Il governo ottiene la fiducia per il decreto “milleproroghe”: forti critiche dall’opposizione

 Il governo ha richiesto la fiducia, si tratta della tredicesima volta per quanto riguarda questo esecutivo, sul cosiddetto decreto “milleproroghe”, ottenendola con 284 voti favorevoli e 243 contrari. Il prossimo 24 febbraio è la data fissata per il voto finale sul decreto. C’è da sottolineare che il testo giunto alla Camera è quello già approvato in Senato: anche a Palazzo Madama era stata richiesta la fiducia sul provvedimento, in modo da “blindare” il testo. Le mosse del governo non sono certo piaciute all’opposizione, la quale lamenta il troppo breve tempo per discutere su argomenti di questa portata e la continua richiesta di fiducia su questioni importanti legate all’economia.

 

Trasporti, le compagnie aeree offrono tariffe speciali per risollevare il mercato

 In questo periodo di forte recessione economica le aziende, colpite da ingenti perdite e con numerosi dipendenti in cassa integrazione, fanno di tutto per tirare l’acqua al proprio mulino e cercare di allontanare, almeno in parte, lo spettro della crisi. E’ in questa direzione che si stanno muovendo, ad esempio, alcune delle principali compagnie aeree europee che, per risollevare il settore stanno mettendo in campo numerose promozioni e offerte speciali. 99 euro, andata e ritorno, tasse comprese per l’Italia e l’Europa, è la tariffa che al momento va per la maggiore sia tra le compagnie low cost che tra quelle di linea.

Confindustria avanza la proposta di blocco del Tfr per superare la crisi

 La Confindustria fa sapere, attraverso le parole del suo presidente Emma Marcegaglia, intervenuta a Foggia nell’ambito di un incontro con la stampa promosso dall’Associazione Industriale locale, come intende sostenere le imprese italiane, ormai in grosse difficoltà a causa della notevole difficoltà ad ottenere liquidità dagli istituti creditizi: la “ricetta” dell’organizzazione rappresentativa di imprese e imprenditori italiani prevede di bloccare per un anno in azienda i versamenti per i Tfr, i trattamenti di fine rapporto. Secondo Marcegaglia non è certo azzardata una soluzione di questo tipo, i flussi di Tfr non andrebbero all’Inps per un anno, ma sarebbero trattenuti proprio all’interno delle stesse imprese.

Dopo il crollo della borsa giapponese, arrivano le dimissioni del ministro Nakagawa

 Ci sono già le prime conseguenze del forte ribasso subito dalla borsa di Tokyo, la quale ha chiuso con una forte perdita dell’1,35%, il livello più basso degli ultimi tre mesi: il ministro delle Finanze Shoichi Nakagawa si è infatti dimesso dal suo incarico, dopo la discussa conferenza stampa nel corso del G7 di Roma, in cui è apparso confuso e, come dicono in molti, ubriaco. Il nuovo titolare del ministero giapponese sarà ora Kaoru Yosano, il quale detiene già l’incarico di ministro delle politiche economiche. Nakagawa ha però voluto precisare che intende portare a termine l’esame parlamentare del bilancio statale di previsione come ultimo atto da ministro: non sono comunque bastate le difese e le protezioni mostrate nei suoi confronti dal premier nipponico Taro Aso (i due sono alleati nello stesso partito, il Liberal Democratic Party o Jiminto come viene chiamato in Giappone).