Enel GP è da comprare secondo Berenberg

 Giornata positiva in borsa per le azioni Enel Green Power, che evidenziano un rialzo dello 0,91% a 1,448 euro. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 1,464 euro, ma ieri era sceso fino a 1,39 euro sui livelli più bassi da un mese e mezzo circa. A dare slancio oggi alle quotazioni è stato il report di Berenberg, che ha avviato la copertura sul titolo Enel Green Power con un giudizio “buy” (ovvero comprare le azioni) e un target price a 1,9 euro.

Mps fa pulizia sui derivati per oltre un miliardo

 Oggi è in programma il consiglio di amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, che sarà chiamato a mettere ordine nel bilancio dell’istituto per l’esercizio 2012. Il cda si riunirà oggi pomeriggio a Rocca Salimbeni per discutere il dossier delle operazioni sui derivati finanziari messe a punto dal vecchio management. Dall’analisi interna effettuata nei giorni scorsi è emerso che lo squilibrio finanziario è pari a 920 milioni di euro, ai quali dovranno essere aggiunti i 120 milioni di costi del personale non contabilizzati. Insomma la cifra complessiva supera il miliardo di euro.

Piazza Affari -4,5% su incertezza elezioni 2013

 Pesante battuta d’arresto per la borsa di Milano, che ieri ha sperimentato un vero e proprio “lunedì nero”. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha chiuso con un calo del 4,5% a 16.539 punti. Una performance così negativa in una sola seduta non la si vedeva ormai da inizio agosto scorso. Secondo molti analisti finanziari il crollo di ieri è dovuto all’incertezza sull’esito elettorale, che tra l’altro ha spinto lo spread Btp-Bund fino a 286 punti base. L’indice FTSE MIB è sceso sui livelli più bassi da oltre un mese.

Unicredit ha corso troppo in borsa secondo Ubs

Partenza negativa per il titolo Unicredit, che a Piazza Affari evidenzia un calo del 2,33% a 4,526 euro. Il settore bancario sta trascinando al ribasso l’intero listino azionario milanese, che ha iniziato la nuova ottava con una flessione superiore al mezzo punto percentuale. A pesare sull’andamento delle azioni della banca di Piazza Cordusio è la notizia del taglio del rating effettuato da Ubs. La banca d’affari elvetica ha deciso di abbassare il giudizio su Unicredit a “neutral” dalla precedente valutazione “buy” (comprare le azioni).

Mps ecco perché la banca non fallirà

 Negli ultimi giorni è aumentata la pressione sui titoli Mps, tanto che il costo delle polizze per assicurarsi dal possibile default della banca è volato su livelli record per il sistema bancario italiano. Molti correntisti si interrogano sui rischi che corrono i propri risparmi, ma le maggiori preoccupazioni arrivano per coloro che hanno investito in titoli emessi dalla banca. Non tutti rischiano allo stesso modo, ma la domanda-ciave resta sempre la stessa: la banca fallirà o sarà salvata? Innanzitutto c’è da dire che il rischio fallimento è davvero minimo.

Mps ipotesi truffa e falso in bilancio

 Gli inquirenti provano a stringere il cerchio su Banca Mps, travolta dallo scandalo dei derivati finanziari e dalle presunte pratiche di occultamento di documenti contabili da parte dei precedenti vertici societari. Ora nella vicenda del Monte dei Paschi di Siena spunta l’ipotesi di falso in bilancio. La Procura della Repubblica di Siena sta provando ad accelerare sul caso derivati, che finora avrebbero generato perdite per 500 milioni di euro. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi di falso in bilancio, visto che le perdite del 2008 e 2009 non sono state iscritte a bilancio.

Saipem in fumo 3,4 miliardi in un giorno

 La giornata di ieri è stata assolutamente disastrosa per le azioni Saipem, che hanno chiuso la seduta di borsa con un ribasso del 34,29% a 20,01 euro. Il titolo, che per buona parte della giornata non è riuscito a fare prezzo, è stato bersagliato dalle vendite degli investitori e da una clamorosa raffica di downgrade da parte di broker e banche d’affari. Il “mercoledì nero” di Saipem alla borsa di Milano è la conseguenza dell’annuncio del profit warning per il biennio 2012-2013, arrivato in chiusura di mercati il 29 gennaio.

