Benetton approda in Messico: siglata intesa con Sears

È stata siglata oggi, a Città del Messico, l’intesa tra Benetton Group e Sears Messico, azienda leader nella distribuzione della holding multinazionale Grupo Carso. L’accordo, firmato da Alessandro Benetton, vicepresidente esecutivo di Benetton Group e Carlos Slim Domit, presidente del gruppo messicano, favorirà lo sviluppo del marchio Benetton in Messico. È prevista l’apertura di svariati punti vendita in terra messicana con l’obiettivo di far conoscere e di diffondere le diverse collezioni di abbigliamento per uomo, donna e bambino proposte dal marchio United Colors of Benetton. I 50 nuovi negozi da aprire in base alla strategia di intesa e che nel giro di tre anni ammonteranno a circa 250, verranno collocati all’interno dei numerosi department store Sears distribuiti in tutto il Messico.

Vodafone subentra nella banda larga e sale in Borsa dopo trimestrale

Vodafone Group è la seconda compagnia di telefonia mobile su scala mondiale (superata solo da China Mobile), con una significativa presenza attraverso controllate, partner, joint venture e investimenti in Europa, Asia, Stati Uniti, Medio Oriente, Africa. La compagnia sta preparando un nuovo scossone per il mercato della banda larga su Internet, lo farà tramite una Station che comprenderà la telefonia e la connettività Adsl sia fissa che mobile. La classe manageriale ha tracciato le linee guida, nella conferenza stampa per la presentazione del nuovo prodotto, che l’azienda perseguirà e che ha già iniziato a fare. La volontà di Vodafone è quella portare semplicità e convenienza nelle case degli italiani. Sarà quindi possibile navigare in internet senza pagare il canone Telecom e sarà possibile navigare anche fuori casa grazie alla Vodafone Internet Key.

La Station è un modem Adsl 2+ con supporto Wi-fi e due porte Usb che consentono di collegare la Internet Key offrendo il supporto alla connessione Umts/Hsdpa. Dalla Vodafone inoltre, fanno sapere che il nuovo prodotto sarà commercializzato a partire dall’estate e che i prezzi saranno quelli di mercato. Ovviamente il tutto è volto a completare, come dicono i manager dell’azienda, il percorso inziato con la creazione di Vodafone Casa e Vodafone Rete Unica e che ha portato poi all’acquisizione di Tele2.

Alitalia: Bilancio in attesa di approvazione

Alitalia non ha potuto approvare il bilancio 2007 poiché il patrimonio è oramai insufficiente ed attende ancora il provvedimento del Governo varato nell’ultimo Consiglio dei Ministri di Napoli per trasformare il prestito ponte di 300 milioni di euro in patrimonio per coprire le perdite. La norma sul cambio del prestito ponte in acconto, su cui l’Unione Europea ha già puntato il dito, doveva essere inserita nel testo che prevedeva l’abbattimento dell’Ici e successivamente la trascrizione sulla Gazzetta Ufficiale. Purtroppo la bozza del provvedimento deve essere ancora completata e non si conosce la sua forma con o senza norma salva-Alitalia. Il Cda dell’Alitalia non ha voluto assumersi la responsabilità di approvare il bilancio 2007, ha dichiarato che c’è continuità aziendale e che non c’è alcun bisogno di mettere l’azienda in liquidazione. All’Alitalia attendono tutti buone notizie dal Ministero dell’Economia, poiché nessuno vuole arrivare a convocare i soci in un’assemblea straordinaria per chiedere la ricapitalizzazione dell’azienda.

Il fallimento e l’imprenditore occulto

Principio generale nel nostro ordinamento è quello della “spendita del nome” ossia l’individuazione del soggetto a cui è imputabile la disciplina dell’attività di impresa (statuto generale dell’imprenditore) si riconosce solo a colui che ha agito in proprio nome. Pertanto diventa imprenditore colui che esercita personalmente l’attività d’impresa compiendo in proprio nome gli atti relativi; al contrario, non diventa imprenditore il soggetto che gestisce l’altrui impresa spendendo il nome dell’imprenditore per effetto del potere di rappresentanza conferitogli dall’interessato ovvero riconosciutogli dalla legge. Detto così sembra qualcosa quasi di incomprensibile per chi non abbia frequentato almeno un corso di diritto ed economia, ma in realtà questa è una situazione che si verifica spessissimo!

