Il Tesoro USA avvia un nuovo piano di salvataggio bancario

 È ormai praticamente pronto l’ingente piano del Tesoro statunitense che dovrebbe consentire il salvataggio bancario attraverso l’eliminazione degli assets tossici e un’opera di “pulizia” dei vari bilanci. Il Wall Street Journal, uno dei più autorevoli quotidiani economici americani e del mondo, ha già anticipato alcuni elementi che caratterizzeranno il piano dell’amministrazione Obama: il governo stanzierà infatti fondi per una cifra compresa tra i 75 e i 100 miliardi di dollari e, inoltre, si dovrebbe dar vita ad una forte partecipazione del settore privato in partnership con le autorità pubbliche. Quest’ultimo aspetto, comunque, rischia di rimanere uno dei punti più delicati di tutto il piano, soprattutto alla luce dei recenti fatti che hanno coinvolto i manager di Aig per quanto riguarda l’ottenimento dei bonus.

 

Analisi Tecnica: operatività S&P-Mib intraday

 Nella giornata di ieri, ci si aspettava su rottura del masimo del 18 Marzo un rintracciamento di 100 punti fino alla trend-line ascendente disegnata sugli ultimi due minimi crescenti.
Nella prima parte della giornata il mercato, dopo la prevista apertura in gap-up, ha accelerato al rialzo invalidando il livello di entrata non più raggiunto. Il raggiungimento del target a 14900 e la chiusura del gap a 15047 di indice hanno fornito inoltre un ottimo ingresso short con trailing stop stretto (nell’ordine dei 300 punti iniziali) per un target che da 13900 si è poi spostato a 14100 punti. Attualmente, il ribasso è stato fermato dalla trend-line ascendente di cui sopra con precisione millimetrica, sui minimi di giornata: tuttavia, la tolleranza temporale rilevabile dall’analisi ciclica fornisce ancora un massimo di 3 ore di ribasso per il raggiungimento del target. Quindi in mattinata probabilmente vedremo i minimi di giornata in area 14100-14200 per poi riprendere la strada del rialzo con la partenza di un nuovo ciclo di breve.

I listini asiatici continuano a volare sulla scia dei rialzi dei titoli pubblici

 La Borsa di Tokyo e gli altri principali listini asiatici stanno concludendo questa settimana di scambi con forti rialzi, soprattutto a causa dell’ottimismo nutrito dagli investitori per le misure anti-crisi, volte a far ripartire l’economia mondiale. L’indice Nikkei, ad esempio, si è attestato vicino a quota 8.000 punti, uno dei livelli più alti dal mese di febbraio; le ultime tre sedute dell’indice, hanno portato quest’ultimo a un rialzo di 10,43 punti percentuali. Anche le altre borse del continente asiatico e del Pacifico hanno però beneficiato del maggiore ottimismo sui mercati. In particolare, crescono Seul e Sidney, con aumenti superiori ai tre punti percentuali, mentre si è dimostrata più cauta Singapore.

Analisi Tecnica: cicli sull’S&P-Mib

 Nuova giornata positiva per l’S&P-Mib che aggiorna il Main Trend confermando ulteriormente la tendenza rialzista in corso.
A livello intraday, l’analisi di Gann mostra comunque una situazione contrastata: il Main Trend daily è fortemente positivo, ma il conteggio ciclico mostra come siamo vicini ad un possibile massimo relativo con conseguente rintracciamento.
Dopo il probabile gap-up, questa mattina potrà nascere un’occasione di short notevole su rottura di certi livelli, primo su tutti proprio il massimo di ieri con target la trend line tracciata tra il minimo del 17 Marzo delle 14:00 ed il minimo del 18 Marzo delle 15:00.
Trend-line, che se violata proietterà il fib alla ricerca della successiva linea rialzista disegnata sui minimi del 9 Marzo e del 17 Marzo.

Ibm prepara una maxi-fusione informatica col colosso Sun

 Sono ormai giunte ad una fase avanzata le trattative intraprese dalla Ibm per l’acquisto di Sun Microsystems: tale accordo permetterebbe alla società informatica statunitense di rafforzarsi anche nel settore dei server per internet, in modo da esercitare una forte concorrenza nei confronti dell’azienda rivale Cisco. L’annuncio dell’imminente fusione è giunto dal sito online del Wall Street Journal. Se l’operazione dovesse avere successo (si parla già della prossima settimana come termine ultimo per la conclusione), da parte di Ibm verrà stanziato un pagamento pari a 6,5 miliardi di dollari con un premio superiore al 100% rispetto al prezzo di chiusura della società di questa settimana. C’è comunque da sottolineare che in questo caso si tratterebbe di un’aggregazione non semplice, dato che le due società da sempre perseguono culture aziendali differenti: infatti, Ibm può essere considerata l’azienda che ha inventato l’informatica e da sempre tende ad assecondare le esigenze dei clienti in maniera formale, mentre Sun è nata nella Silicon Valley e deve il suo successo alla creatività degli ingegneri. Comunque, tutta l’operazione verrà ben accolta da Sun, la quale ha faticato non poco sul mercato negli ultimi anni e che si è concentrata prevalentemente sulle innovazioni del software (il titolo Sun è stato uno dei più colpiti dalla crisi finanziaria).

Governo e Confindustria si accordano su un fondo di garanzia per le pmi

 Il governo intende venire incontro alle esigenze delle imprese italiane stanziando un fondo di garanzia da 1,3 miliardi di euro e aumentando il limite di compensazione tra debiti e crediti di imposta fino a un milione di euro (attualmente tale soglia si aggira intorno ai 516.000 euro): l’annuncio è arrivato direttamente dal presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, a margine dell’incontro che si è svolto tra industriali e governo e che ha trattato soprattutto argomenti relativi alla crisi economica. Come ha spiegato la stessa Marcegaglia:

Nei prossimi giorni il governo provvederà a stanziare 1,3 miliardi di euro per costituire un fondo di garanzia in favore delle piccole e medie imprese. Inoltre, il premier ci ha dato assicurazione che verrà anche innalzata la compensazione tra crediti e debiti di imposta di oltre mezzo milione di euro.

La Cgil vede un futuro nero per l’occupazione: ecco le proposte del sindacato

 Sono allarmanti le cifre fornite dall’ufficio studi della Cgil riguardo la disoccupazione del nostro Paese per questo e gli anni a venire. Si prevede infatti che nel 2009 le persone senza lavoro aumenteranno di circa mezzo milione di unità, mentre nel triennio 2008-2010 la somma totale di disoccupati dovrebbe salire a oltre un milione di persone. L’ipotesi peggiore, secondo gli studi dell’organo della confederazione, parla di oltre 2 milioni e mezzo di disoccupati e un tasso di disoccupazione pari al 10,1% nel solo 2010. Le preoccupazioni però nascono anche dai dati relativi all’andamento del prodotto interno lordo italiano, il quale potrebbe scendere di ben quattro punti percentuali: l’Ires-Cgil, l’istituto di ricerche economiche e sociali della confederazione ha annunciato, in questo senso, che sarà il 2010 l’annus horribilis per il Pil, con un declino di oltre tre punti percentuali. Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil, è stato molto chiaro riguardo alla situazione dell’attuale crisi finanziaria:

Sono necessarie sicuramente delle scelte importanti di sviluppo, le risorse attuali sono scarse e bisogna intervenire al più presto. La Cgil propone una vera e propria riforma degli ammortizzatori sociali: si potrebbe applicare una sorta di tassa di solidarietà per due anni per i redditi superiori ai 150.000 euro, in modo da estendere l’indennità di disoccupazione ordinaria.