L’evasione fiscale indica il comportamento dei contribuenti volto a ridurre o eliminare il prelievo fiscale imposto dal proprio Paese attraverso opportune norme: chi evade il fisco infatti vìola delle specifiche norme fiscali solitamente attraverso operazioni di vendita effettuate senza emissione di fattura, ricevuta o scontrino fiscale. Stiamo parlando delle cosiddette vendite in nero, che vanno dal semplice caffè al bar alle più consistenti compravendite di beni e soprattutto servizi. L’evasione fiscale si concretizza anche attraverso false dichiarazioni dei redditi con conseguente mancata o errata dichiarazione fiscale al quale segue quindi un mancato versamento dell’imposta, solitamente corrisposta in somma inferiore.
Piazza Affari recupera terreno, spread a 488
Il listino azionario italiano recupera terreno dopo l’incertezza della scorsa ottava; dopo un’open negativo sotto a 14500 in pochi scambi il FTSE-Mib si porta al di sopra del supporto psicologico salendo oltre a 14750 nel corso della mattinata, dove ora lateralizza. I maggiori istituti di credito sono positivi, ed è proprio questo il fattore che costringe a prendere il minimo del 14 Dicembre come inizio di un nuovo tracy+1 che ora stà cercando di superare i livelli critici e virare al rialzo, per recuperare le perdite dei scorsi giorni.
Abbiamo quindi Unicredit che guadagna il 5.65% portandosi a 0.7195 seguita da Mediobanca (+4.87%) a 4.7380 e Intesa SanPaolo al terzo gradino del podio momentaneamente con una performance del 4.61% che fa’ sfiorare quota 1.2750.
Passera esclude il ricorso a una nuova manovra
L’intervento del ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ieri sera alla trasmissione Che tempo che fa? era molto atteso, in quanto si era consapevoli che quanto avrebbe detto sarebbe stato di rilievo per quel che riguarda i dibattiti economici del paese: anzitutto, l’ex ad di Intesa Sanpaolo ha escluso il varo di una ulteriore manovra finanziaria, una ipotesi paventata dall’ex titolare del Tesoro Giulio Tremonti. Inoltre, è stato sottolineato come il governo Monti proseguirà con decisione nella lotta all’evasione fiscale, nella vendita delle frequenze televisive e nella strada della liberalizzazione di molte professioni, le misure ritenute più significative per rilanciare il sistema finanziario.
Schaeuble auspica ancora una modifica del Trattato di Lisbona
Cambiare il Trattato di Lisbona per includere delle regole fiscali ancora più stringenti per le nazioni dell’Unione Europea: è questo secondo Wolfgang Schaeuble, ministro tedesco delle Finanze, l’intervento da realizzare con maggiore urgenza e che sarebbe stato auspicabile ottenere nei recenti summit dei leader comunitari. Schaeuble ha rilasciato un’intervista al quotidiano teutonico Frankfurter Allgemeine Zeitung, mettendo in luce quali sono le sue prese di posizione in questo preciso momento storico.
Fitch taglia rating a sette banche globali
Si abbatte la scure di Fitch su ben sette banche globali: l’agenzia di rating declassa Barclays e Credit Suisse di due gradini da AA- ad A; Bank of America, Bnp Paribas, Citigroup, Deutsche Bank e Goldman Sachs passano da A+ ad A, Credit Agricole e Credit Mutuel passano a A+ da AA-. Declassamento anche per Danske Bank che da A+ giunge ad A, l’olandese Rabobank a AA da AA+, la finlandese Op-Pohjola Group a A+ da AA-. Rimane salva la Grecia: Fitch ha infatti deciso di abbassare l’outlook del Paese da stabile a negativo, confermando la tripla A di Parigi.
Liberalizzazioni e riforme strutturali
Mario Monti si esprime nell’aula della Camera sottolineando l’importanza di non bloccare o rallentare il processo di liberalizzazione e di considerare le norme presenti nel decreto un inizio: il premier ricorda che presto seguiranno provvedimenti più meditati e organici in merito. Anche Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, si propone di battere le lobby e di continuare da gennaio a discutere del processo di liberalizzazione nonostante la competizione sia “il terrore” di tutti i conservatori, di destra, di centro e di sinistra. Il premier e il sottosegretario rappresentano due paladini, il primo si era già mosso in tal senso come capo della Commissione per la concorrenza dell’Unione Europea e il secondo al vertice dell’antitrust italiana.
Previsioni chiusura annuale del FTSE-Mib
Avvicinandosi al close annuale i volumi di contrattazione andranno scendendo probabilmente, come succede solitamente a Dicembre, ma visto l’andamento particolare non si esclude che ci potranno essere movimenti ampi anche con i book vuoti (che in effetti rendono più facile definire le tendenze). Nel medio-lungo periodo rischiamo di assistere ad un close annuale prossimo a quota 15000 che darebbe incertezza per tutti i primi 3 mesi del prossimo anno solare; questo vorrebbe dire una performance intorno al -27% per questo 2011 che segue ad un 2010 altrettanto negativo con -13% ed un 2009 che invece lasciava intendere ben altro (+19% circa).
La “morsa” che stringe il prezzo del FTSE-Mib è ben visibile sul grafico giornaliero e accompagnerà l’indice italiano fino alla fine del 2011 mantenendo inalterata la sua valenza operativa, sia in un senso che nell’altro.
