Enel inaugura il cantiere per la prima centrale a idrogeno mondiale

Sarà a Venezia la prima centrale a idrogeno mondiale a produrre energia a taglio industriale, per la precisione nel polo di Marghera. Ieri è stato aperto il cantiere che entro un anno si trasformerà in un una centrale in funzione ed entro un anno e mezzo l’energia prodotto sarà in commercio.

La centrale costa all’Enel 47 milioni, di cui 1 è arrivato come contributo dalla regione Veneto. Produrrà 16 Megawatt grazie alla turbina General Electric mossa dall’idrogeno e la sola sostanza che rilascerà nell’aria sarà vapore acqueo.

La centrale a idrogeno sarà in grado di coprire idealmente il fabbisogno di 20 mila famiglie circa. L’ad di Enel, Fulvio Conti, ha ricordato il piano della propria società che prevede 6,8 miliardi di investimenti, più di 4 mila megawatt di capacità in più e 600 milioni per le energie rinnovabili, il tutto entro il 2012.

MEDIACONTECH ritorna ad un risultato netto positivo nel 2007

Attraverso le proprie controllate, il Gruppo fornisce a livello internazionale servizi di CONTENTS CREATION & MEDIA MANAGEMENT, ovvero soluzioni per la creazione e la gestione di contenuti per i principali operatori del mondo: BROADCAST (reti televisive tradizionali, operatori satellitari e canali tematici); ADVERTISING (agenzie e produttori pubblicitari, case di produzione cinematografiche, editori e canali televisivi); BUSINESS (agenzie creative, centri multimediali di Centri Congressi e Fiere, corporate & istituzioni pubbliche).

L’esercizio 2007 è stato un anno importante per il Gruppo Mediacontech che ha realizzato notevoli obiettivi di sviluppo ed il ritorno ad un risultato netto positivo. L’assemblea di Mediacontech ha approvato nella giornata di ieri il bilancio 2007. L’azienda ha evidenziato ricavi in crescita del 29,8% a/a a 112,3 mln euro, un Ebitda di 17,6 mln euro (+51%) e un risultato netto positivo di gruppo pari a 0,5 mln euro. Durante il 2007 è cambiato strutturalmente il grado di internazionalizzazione del Gruppo che nel 2007 ha realizzato oltre il 40% del fatturato all’estero rispetto al 28% del 2006. Mediacontech, nell’ambito del processo di crescita anche per linee esterne, ha acquisito nella seconda parte dell’esercizio, tramite la controllata Euphon Development S.r.l., il 52% di Volume S.r.l., società milanese operante nel settore dei servizi tecnologici e creativi. Nel corso del terzo trimestre è stato altresì perfezionato l’acquisto di un ulteriore 25,6% di Videe S.p.A..

FMI taglia stime sulla crescita

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) fu istituito nel 1945 a seguito degli accordi raggiunti nella Conferenza di Bretton Woods del 1944, cui hanno partecipato le potenze Alleate nella seconda Guerra mondiale. Finalizzata a scongiurare il ripetersi di gravi crisi economiche, come la Grande Depressione degli anni ’30 l’obiettivo statutario del FMI è la promozione della stabilizzazione delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali.

Secondo il Fmi l’incremento del prodotto interno lordo del nostro Paese non supererà quest’anno lo 0,3%. Un taglio drastico rispetto all’1,3% previsto a ottobre, ma anche nei confronti dello 0,6% che lo stesso Fmi riteneva ancora raggiungibile a inizio marzo in un documento riservato. Riduzione anche per la zona dell’euro. Il prodotto registrera’ un aumento inferiore all’1,3%, a fronte dell’1,8% stimato a gennaio. Nei giorni scorsi sono uscite indiscrezioni anche sulla crescita globale, che si fermera’ al 3,7%, e su quella statunitense, che non dovrebbe andare oltre lo 0,5% a fine 2008 e allo 0,6% nel 2009. Uno studio preliminare al Rapporto economico globale afferma che c’e’ una possibilita’ su quattro di una recessione globale e definisce quella dei mutui subprime la peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione.

Yahoo a Microsoft: si può fare ma non a questo prezzo

La saga Yahoo Microsoft sta diventando più lunga di Star Wars e più appassionante di Lost. Micorsoft ha inviato a Yahoo una lettera dal tono decisamente perentorio in cui concede al cda tre settimane per vendere e per accettare quindi la loro proposta d’acquisto di 44,6 miliardi di dollari. Qualora non dovessero accettare, Microsoft ha annnciato che si rivolgerà direttamente agli azionisti, a quel punto ad un prezzo nettamente inferiore, con l’obiettivo di mettere in atto una vera e propria scalata.

