Il piano europeo da slancio alle Borse, sperando che basti e che non sia troppo tardi

 Dopo la bozza d’accordo siglato a Parigi dai grandi paesi europei, dopo un tira e molla che ha contribuito a determinare la peggiore settimana per i mercati europei da sempre, finalmente le borse sembrano tirare un sospiro di sollievo, trainate dal settore bancario che vola su tutte le piazze finanziarie continentali. Tutte le borse del vecchio continente a fine mattinata segnano rialzi ben superiori al 5% con Milano piazza migliore con un +7%. Il piano anticrisi sembra in effetti andare nella direzione giusta che è quella di ridare fiducia ad un sistema che sembra aver completato perso la bussola, ma le incognite restano purtroppo ancora alte e molte sono legate al colpevole ritardo con cui le autorità si sono mosse per fronteggiare questa terribile crisi sistemica.

La Spagna corre ai ripari e prepara un piano di acquisto di debiti dalle banche

 Tutti gli Stati europei, in ordine sparso e senza alcuna operazione comune e unitaria, stanno cominciando ad agire seriamente per evitare il collasso finanziario dei loro principali istituti finanziari. Ha cominciato l‘Irlanda, suscitando l’ira di una nervosissima Angela Merkel, con la garanzia dei depositi bancari, poi la Gran Bratagna la Francia e la stessa Germania, ed ora arriva la Spagna, che in teoria dovrebbe essere la meno colpita dalla crisi finanziaria, dal momento che i propri istituti bancari sembrano i meglio capitalizzati attualmente. Secondo infatti le prime indiscrezioni giunte dalla Moncloa, sede del Governo, Zapatero e il suo esecutivo sarebbero pronti a proporre al Parlamento un piano che dovrebbe permettere al Governo di rilevare 30 miliardi di euro di debito dalle banche spagnole, che potrebbero diventare 50 in caso di peggioremento ulteriore della situazione finanziaria.

Piazza Affari: perdite per immobiliari e bancari. In ripresa petroliferi

Perdite per gli immobiliari a Piazza Affari: alla prima seduta di contrattazioni dopo l’annuncio del prossimo aumento di capitale (e/o di obbligazioni convertibili, eventualmente associate ad un warrant) la società Aedes ha visto tantissime vendite, aumentate con il passare delle ore. A fine contrattazioni la perdita è stata superiore al 14%, mentre da un anno a questa parte il gruppo cede l’80%.

Ieri è scesa del 4% anche Risanamento, il gruppo che fa capo a Luigi Zunino perde anch’esso l’80% da inizio anno. Sono poco sopra il 40% di perdite annue Beni stabili, Gabetti e Igd, quest’ultima unica società immobiliare ad avere lo status di Siiq (che garantisce un particolare trattamento fiscale in cambio di un altissimo livello di distribuzione degli utili). Molto negativa sui dodici mesi anche Pirelli Re, che perde quasi il 70%, mentre è sospesa dalle contrattazioni Ipi, che fa capo a Danilo Coppola (ma in cui ha una quota che sfiora il 10% anche Risanamento).

Piano triennale sull’economia: il Governo colpisce utili di assicurazioni, banche e petrolieri

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia che il Consiglio dei ministri approverà mercoledì 18 giugno il piano triennale sull’economia che contiene anche la Robin Hood

Libor: BBA annuncia controlli più severi

Il Libor è il London Interbank Offered Rate (tasso interbancario ‘lettera’ su Londra), un tasso di riferimento per i mercati finanziari. Si tratta di un

Otto milioni gli utenti dei siti di banking on line, in espansione le carte prepagate

Nielsen Online è il servizio di The Nielsen Company per l’analisi e la misurazione certificata di audience internet, advertising online, video, consumer-generated media, passaparola digitale, e-commerce e più in generale del comportamento dell’utente online. DigitalFinance è lo studio trimestrale sul finance online realizzato da Nielsen Online e CommStrategy che registra le performance dei siti finanziari e i comportamenti online. In questi giorni ha realizzato uno studio ad hoc per quanto riguarda l’uso dei servizi del banking on line, il numero di utenti che usano tali servizi è incrementato: a fine 2007 gli utenti dei siti di banking sono 8 milioni, quasi un utente internet su quattro. Gli utenti che accedono alle aree protette da password, le aree cioè di servizio alla clientela, sono 5,3 milioni, con una crescita di 1 milione di individui nell’anno. Questo significa che ci sono 2,7 milioni di internauti che per ora preferiscono solo curiosare tra questi siti ma che non hanno ancora preso la decisione di poter consultare il proprio conto on line. Difatti nonostante i vantaggi derivanti dall’assenza dei costi di tenuta conto, dai tassi di interesse generalmente più alti del conto corrente tradizionale e dalla possibilità di effettuare operazioni bancarie in ogni momento della giornata senza code e perdite di tempo non tutti sono propensi a sperimentare il banking online.

Al via l’operazione buy-back per la M&C s.p.a.

La società M&C (Management & Capitali) ha avviato, a partire da mercoledi 28 maggio, l’operazione buy-back. Si tratta di un programma di riacquisto di azioni proprie da parte della Società per Azioni. Il programma è stato realizzato in seguito ad una delibera dell’assemblea dei soci il 18 dicembre 2008 e prevede che il Consiglio di Gestione possa porre in essere atti di acquisto e di disposizione di massimo 50.000.000 azioni ordinarie della società o di un numero di azioni pari al 10% del capitale sociale. Gli acquisti possono essere effettuati fino al 18 giugno 2009, poiché l’autorizzazione sarà valida per 18 mesi dalla data dell’assemblea.

L’operazione buy-back è stata possibile in quanto la società M&C ha a disposizione una riserva di 50 milioni di euro. L’azienda, nell’ottica del buy-back, si comporta come un imprenditore esterno e decide di investire nel suo stesso titolo. Si potranno concludere gli acquisti medianti operazioni sul mercato regolamentato da Borsa Italiana S.p.A, secondo le modalità previste dai mercati stessi.