Si è fatto riferimento nei precedenti interventi alla “situazione ciclica”. L’analisi ciclica è una branchia dell’analisi tecnica particolarmente diffusa in Italia: in particolare, chi si è avvicinato da poco alle analisi dei mercati riesce a reperire molto materiale su questo argomento (talvolta trattato con estrema superficialità) e per questo motivo gli studi ciclici sono diffusi tra i neofiti (ma ciò non toglie alla efficacia e precisione di tecniche cicliche avanzate, utilizzate anche da traders professionisti).
Il presupposto di chi applica questo tipo di studio è che i mercati seguono un andamento appunto “ciclico”, ossia le successioni di minimi e massimi sono scandite dal fattore “tempo”: il conteggio dei periodi è il fulcro di questa disciplina particolare, ed è proprio su questo elemento che si concentrano gli sforzi degli analisti.
S&P Mib i migliori e i peggiori del 03-12-2008
S&P Mib i top 10 di giornata:
GR E L’ESPRESSO 1,3200 (+5,77%); FONDIARIA – SAI 14,6000 (+4,96%); STMICROELECTRON 5,1000 (+4,35%); TERNA 2,3675 (+3,61%); MEDIASET 4,1750 (+3,15%); FASTWEB 16,2900 (+3,10%); LOTTOMATICA 18,5400 (+2,94%); ENEL 4,5400 (+2,48%); INTESA SANPAOLO 2,3000 (+2,11%); FINMECCANICA 9,4900 (+2,04%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
PIRELLI & C. 0,2605 (-4,05%); ALLEANZA 5,4300 (-2,34%); IMPREGILO ORD 2,0000 (-2,20%); A2A 1,2460 (-2,04%); ITALCEMENTI 8,0450 (-1,89%); BULGARI 4,7050 (-1,77%); TELECOM ITALIA 1,0250 (-1,63%); UBI BANCA 11,0500 (-1,34%); MEDIOBANCA 7,7900 (-1,27%); UNICREDIT 1,6940 (-1,22%).
Banca Sella lancia il conto corrente “Tuo Clic Mobile” per i telefonini
L’arrivo degli smartphone, i cellulari innovativi con grandi schermi touchscreen e collegamento alla rete Internet, ha rivoluzionato non solo il mondo della telefonia ma anche quello dei servizi bancari. Oltre agli ormai consueti conti correnti online gestibili comodamente dal computer di casa, ci sono, infatti, anche i nuovi prodotti bancari su cui è possibile operare direttamente attraverso il proprio cellulare. Nasce cosi il Mobile banking offerto in Italia, da diversi istituti di credito come Fineko, Poste Italiane e Banca Sella. Quest’ultima, da tempo impegnata nell’applicazione delle nuove tecnologie, ha lanciato un nuovo conto corrente per i telefonini.
Con l’acquisto di Constellation, EDF tenta di espandere i propri affari nel mercato USA
Electricite de France SA, la più grande società al mondo per quanto riguarda i reattori atomici, si è offerta di pagare 4,5 miliardi di dollari per l’acquisto della metà delle imprese nucleari della compagnia americana Constellation Energy Group Inc., al fine di potenziare la propria espansione nel mercato statunitense e di ostacolare l’offerta concorrente del miliardario Warren Buffett. La proposta in questione include un miliardo di dollari di investimento cash e un’opzione per l’utility statunitense, in modo da vendere a EDF gli assets non nucleari.
Constellation aveva già accettato quest’anno di vendere le sue partecipazioni, per una quota pari a 4,7 miliardi di dollari alla MidAmerican Energy Holdings Co. EDF, che detiene già il 9,5% della società statunitense, aveva avanzato in ottobre una proposta per acquistare l’intera partecipazione. Questa nuova offerta è stata studiata per permettere alla società francese di operare negli stabilimenti statunitensi ed evitare la possibile opposizione alla proprietà straniera dei complessi nucleari. Arnaud Scarpaci, manager della compagnia Agilis Gestion di Parigi, ha così commentato la possible acquisizione:
Sicuramente tale offerta rappresenta un buon affare per le prospettive di lungo termine di EDF negli Stati Uniti. Quest’ultima ha sicuramente un urgente bisogno di accrescere il volume dei propri affari e questo è il periodo più adatto per le acquisizioni.
