’aumento di capitale da 7,2 mld. I listini Ue, dopo una partenza in forte ascesa in scia all’ok del Governo cinese al piano di sostegno all’economia, hanno rallentato nel pomeriggio complice il rallentamento di Wall Street dove si segnala il crollo di Gm. A Piazza Affari lo S&P/Mib e il Mibtel hanno chiuso entrambi in progresso dello 0,76% rispettivamente a 22077 punti a a 17072 punti. Su anche il Cac 40 (+1,06%), il Ftse 100 (+0,89%) e il Dax (+1,76%).
Petrobras passa da principale investitrice petrolifera a peggior compagnia del settore: il prezzo del petrolio non aiuta la società brasiliana
Petroleo Brasileiro SA, la società investitrice preferita tra le principali compagnie petrolifere mondiali in questa prima metà del 2008, è ora invece passata a rivestire il ruolo di peggiore compagnia del settore a causa delle pesanti perdite. Petrobras ha infatti fatto rilevare le performance più negative tra le dieci più importanti compagnie petrolifere pubbliche sin dal mese di maggio. Il titolo della compagnia brasiliana ha perso ben il 53% del suo valore, a causa della brusca caduta dei prezzi dell’energia e della grave crisi finanziaria che hanno bloccato o reso vani gli sforzi volti allo sfruttamento della più grande piattaforma scoperta negli ultimi trenta anni nel continente americano.
Il trend dei profitti rallenterà inesorabilmente dall’80% nel terzo trimestre del 2008 ai miseri 6,2 punti percentuali del prossimo anno, secondo alcune previsioni. Gianna Bern, presidente della Brookshire Advisory & Research Inc. di Flossmoor (Illinois), si è così espressa al riguardo:
Il calo nei prezzi del petrolo le attuali crisi finanziarie andranno ad intaccare in buona parte Petrobras. L’esplorazione sottomarina a costi molto alti, con un alto rischio e un petrolio a 60 o 70 dollari saranno lo stimolo a una rivalutazione delle loro priorità di sviluppo.
Lunedi nero per i trasporti: giornata di sciopero nazionale
Lunedi nero per i trasporti nelle principali città italiane a causa dello sciopero nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Orsa
Per il g20 di San Paolo necessarie politiche cordinate contro la crisi e la Bce approva
Il gruppo delle 20 economie avanzate ed emergenti ha concordato oggi sulla necessità di un’azione coordinata contro la crisi finanziaria globale. Lo si legge nel comunicato finale diffuso al termine del vertice a San Paolo in Brasile. Nella nota si legge che le potenze devono trovare misure per ripristinare la crescita e la stabilità finanziaria e che il G20 deve giocare un ruolo chiave nel garantire la stabilità economica e finanziaria, nonché agire insieme per ridurre la volatilità del mercato e far tornare alla normalità il mercato del credito. Il G20 ha anche riconosciuto la necessità di migliorare la supervisione e la governance delle istituzioni finanziarie, nonché garantire una appropriata supervisione di istituzioni come le agenzie di rating. Il vertice ha concordato sulla necessità che le potenze garantiscano che tutti i settori della finanza siano regolati in modo appropriato.
Euro guadagna terreno su dollaro e yen in attesa dei dati mentre le Borse continuano a volare
L’euro guadagna terreno contro dollaro e yen, mentre il rally delle borse incoraggia la propensione al rischio supportando le valute ad elevato rendimento. A livello
Per AIG 150 miliardi di dollari: ancora un tentavivo per scongiurare il fallimento
La vicenda AIG (American International Group) non è chiusa. Oggi verrà pubblicata la trimestrale del gruppo, ma ciò che adesso attrae l’attenzione del mercato è il flusso di notizie intorno al salvataggio. Il governo USA potrebbe tornare a versare risorse nel colosso assicurativo per allontanare ulteriormente i rischi di fallimento e dare stabilità ad un’azienda che rischierebbe di trascinare verso la bancarotta decine di altre società. A settembre i segnali di un probabile crollo portarono all’approvazione di un prestito da 85 miliardi di dollari, oggi le misure a sostegno di AIG potrebbero arrivare a toccare i 150 miliardi di dollari.