Telecom: no a fusione con Telefonica, ma punta a rafforzamento in Brasile, Argentina e Germania

Non esistono progetti di fusione con Telefonica, così come non esistono progetti di aumenti di capitale della società. Per il 2008 ci siamo posti obiettivi realistici che riflettono le attuali potenzialità dell’azienda, obiettivi che tracciano un percorso importante di consolidamento, trasformazione e rilancio che pone le basi per una crescita futura. Abbiamo già adottato una politica dei dividendi sostenibile nel lungo termine. Decideremo gli investimenti con prudenza e selettività e sulla base di criteri rigidi nei tempi di ritorno e nei rischi di esecuzione.

Così il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, ha pronunciato all’assemblea dei soci.

Brasile, Argentina e Germania sono i tre mercati esteri su cui Telecom punta per il rafforzamento e lo sviluppo delle proprie attività internazionali. Lo ha confermato l’amministratore delegato, Franco Bernabè, illustrando ieri in assemblea le strategie di crescita del gruppo. Rafforzare la dimensione internazionale di Telecom Italia, consolidando la presenza del gruppo in Brasile e Germania e puntando sull’Argentina, disimpegnandosi dai mercati e dai settori non particolarmente attraenti. Sono queste le linee guida per lo sviluppo internazionale di Telecom Italia.

Le elezioni e la Borsa: come ha reagito Piazza Affari e i titoli su cui puntare con il governo di centro destra

La Borsa tradizionalmente è influenzata da ciò che accade non solo a livello economico ma anche politico: come avrebbe potuto rimanere indifferente alle elezioni? Il pericolo maggiore è stato scongiurato perchè ai mercati tutto poteva andare bene tranne un pareggio, perchè i mercati avevano bisogni di stabilità. Per il resto non importa chi vince, la finanza è talmente ormai proiettata sulle questioni internazionali che la politica “locale” conta poco.

Quando ieri i primi exit poll hanno fatto credere che lo scarto potesse essere minimo la Borsa è scesa del 1%, anche se va detto che già prima i mercati erano al ribasso. Nell’afterhours quando ormai era sicuro il Berlusconi III i titoli che attorno a lui orbitano sono andati in controtendenza: Mediaset ha guadagnato il 2% a 6,16 euro, Mediolanum l’1,42% e Mondadori il 2,13%.

Euromobiliare si è spinta ancora più in là e ha individuato i titoli che dovrebbero beneficiare dell’insediamento del nuovo governo di centro destra.

Pirelli re chiude bilancio 2007 con utile di 151,1 milioni di euro

Pirelli RE, parte del gruppo Pirelli & C. SpA, è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali investe tramite quote di minoranza (attività di Investment & Asset Management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising. Il gruppo si pone come interlocutore unico per l’intero ciclo immobiliare: valutazione, acquisizione, gestione, valorizzazione, alienazione dei beni. La Società ha avviato con successo la strategia di investimenti in Germania e Polonia che rappresentano la prima fase dell’espansione e che hanno permesso alla società di consolidare la propria posizione di leadership nel settore dell’asset management in Europa Continentale.

L’Assemblea ordinaria, riunitasi ieri, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007, che si è chiuso con utile netto consolidato di 151,1 milioni di euro, e ha deliberato di distribuire un dividendo di 2,06 euro per azione, con un pay-out ratio di circa il 58% in linea con il target del piano triennale 2006-2008. Il dividendo verrà messo in pagamento il 24 aprile 2008, con stacco cedola il 21 aprile 2008. L’Assemblea ha inoltre deliberato di autorizzare, fino alla data di approvazione del bilancio 2008, l’acquisto di azioni proprie entro il limite massimo di legge del 10% del capitale sociale.