Analisi Tecnica: il doppio minimo sul Dow Jones Industrial Average
Il rialzo di ieri sfonda il target sull’indice Americano, portando le quotazioni vicino a 8506,18 (altro livello di Gann). Non è bastata la spinta dei
Il crollo del mercato auto continua a colpire Fiat, anche se fa meglio delle concorrenti
L’ennesimo crollo nelle vendite di auto registrato a Novembre, un -29,4 % dimostra ancora una volta quanto il settore auto sia fra i maggiormente colpiti da questa terribile crisi finanziaria. Il resto d’Europa non ha certo fatto meglio, con una punta del -49% in Spagna, perfomance peggiore dal 1993. La situazione difficilissima di un settore che non a caso è al centro dei pacchetti aiuti da parte dei Governi Europei, che discutono da settimane sul come tirare fuori il comparto da una delle sue peggiori crisi dal dopoguerra, si evidenziano però i risultati in termini relativi migliori di Fiat rispetto alle concorrenti. In Italia, infatti, Fiat continua ad aumentare le sue quote di vendita, grazie alle pessime perfomance di competitor quali Renualt, Peugeot, Citroen, Opel e Ford, ma anche grazie ad una politica industriale che sembra finalmente pagare dopo anni di vacche magrissime. La quota di mercato della casa torinese si attesta oggi al 31,3%, era 32,8% nell’ottobre del 2008 e 30,9% nel novembre del 2007.
I ceo riducono le spese personali: General Motors attende il piano d’aiuto del Governo
La crisi Usa non ha risparmiato l’economia reale e i colossi automobilistici risentono della situazione negativa. General Motors ha accusato una flessione del 41% delle vendite a novembre e ha deciso di ridurre drasticamente la produzione a inizio 2009. Le previsioni per l’anno prossimo non sono delle migliori: Gm prevede ora di produrre 600mila vetture nel primo trimestre 2009, il 32% in meno rispetto allo stesso periodo del 2008.
Quali le possibili soluzioni per scongiurare il fallimento? GM aveva annunciato di dover tagliare altri 31.500 posti di lavoro negli Usa se non dovesse ottenere gli aiuti dal Governo. Nancy Pelosi, presidente della Camera dei Rappresentanti Usa, ieri ha affermato che una qualche forma di aiuto ai colossi automobilistici di Detroit arriverà:
Sono convinta che un qualche tipo di intervento ci sarà,
ha osservato in una conferenza stampa pochi minuti dopo che Ford, Gm e Chrysler hanno presentato al Congresso i loro piani per uscire dalla crisi utilizzando prestiti di denaro pubblico.
Analisi Tecnica: situazione sul future Soybean ancora negativa
Dopo aver rotto al ribasso il triangolo formato nell’ultimo mese, il future sul Soybean sembrava aver intrapreso la strada del ribasso: dopo sole 2 giornate
Analisi Tecnica: future Bund strappa al rialzo
Negato il ribasso sul future Bund quotato all’Eurex: i prezzi sono stati sostenuti dalla trend-line blu, e successivamente si sono diretti verso il target naturale
S&P Mib i migliori e i peggiori di giornata: 02-12-2008
S&P Mib i top 10 di giornata:
ALLEANZA 5,5600 (+7,96%); GEOX 4,4000 (+7,06%); BULGARI 4,7900 (+5,22%); MONDADORI 2,8500 (+5,17%); INTESA SANPAOLO 2,2525 (+4,40%); BANCA MPS 1,4790 (+4,38%); TERNA 2,2850 (+4,34%); L’ESPRESSO 1,2480 (+4,00%); ITALCEMENTI 8,2000 (+3,86%); UNIPOL 1,1100 (+3,45%).