Microsoft ha anche sottolineato come da gennaio, quando la prima offerta è stata fatta, il valore di Yahoo sia sceso e come attualmente la propria offerta sia superiore al valore di mercato dela società, valutata 41 miliardi. La lettera di Microsoft è stata inviata il 5 aprile, stabilendo così come termine ultimo il 26 aprile. Ma Jerry Yang non ha fatto aspettare così tanto ed ha risposto subito.

Nella lettera, pubblicata per intero dal sito News.com l’offerta di Microsoft viene rifiutata ma non si tratta solo di un “no grazie”.

Expo 2015 e i suoi effetti sulla Borsa

L’Expo 2015 a Milano fa bene anche alla borsa: a beneficiarne soprattutto i titoli immobiliari. Risanamento ad esempio ha guadagnato il 5,1%, Bastogi il 14% e Brioschi il 13,5%, e sono le due società proprietarie con Fiera Milano dell’area in cui sorgerà l’Expo e di altri terreni che per questa occasione diventeranno edificabili.

Abaxbank, la banca d’investimento del Credem, ha segnalato infatti Bastogi e Brioschi tra le società che maggiormente potrebbero trarre vantaggio dall’Expo 2015, così come Caltagirone, Ferrovie Nord Milano, Impregilo ed Astaldi (perchè checchè se ne dica di cemento ne scorrerà a volontà).

Il titolo di Fiera Milano ha invece effettuato un vero e proprio rally dalla notizia dell’assegnazione dell’Expo ad oggi: in tre giorni è passata da 4 euro (minimo storico) a 11, salvo poi crollare ed essere sospeso al ribasso.

Risulati 2007 Edison: il titolo riprenderà fiato?

Edison è uno dei principali operatori italiani nell’energia. Produce, importa e vende energia elettrica e idrocarburi (gas naturale e petrolio). L’anno appena concluso ha visto Edison migliorare ulteriormente i risultati operativi, aumentando la propria partecipazione al mercato italiano e imboccando la strada dello sviluppo estero. Questi risultati sono stati realizzati in un contesto esterno particolarmente difficile. Nel corso dell’anno, infatti, i mercati dell’energia elettrica e del gas hanno mostrato un deciso rallentamento rispetto ai trend storici: la domanda di energia elettrica è cresciuta dello 0,7%, quella di gas appena dello 0,1%, a fronte di una media negli ultimi 10 anni del 2,3% nel settore elettrico e del 3,8% in quello del gas. Le cause di tale contrazione vanno ricercate sia nella bassa crescita dell’economia, sia nell’eccezionale mitezza del clima dello scorso inverno.

L’Assemblea degli azionisti di Edison SpA ha approvato nei giorni scorsi il bilancio relativo all’esercizio 2007, che si è chiuso con un utile di 449 milioni di euro (632 milioni nel 2006). A livello consolidato, l’utile è stato pari a 497 milioni di euro (654 milioni nel 2006). L’Assemblea ha inoltre deliberato di distribuire un dividendo di 0,05 euro per azione ordinaria, in crescita del 4,2% rispetto agli 0,048 euro dell’anno precedente, e di 0,08 euro per azione di risparmio (+2,6% rispetto al 2006. Il dividendo sarà pagato il 17 aprile 2008. L’Assemblea ha inoltre eletto Giuliano Zuccoli Presidente della Società e nominato i seguenti 13 Amministratori: Pierre Gadonneix, Marco Merler, Daniel Camus, Renato Ravanelli, Gerard Wolf, Paolo Rossetti, Marc Boudier, Ivan Strozzi, Umberto Quadrino, Gregorio Gitti, GianMaria Gros Pietro e Mario Cocchi. Al termine dell’Assemblea degli Azionisti, si è riunito il Consiglio di Amministrazione, che ha confermato Umberto Quadrino amministratore delegato.