Crisi delle compagnie aeree: Delta Airlines e Northwest pronte alla fusione

Dopo un periodo di stallo e di silenzio sono riprese le trattative per la fusione tra Delta Airlines e Nothwest, che porterebbe alla nascita di una delle più grandi compagnie aeree a livello mondiale. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal Northwest dovrebbe essere valutata 3 miliardi di dollari e l’annuncio potrebbe essere dato già oggi.

La corsa del prezzo del carburante ed i problemi dell’economia americana hanno costretto già 4 compagnie statunitensi a sospendere i voli e fare ricorso al Chapter 11 (una specie di commissariamento); una fusione rappresenta una soluzione alternativa.

La Delta Airlines è la principale compagnia aerea Usa dopo American Airlines ma questo non le ha impedito di trovarsi in difficoltà: giovedì infatti ha annunciato che il primo trimestre del 2008 si chiuderà con delle perdite.

Commodities, non solo oro, petrolio e grano

Quando si parla di commodities e di investimenti in materie prime è inevitabile pensare subito a oro, petrolio e grano. Ma non esistono solo queste e non sono solo metalli preziosi, cereali e greggio a salire di prezzo.

Il cacao ad esempio: nel primo trimestre del 2008 il consumo è aumentato del 4,7% e la quotazione ha raggiunto valori da record. Il cacao fa parte dei coloniali, con caffè, cotone e zucchero, quotati al NYBOT (New York Board of Trade). Il cacao in particolare da inizio anno ha subito un rialzo del 20% fino a toccare a febbraio il nuovo record storico di 2.467 dollari a tonnellata.

Le previsioni per il resto del 2008 sono di maggiore stabilità, ma i rialzi sono sempre dietro l’angolo. Per investire sul cacao esistono certificati che permettono di replicare l’andamento del sottostante (Abn Amro ad esempio) ma un rischio va calcolato: il rischio di cambio perchè i future sul cacao sono calcolati in sterline.

Banca mondiale: aumentano i prezzi dei cereali e cresce la povertà

La Banca Mondiale è stata fondata nel 1945 da 184 Paesi e alla fine del 2007 il totale dei prestiti concessi ai Paesi superava i 500 miliardi di dollari USA. La Banca Mondiale ha come finalità istituzionale la riduzione della povertà nei Paesi di reddito medio o basso e in quelli poveri con il sostegno dello sviluppo sostenibile e con la utilizzazione di un’ampia gamma di prodotti e di strumenti finanziari come i prestiti, le garanzie, e con una serie di servizi come i programmi d’assistenza tecnica, i servizi di consulenza, ecc.

Internet Banking: IWBank Spa raggiunge 11,2 milioni di euro

Siamo ormai abituati alla possibilità di gestire il nostro conto corrente, vendere o comprare azioni e fondi attraverso il servizio di Internet Banking offerto dalle banche italiane. IWBank fornisce servizi finanziari on-line in via integrata, la banca non si ferma ai confini italiani, ma espande il proprio business model nel mercato europeo. L’infrastruttura collaudata, l’offerta di un prodotto internazionale e il canale di vendita universale permettono alla Banca di offrire trading online professionale anche in altri Paesi dell’Unione Europea; da www.iwbank.com è possibile raggiungere i siti dei vari paesi in cui la IWBank è operativa: Francia, Lussemburgo, Germania, Austria e Gran Bretagna.

General Electric: calano gli utili, aumenta la paura della recessione

Brutte notizie dal fronte societario hanno fatto chiudere la settimana di Wall Street in rosso, il chè si è ripercosso sulle borse europee. I risultati del primo trimestre del colosso statunitense ne hanno fatto anche crollare il titolo del 13%, la più grande perdita in un giorno da almeno vent’anni.

Il calo dei profitti non è enorme ma significativo soprattutto vista la mole di Ge, terza società al mondo per capitalizzazione, dopo Petro China ed Exxon: la flessione è del 5,8% a 4,3 miliardi di dollari ed ha costretto il gruppo a ridimensionare le stime per il resto dell’anno. La previsione di crescita passa dal 10% a meno della metà (ad essere ottimisti).