Saipem titolo -40% teorico in apertura dopo profit warning

 Profondo rosso per le azioni Saipem alla borsa di Milano. Il titolo non riesce a far prezzo e segna al momento un valore teorico in apertura a -40% circa. La quotazione di apertura potrebbe essere 18,99 euro, ma al momento il titolo resta sospeso. A decretare il clamoroso crollo delle azioni della società petrolifera è il profit warning lanciato ieri a mercati chiusi dai vertici societari, che hanno praticamente dimezzato le stime sugli utili 2012 e tagliato drasticamente le stime sulla redditività per l’anno in corso.

Saipem profit warning 2013

 E’ stata una giornata di passione ieri in borsa per il titolo Saipem, che ha chiuso la seduta con una flessione del 3,52% a 30,45 euro, toccando il minimo più basso degli ultimi venti giorni circa a 30,27 euro. A mettere sotto pressione l’andamento del titolo della società petrolifera milanese sono state varie notizie negative, a partire dai rumors relativi al collocamento di 9,97 milioni di azioni (2,3% del capitale) che Bank of America Merrill Lynch avrebbe effettuato per conto di un cliente istituzionale in un range di prezzo tra 30,65 euro e 31,56 euro per azione.

Borsa italiana sfiora 18mila punti ai massimi da agosto 2011

 Nella giornata di ieri abbiamo assistito a un nuovo rally dell’indice azionario milanese FTSE MIB, che ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,96% a 17.897 punti. La borsa italiana è stata la migliore in Europa e l’indice principale ha anche aggiornato i top di periodo, salendo fino a 17.925 punti sui livelli più alti da agosto 2011. Da inizio anno il FTSE MIB guadagna già il 10%, mentre negli ultimi tre mesi ha messo a segno una performance superiore al 15%.

Mps titolo +6,3% dopo ok Monti-bond da Bankitalia

 Il titolo Banca Mps resta sotto i riflettori a Piazza Affari e anche stamattina dimostra di aver assorbito in buona parte lo shock dello scandalo dei derivati finanziari, che aveva portato le azioni della banca di Rocca Salimbeni a perdere più del 20% in tre giorni. Dopo l’exploit dell’11% di venerdì, anche oggi il titolo segna un progresso importante dopo una sospensione per eccesso di rialzo in apertura. Attualmente il titolo Banca Mps sale del 6,31% a 0,2762 euro ed è il migliore del listino FTSE MIB, in scia all’approvazione dei Monti-bond da parte di Bankitalia.

Mps a rischio commissariamento?

 Lo scandalo dei derivati finanziari occulati nei bilanci degli ultimi anni del Monte dei Paschi di Siena sta mettendo in allarme tutto l’ambiente politico e finanziario italiano. I responsabili sono stati individuati nelle figure di Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, ex vertici della banca senese, ma non va escluso che nelle prossime settimane possa esserci qualche sorpresa. Qualche esponente politico ha chiesto addirittura il commissariamento dell’istituto bancario di Rocca Salimbeni, ma da Siena l’ipotesi viene respinta seccamente dagli stessi politici locali.

Mps buco da 14 miliardi secondo Beppe Grillo

 L’aria che si respira all’assemblea straordinaria di Banca Monte dei Paschi di Siena è sempre più calda, a seguito dello scoppio dello scandalo relativo alle operazioni strutturate legate ai derivati finanziari che la banca senese avrebbe effettuato negli ultimi anni accusando forti perdite in conto capitale. L’assemblea è formalmente dedicata all’approvazione dei Monti-bond da 3,9 miliardi di euro e dell’aumento di capitale da 4,5 miliardi di euro per l’eventuale conversione di tali strumenti finanziari. In apertura di assemblea, il presidente Alessandro Profumo ha esordito rassicurando i soci.

Lottomatica cambierà nome in Gtech

 Il riassetto globale di Lottomatica, in atto ormai dal 2006, porterà al cambio di denominazione sociale. Il processo di integrazione per creare un’azienda multinazionale, ben diversificata per attività ed area geografica, è iniziato circa sette anni fa con l’acquisizione dell’americana Gtech per 4 miliardi di dollari. La società a stelle e strisce ha un business praticamente identico a quello di Lottomatica, ma lo scopo del gruppo italiano non era semplicemente aumentare la massa critica bensì acquisire le competenze specifiche della società americana. Entro fine 2013 l’integrazione sarà completata e Lottomatica cambierà nome in Gteh.