Come anticipato, è arrivata la firma tra Fiat e Chrysler: una lettera d’intenti non vincolante per la creazione di un’alleanza strategica globale. Il contratto vero e proprio è previsto per aprile: questo, dopo che la casa automobilistica americana fondata nel 1925 avrà ottenuto dal Tesoro l’approvazione del suo piano di risanamento.
Un accordo che, però, non ha influenzato positivamente l’andamento della Borsa: dopo un rialzo iniziale, il titolo Fiat è stato spinto ai minimi storici: -1,34% a 4,42 euro.
L’accordo non presenta novità rispetto a quanto trapelato in questi giorni frenetici per le due aziende: Chrysler, oltre ad avere accesso alla rete di distribuzione Fiat, si vedrà fornire dagli italiani licenze per usare piattaforme per veicoli a basso consumo, motori, componenti e trasmissioni, e li potrà adattare alle proprie esigenze e produrre nei propri impianti.
Fiat ci prova (ed era ora): tre giornate consecutive al rialzo portano il suo valore di mercato intorno a 5,42 per poi stornare leggermente fino a 5,4 euro per azione dopo aver quasi raggiunto in giornata la media mobile a 55 periodi presente sul grafico daily. Il rimbalzo attualmente in corso è avvenuto partendo dal canale nero, il più “antico” del grafico sotto riportato: nell’ultimo mese infatti si è potuto tracciare un nuovo canale verde che peggiora i target previsti in entrambe le direzioni. Attualmente infatti l’estensione massima è prevista a 6,82 ai quali si arriverà solamente dopo il taglio della media mobile.