Nessuno sembra essere immune al credit crunch: la notizia dei risultati deludenti di Ge e il suo warning sul prossimo trimestre ha letteralmente “scioccato” i mercati che adesso si aspettano altre brutte notizie. Tra le società del S&P Mib 500 gli analisti hanno già calcolato un calo medio dei profitti del 20% tra quelle che hanno reso noto le loro trimestrali.

“L’accendiamo?” Chi vuol essere milionario registra cinque milioni di spettatori

Il 2006 ha visto Mediaset festeggiare un importante anniversario: il decennale della quotazione del titolo in Borsa. Il 15 luglio 1996 Mediaset faceva il suo debutto sul mercato azionario di Milano. Tra il 1996 e il 2006 abbiamo distribuito all’incirca 3,2 miliardi di euro in dividendi agli azionisti.
Il rendimento medio del titolo Mediaset dalla quotazione a oggi – dividendi inclusi – è stato di oltre il 15 per cento all’anno, quattro volte superiore a quello dei Titoli di stato. Anno dopo anno, bilancio dopo bilancio – dal 1996 al 2005 – anno del record, Mediaset ha realizzato una straordinaria progressione dei nostri risultati che ha portato il Gruppo a essere un’azienda di prima grandezza a livello europeo.

In eterna concorrenza con le Reti di Stato, la prima serata di venerdì 11 aprile è stata vinta da Matrix su Canale 5 con una media di 5.839.000 spettatori, pari al 24.27% di share. Le reti Mediaset hanno vinto tutto: prima serata con 11.663.000 spettatori e il 46.04% di share; seconda serata con 4.145.000 (40.39%) e 24 ore con 3.960.000 (42.21%).

STM annuncia accordo con Nxp da 1 miliardo, giudizi contrastanti delle banche d’affari

La STMicroelectronics è un’azienda italo francese leader nella produzione di componenti elettronici usati in cellulari e computer (sono presenti nel telecomando della Wii e nel Telepass), quotata a Milano, Parigi e New York.

Ieri la società ha stretto un accordo con Nxp, una società indipendente di semiconduttori fondata da Philips, in base al quale le due aziende si uniranno in una joint venture nel settore della telefonia cellulare. L’obiettivo è quello di diventare leader assoluto nel campo del wireless.

I ricavi delle due società sono decisamente robusti e consolidati ed il 2007 si è chiuso con un utile operativo di circa 100 milioni di dollari ciascuno, ma sarà la Stm ad assumere un ruolo di maggiore rilevanza, con l’80% di partecipazione alla joint venture ed un costo per la società italo francese di 1 miliardo di euro.

Aumento prezzi cereali: progressivo esaurimento delle scorte

Ieri la Fao, presentando il rapporto trimestrale di previsione della produzione di cereali nella persona di Jaques Diouf, il direttore generale della Fao ha affermato:

Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.

L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sempre crescente e al progressivo esaurimento delle scorte. Nel 2007 il prezzo del riso ha registrato l’aumento maggiore. Alla fine di marzo i prezzi del grano e del riso erano circa il doppio rispetto all’anno precedente, mentre quelli del mais erano aumentati di oltre un terzo. La Fao denuncia scontri in diversi Paesi, come Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, a causa dei forti aumenti dei prezzi del pane, dei prodotti a base di mais, del latte, dell’olio, della soia e di altri prodotti alimentari di base, nonostante le misure di controllo dei prezzi prese dai governo locali. Inoltre la riduzione della terra coltivabile e dell’acqua per l’irrigazione a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, la domanda in crescita di carne e formaggio da parte delle classi medie urbane dell’Asia (che porta alla riduzione delle coltivazioni di riso), i danni ai raccolti provocati da inondazioni in Indonesia e Bangladesh e dal gelo in Cina e Vietnam.