Moody’s declassa di due livelli il rating del Belgio
Moody’s non ha avuto pietà e ha infierito sul Belgio con un taglio del rating molto significativo: il credito di Bruxelles deve fare i conti infatti con i maggiori costi dell’indebitamento, con una crescita in fase di rallentamento e con le minacce di crollo del principale gruppo bancario, Dexia Sa. Tutti questi elementi hanno condotto a un declassamento della valutazione di ben due gradini, fino all’attuale Aa3, il quarto livello più alto in assoluto, ma che si allontana pericolosamente dal range dell’ottima affidabilità. L’outlook, inoltre, rimane negativo, come comunicato dalla stessa agenzia americana. Tra l’altro, anche Standard & Poor’s non era stata molto tenera qualche giorno fa, e lo stesso discorso vale per Fitch, la quale ha preannunciato una possibile riduzione del rating a breve.
Antitrust multa Poste italiane
Per Poste Italiane una multa da 4 milioni di euro: abuso di posizione dominante nel mercato liberalizzato del recapito, é l’esito dell’istruttoria svolta dall’ Antitrust. L’Authority ha individuato alcuni comportamenti “atti a gettare discredito sull’ attività dei concorrenti e a ostacolarne l’ offerta” nonostante l’azienda, chiamata a rispondere, abbia sempre sottolineato ai commissari di aver rispettato le regole della concorrenza e del mercato e dopo la sentenza dell’Antitrust ha dato mandato ai legali di ricorrere al Tar contro il provvedimento.
Assemblea e sciopero FIOM CGIL l’11 febbraio
Il segretario generale Maurizio Landini ha annunciato in una conferenza stampa, che nei prossimi giorni prima delle festività, si prenderanno le decisioni definitive riguardo un pacchetto di ore di sciopero sensibile ai temi della difesa del contratto nazionale e della vicenda Fiat. Il segretario si esprime in seguito all’accordo che ha esteso il modello Pomigliano a tutto il Gruppo FIAT, ma continua a denunciare una discriminazione a danno dei suoi iscritti nello stabilimento di Pomigliano.
L’Istat raffigura un’Italia disoccupata e anziana
Età avanzata, aumento della disoccupazione e degli stranieri residenti: sono questi i tre elementi che emergono con maggiore nettezza dall’annuario 2011 stilato dall’Istat, il ritratto più aggiornato della nostra popolazione. In effetti, secondo l’istituto statistico, sono oltre due milioni i cittadini che stanno attualmente cercando un lavoro, gran parte dei quali sono molto giovani, con il tasso piuttosto accentuato per quel che riguarda coloro che sono in attesa da più di un anno. Le nascite in oltre non progrediscono, anzi si sono praticamente arrestate. Nel dettaglio, si è passati dai 568.857 nati del 2009 ai 561.944 dello scorso anno, una contrazione piuttosto evidente che viene però compensata dalla crescita dei residenti, soprattutto di nazionalità straniera.
Novità nel decreto Salva Italia
Battezzato dallo stesso Mario Monti come decreto “Salva Italia“, lascia facilmente dedurre che sarà la manovra che porterà il nostro Paese fuori dal baratro che si era prospettato, dopo la crisi del Portogallo, ma soprattutto dei nostri vicini di casa greci. L’Italia é una delle economie trainanti dell’unione Europea e “non può permettersi” di sbagliare. Gli italiani sono stati chiamati a prendere atto di questo periodo di austerità: sono 101, fra emendamenti e sub-emendamenti, le modifiche introdotte nel decreto salva Italia. Vediamo alcune novità introdotte con questa manovra.
Recessione economica in Italia nel 2012
Sacrifici. Questa é la parola che serpeggia tra le labbra del nuovo esecutivo che si appresta a discutere in questi giorni sugli ultimi emendamenti della manovra che sempre più spesso viene chiamata “Salva Italia“. Sacrifici a cui il popolo italiano non potrà sottrarsi per amor di patria e senza lasciarsi influenzare negativamente dalle previsioni molto dure divulgate ieri da Confindustria sull’economia italiana. Il 2012 non sarà l’anno della ripresa, per l’Italia si attende un periodo di recessione: per l’anno venturo le stime parlano di un -1,6% rispetto alla precedente previsione del +0,2% e il settore più colpito, neanche a dirlo, sarà il lavoro. Il peso delle manovre finanziarie, dei rovesci dei mercati e delle richieste dell’Europa sulla rimodulazione dei debiti pubblici si faranno presto sentire e e come un boomerang, la crisi appena superata dopo il disastro dei mutui subprime, torna ad aleggiare sul nostro Paese e sull’Europa intera: fino al 2013 l’Italia vedrà un periodo in cui la crescita sarà piatta o negativa.
La Libia rafforza il capitale in Unicredit
Giusto in tempo; mentre l’assemblea straordinaria approva l’aumento di capitale da 7.5 miliardi di euro per Unicredit, vengono sbloccati i fondi libici permettendo l’adempimento degli accordi non scritti presi in precedenza.
Da una parte l’asse Italo-Libico è importante per gli investimenti del Bel Paese che ricordiamo sono stati bloccati per via della guerra; con la scomparsa del Colonnello però le attività stanno riprendendo e gli investimenti Italiani sul suolo Libico potranno dare finalmente i loro frutti. Dall’altra parte, forse più importante, ci sono i legami finanziari tra i due Paesi, rafforzati anche dal lavoro dell’ex-premier Berlusconi nel 2008.