Airbus SAS, la più grande azienda produttrice di aerei, ha avviato il suo primo assemblaggio aereo al di fuori dell’Europa: la compagnia ha fatto sapere di voler acquistare le componenti necessarie dalla Cina a partire dal 2020, dato che la nazione asiatica, la più popolosa del mondo, potrebbe necessitare di circa 3.000 aerei nei prossimi venti anni. Airbus, che ha sede a Tolosa (Francia), dovrebbe poter riuscire ad assemblare quattro A320 dal 2011 nella città cinese di Tianjin, nella parte orientale del paese. Ciò dovrebbe rinforzare l’approvvigionamento della società per una cifra pari a 70 milioni di dollari.
Tom Enders, direttore generale della compagnia, ha annunciato che:
La società sta già aumentando in maniera consistente le sue risorse. In due anni esse verranno triplicate, raddoppiate di nuovo in tre anni, fra quattro o cinque anni.
La società francese sta rendendo la Cina importante come gli Stati Uniti, sempre alla ricerca di incrementare le vendite nel secondo mercato mondiale dell’aviazione. I 3.000 aerei di cui la Cina dovrebbe aver bisogno dopo il 2020 sono la testimonianza della continua crescita dell’economia della nazione asiatica e di un “ammorbidimento” nei regolamenti dell’aviazione.