Antitrust: negozi aperti anche la domenica

L’Authority ha deciso di avviare un monitoraggio sulla regolamentazione dell’apertura degli esercizi commerciali nei comuni turistici. L’Antitrust afferma che:

i vincoli all’apertura costituiscono un ostacolo all’adozione di strategie differenziate da parte dei negozianti e, quindi, all’ampliamento dell’offerta a beneficio dei consumatori e quindi non ci deve essere alcun obbligo di chiusura dei negozi nei giorni di festa ed è necessario che il Comune di Roma riesamini il contenuto dell’Ordinanza nella parte in cui non consente agli esercizi commerciali una libera determinazione delle modalità di svolgimento della propria attività economica.

A Roma vige ancora l’ordinanza del 2005 del comune, che prevede la possibilità di deroga alle sole giornate del primo novembre e dell’8 dicembre, mentre solo gli esercizi situati in zone centrali di interesse artistico e turistico possono aprire la domenica durante l’anno. Dal 1998 la legge ha liberalizzato l’apertura degli esercizi commerciali nei comuni ad economia prevalentemente turistica e nelle città d’arte, prevedendo espressamente che in tali Comuni gli esercenti possano derogare all’obbligo d chiusura domenicale e festiva». Una norma che però, il Comune di Roma non ha rispettato emanando nel 2005 la suddetta ordinanza. Proprio a Pasquetta la capitale era presa d’assalto da turisti italiani e stranieri, ed il comune di Roma ha multato alcuni negozi rimasti aperti.

Lottomatica annuncia il piano per i prossimi 3 anni e guadagna in Borsa

Presentato a Londra il nuovo piano industriale 2008-2010 per il gruppo italiano Lottomatica. Sono previsti ricavi in crescita fino a 2,50 miliardi con un tasso di crescita annuo medio del 13-15%. L’Ebtida è prevista in crescita fino a 900-935 milioni di euro entro due anni ed un tasso di crescita del 9-10%.

L’utile per azione per l’anno in corso sarà compreso in una forbice tra gli 0,75 e gli 0,85 euro che nel 2010 potrebbero arrivare a 1,44-1,55. Il reddito operativo del 2008 è previsto di 420-435 milioni di euro e di 600-650 tra due anni.

L’obiettivo del gruppo, secondo quanto dichiarato dal presidente Lorenzo Pellicioli, è di diventare leader nel mercato mondiale regolamentato dei giochi. Sono quattro i settori a cui punta Lottomatica: le lotterie istantanee tradizionali, le scommesse sportive, il canale interattivo ed il gaming solution.

La crisi delle compagnie aeree: in Usa ne sono fallite altre quattro

Sappiamo tutti come stanno le cose per Alitalia, vi abbiamo informato anche sulle difficoltà finanziarie di Ryanair. Ebbene anche in Usa le compagnie aeree faticano e non poco: nel giro di poco tempo ne sono fallite tre, Skybus Airlines, Aloha Airlines e ATA Airlines.

La prima in ordine cronologico è stata la Aloha Airlines, una compagnia hawaiana, che ha dichiarato bancarotta ed il 31 marzo ha sospeso i propri voli. Per continuare a volare avrebbero avuto bisogno di un compratore, ma nessuno si è fatto avanti. Nella compagnia lavoravano circa 18 mila dipendenti adesso tutti mandati a casa. A mettere in difficoltà la compagnia aerea la concorrenza delle compagnie low cost, la crisi dell’economia americana ed il prezzo del carburante.

Poco dopo è toccato ad Ata Airlines: la compagnia di Indianapolis ha sospeso tutti i voli e la causa, almeno secondo quanto riferiscono, sarebbe la perdita di un contratto per il trasporto charter di personale militare.

La crisi dei fondi

Continua la crisi dei fondi italiani: secondo Assogestioni, l’associazione del risparmio gestito, il sistema fondi è in rosso anche per il mese di marzo. I deflussi infatti saranno di 10,3 miliardi di euro. Restano in positivo le sottoscrizioni per i fondi Liquidità, per il valore di 435 milioni di euro.

Segno meno per la raccolta di fondi hedge, in negativo per 190 milioni, una novità visto che fino a poco fa sembrano aver resistito bene alla crisi del settore. Il patrimonio resta comunque oltre i 36,3 miliardi. I più colpiti dai riscatti restano comunque i fondi obbligazionari con 4,6 miliardi di euro, anche se continuano a rappresentare più del 40% del patrimonio totale.

I deflussi dei fondi bilanciati e flessibili sono pari a 1 e 1,7 miliardi, rispettivamente, mentre per i prodotti azionari le perdite ammontano a 3,3 miliardi di euro.