Accade che un soggetto pur avendo effettuato degli investimenti per costituire un ‘attività, non volendo intestare sul proprio nome una ditta individuale (perché potrebbe fallire e magari ha un bel capitale da “proteggere”, oppure è già stato dichiarato fallito e non può aprire un’altra attività, i motivi sono tanti quante sono le persone..) decide di intestare l’attività a un’altra persona, di solito nullatenente, proprio perché, se questa fallisce non ci sarà nessun bene su cui rivalersi.

PIL e tenore di vita di un Paese

Sentiamo spesso parlare di PIL ovvero prodotto interno lordo, probabilmente ne abbiamo un’idea più o meno precisa, ma ne conosciamo realmente le componenti? In economia è spesso utilizzata questa uguaglianza: PIL= C+I+G+NX laddove C sono i consumi, I gli investimenti, G la spesa pubblica e NX le esportazioni nette ovvero le esportazioni a cui sono state sottratte le importazioni.

Questo significa che il Pil non è altro che il valore complessivo dei beni e dei servizi che vengono prodotti in un paese in un certo periodo di tempo (di solito, un anno), indipendentemente dalla nazionalità dei produttori: ecco perché prodotto interno “lordo”. Nella maggior parte dei paesi sviluppati il prodotto interno lordo viene oggi considerato l’indicatore più appropriato dell’attività economica. Un indicatore del tenore di vita di un paese è il PIL pro capite, che viene calcolato dividendo il PIL per il numero di abitanti. Per fare dei confronti tra i diversi paesi, questo valore viene spesso convertito in dollari statunitensi. Perché i diversi dati siano comparabili infatti dev’essere espresso in termini di una moneta usata internazionalmente come l’Euro o il Dollaro. Infatti una valuta può valere poco nei confronti del dollaro ma contemporaneamente avere un forte potere d’acquisto all’interno del Paese che la adotta.

Socotherm Brasil: contratti per un valore totale di circa 20 Mln USD

Socotherm Brasil, controllata brasiliana di Socotherm S.p.A., Società quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana (SCTM.MI), leader mondiale nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione

Standard and Poor’s conferma BBB+ a Edison

Secondo Standard and Poor’s agenzia di rating Edison dovrà effettuare significativi investimenti per le attivita’ di esplorazione e produzione, considerate generalmente a rischio per le

Approvata abolizione Ici prima casa

Le scadenze stringevano e i tempi della politica si allungavano. La macchina della burocrazia fiscale, inesorabile come sempre, si è comunque messa in moto e finalmente ieri il Consiglio dei ministri, che ha avuto la sua prima convocazione a Napoli, ha dato il via libera al pacchetto di misure sulla sicurezza e alla detassazione della prima casa di proprietà (abolizione dell’Ici) e degli straordinari dei lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda l’Ici, il governo ha annunciato l’estensione dell’abolizione della tassa già prevista da giugno per circa il 40% delle prime case anche al resto delle abitazioni principali, e forse anche ai garage.

L’incubo dell’affitto è finito! Mutuo Revolution di BNL: fino a 40 anni 100% valore della casa

Fino a poco tempo fa non era possibile acquistare la prima casa sottoscrivendo un mutuo al 100% del valore dell’immobile, così tanti giovani sposini, già dissanguati dalle spese del matrimonio, non riuscivano ad acquistare un tetto dove mettere sù famiglia. Forse non tutti sanno che da circa un anno è possibile: mutuo BNL Revolution è offerto senza alcuna spesa di istruttoria, al fine di venire incontro alla crescente domanda di mutui a più lunga durata e sul 100% del valore dell’immobile. Investendo soltanto una piccola somma o senza alcun capitale iniziale, ma disponendo comunque di redditi adeguati è possibile acquistare la prima casa. Mutuo BNL Revolution è infatti attualmente l’unica soluzione presente sul mercato che permette di finanziare fino al 100% l’acquisto della prima casa.

La Formula 100% risponde a un crescente bisogno di poter disporre di un elevato valore di finanziamento rispetto al valore commerciale dell’immobile acquistato. Si tratta di una delle offerte più competitive sul mercato, perché consente di finanziare appunto per intero (fino al 100%) il valore di acquisto della “prima casa” per un importo massimo di 300.000 euro, senza ulteriori oneri e incombenze, come, ad esempio, la sottoscrizione o l’acquisto di prodotti e servizi bancari aggiuntivi. Inoltre l’allungamento della durata consente di ridurre l’importo mensile della rata di circa il 9% rispetto ad un finanziamento a 30 anni, di pari importo.