S&P Mib i flop 10 di giornata:
BANCO POPOLARE 5,7500 (-4,25%); A2A 1,2720 (-2,90%); MEDIOLANUM 3,1475 (-1,72%); BANCA POP MI 4,0475 (-1,28%); LOTTOMATICA 18,0100 (-1,04%); FASTWEB 15,8000 (-1,00%); ATLANTIA 12,3000 (-0,81%); SAIPEM 11,2200 (-0,62%); FONDIARIA – SAI 13,9100 (-0,43%); STMICROELECTRON 4,8875 (-0,26%).
La BOJ affronta la recessione accettando bond corporativi di rating inferiore
La Bank of Japan accetterà bond corporativi di grado inferiore come debito collaterale per i prestiti alle banche, al fine di favorire l’accesso ai finanziamenti per determinate imprese: la misura si è resa urgente a causa dell’incombente minaccia di recessione in Giappone. La banca centrale della nazione asiatica comincerà ad accettare solamente rating BBB o superiori per quanto riguarda tali bond a partire dal prossimo 9 dicembre e darà avvio a nuove facilitazioni di prestito per le banche commerciali già da gennaio 2009: tali provvedimenti sono stati specificati dall’istituto creditizio in un meeting a Tokyo. È stato inoltre deciso di mantenere inalterato allo 0,3% il tasso di prestito overnight.
Con i tassi di mercato che sono prossimi allo zero in Giappone e Stati Uniti, il governatore della Bank of Japan, Masaaki Shirakawa e il portavoce della FED, Ben Bernanke hanno cominciato a sperimentare altri modi per fornire il maggior sostegno possibile alle economie dei due paesi. Hideo Kumano, economista del Dai-Ichi Life Research Institute, ha così commentato la notizia:
La Bank of Japan sta tentando di utilizzare tutti gli strumenti disponibili per riassestare l’economia nazionale e per allentare le preoccupazioni relative al mercato. Bisogna ancora vedere in che modo saranno rese effettive le misure odierne per facilitare l’accesso al credito.
Analisi Tecnica: occasione d’acquisto sul Dow Jones
Il ribasso di ieri in termini percentuali dell’indice Dow Jones, se preso a se, getterebbe gli investitori nel panico. Se invece si guarda il quadro
Yen ai massimi da cinque settimane mentre il prezzo del greggio continua la sua discesa
Lo yen continua a rappresentare lo specchio fedele dell’andamento dei mercati finanziari, e sulla nuova debolezza delle Borse raggiunge la sua quotazione massima da cinque settimane contro il dollaro. A spingere sulla moneta giapponese ci sono anche le decisione prese dal board straordinario della Banca del Giappone tenuto oggi. La Boj ha deciso di lasciare invariato il tasso di riferimento allo 0,30% e di adottare invece misure che facilitino l’accesso al credito da parte delle imprese giapponesi, in vista della fine dell’anno fiscale a marzo. Inoltre la banca centrale ha detto che presterà fondi al tasso di riferimento overnight nelle nuove operazioni e che offrirà fondi fino a 3 mesi fino alla fine di aprile. Queste notizia hanno perciò contribuito a dare slancio alla moneta nipponica. Lo yen infatti quota contro la divisa americana intorno a 93,12. Ma la moneta giapponese si rafforza anche contro euro la cui quotazione ha toccato i 118,500, vicino ai massimi dell’ultimo mese. L‘euro però in attesa del prevedibile taglio dei tassi di Giovedi da parte della Bce continua nel suo recupero sia nei confronti della sterlina, sia contro il dollaro che quota 1,2650.
Analisi Tecnica: indice SPMIB a 18736 punti, ma non è ancora panico
Ad inizio anno una performance come quella di ieri sull’indice nostrano avrebbe meritato le prime pagine dei giornali (come in effetti è successo con il