Conviene sposarsi?

Secondo un’indagine di Federconsumatori il matrimonio e’ sempre piu’ costoso: oggi una cerimonia costa almeno 27 mila euro, 40% in piu’ rispetto al 2001. E chi non si accontenta puo’ arrivare a spendere fino a circa 48 mila euro. Il pranzo nuziale costa circa 10 mila euro. Per l’abito e il velo la sposa spende da un minimo di 2.500 fino a 5.000 euro; lo sposo fino a 2.000; la torta nuziale: va da 300 a 600 euro. Il totale può variare da 27.000 a 48.000 euro. Per chi poi non si accontenta e vuole fare le cose in grande, la spesa può benissimo supoerare i 50.000 euro. L’indagine, condotta dall’associazione a ridosso della stagione dei matrimoni, prende in esame le “principali voci di spesa necessarie”, cioè quelle immancabili per il fatidico ‘sì’.Un bell’investimento che gli sposi, e le famiglie, affrontano spesso facendo dei sacrifici. Ma lo fanno volentieri convinti, almeno al momento del sì, che la prima volta sarà anche l’ultima.

Commodities: rifugiarsi dietro una scorta di oro e platino

Scende il dollaro e salgono le materie prime: l’oro ha toccato i 945 dollari l’oncia, i future sul platino oltrepassano di nuovo quota 2 mila dollari e l’argento torna a 18.50.

E’ boom degli investimenti per gli ETC che replicano l’andamento dei metalli preziosi: l’ETFS Physical Gold ha attirato 900 milioni di dollari di investimenti, così come è cresciuto l’interesse per l’ETFS Physical Platinum, come dimostrano i 680 milioni di dollari che ha attirato.

Dopo che il breve recupero del dollaro ha pesato sui preziosi a Londra, la loro corsa è rincominciata. E secondo gli esperti di Gfms (Gold Field Mineral Service), una frenata non è proprio immaginabile: nel 2008 l’oro potrebbe infatti arrivare a 1100 dollari, spinto dall’inflazione, dalle tensioni geopolitiche e dalla crisi finanziaria, che invita gli investitori a rifugiarsi in asset difensivi.

Paesi emergenti trainati dalle commodities

Le borse dell’area Asia-Pacifico registrano il segno più, sostenute dal ritorno degli acquisti su greggio e oro e dal dato sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato Usa.

I paesi emergenti si sono integrati meglio nell’economia globale nel corso degli ultimi anni grazie ai forti aumenti dei prezzi delle commodities e al miglioramento sia delle politiche che delle istituzioni

si legge nel rapporto del Fondo Monetario Internazionale. Nel primo trimestre del 2008, l’oro e le principali commodities hanno ulteriormente incrementato i propri valori di riferimento. Basti osservare l’ andamento del greggio, costantemente scambiato oltre il limite registrato nel 1980, al di sopra dei 100 dollari al barile. In Rialzo anche l’oro. Al Comex il future ha toccato il massimo degli ultimi giorni a quota 925 dollari l’oncia. Tra le materie prime agricole i semi di soia vedono il future in progresso dell’1,6% a 1277 centesimi (12,77 dollari) per bushel.

Fondi d’investimento: continua la crisi, su quali puntare adesso?

Sono pochi i gestori di fondi che sono riusciti a chiudere in attivo l’ultimo mese: tra questi Fondaco, gruppo torinese indipendente, che ha raccolto 1,78 miliardi nel mese di marzo. In positivo anche Mediolanum che chiude con 46,9 milioni e Azimut, 10,8 milioni.

Azimut però ha registrato una raccolta negativa nel settore risparmio gestito per 98 milioni. Il mesi di marzo ha visto deflussi per 10,3 miliardi nel settore dei fondi e molti grandi gestori hanno chiuso in negativo: tra questi Intesa San Paolo e Unicredit, con Pioneer e Capitalia, e Banco Popolare.

Bipiemme Gestioni società del gruppo Popolare Milano ha annunciato i risultati del 2007: il bilancio è in calo del 43,5% a 10,5 milioni. La raccolta netta ha subito un deflusso di un miliardo di euro ed il patrimonio totale gestito dalla società è calato del 4,5% rispetto al 2006.

Telecom: no a fusione con Telefonica, ma punta a rafforzamento in Brasile, Argentina e Germania

Non esistono progetti di fusione con Telefonica, così come non esistono progetti di aumenti di capitale della società. Per il 2008 ci siamo posti obiettivi realistici che riflettono le attuali potenzialità dell’azienda, obiettivi che tracciano un percorso importante di consolidamento, trasformazione e rilancio che pone le basi per una crescita futura. Abbiamo già adottato una politica dei dividendi sostenibile nel lungo termine. Decideremo gli investimenti con prudenza e selettività e sulla base di criteri rigidi nei tempi di ritorno e nei rischi di esecuzione.

Così il presidente di Telecom Italia, Gabriele Galateri, ha pronunciato all’assemblea dei soci.

Brasile, Argentina e Germania sono i tre mercati esteri su cui Telecom punta per il rafforzamento e lo sviluppo delle proprie attività internazionali. Lo ha confermato l’amministratore delegato, Franco Bernabè, illustrando ieri in assemblea le strategie di crescita del gruppo. Rafforzare la dimensione internazionale di Telecom Italia, consolidando la presenza del gruppo in Brasile e Germania e puntando sull’Argentina, disimpegnandosi dai mercati e dai settori non particolarmente attraenti. Sono queste le linee guida per lo sviluppo internazionale di Telecom Italia.

Le elezioni e la Borsa: come ha reagito Piazza Affari e i titoli su cui puntare con il governo di centro destra

La Borsa tradizionalmente è influenzata da ciò che accade non solo a livello economico ma anche politico: come avrebbe potuto rimanere indifferente alle elezioni? Il pericolo maggiore è stato scongiurato perchè ai mercati tutto poteva andare bene tranne un pareggio, perchè i mercati avevano bisogni di stabilità. Per il resto non importa chi vince, la finanza è talmente ormai proiettata sulle questioni internazionali che la politica “locale” conta poco.

Quando ieri i primi exit poll hanno fatto credere che lo scarto potesse essere minimo la Borsa è scesa del 1%, anche se va detto che già prima i mercati erano al ribasso. Nell’afterhours quando ormai era sicuro il Berlusconi III i titoli che attorno a lui orbitano sono andati in controtendenza: Mediaset ha guadagnato il 2% a 6,16 euro, Mediolanum l’1,42% e Mondadori il 2,13%.

Euromobiliare si è spinta ancora più in là e ha individuato i titoli che dovrebbero beneficiare dell’insediamento del nuovo governo di centro destra.

Commodities, non solo oro, petrolio e grano

Quando si parla di commodities e di investimenti in materie prime è inevitabile pensare subito a oro, petrolio e grano. Ma non esistono solo queste e non sono solo metalli preziosi, cereali e greggio a salire di prezzo.

Il cacao ad esempio: nel primo trimestre del 2008 il consumo è aumentato del 4,7% e la quotazione ha raggiunto valori da record. Il cacao fa parte dei coloniali, con caffè, cotone e zucchero, quotati al NYBOT (New York Board of Trade). Il cacao in particolare da inizio anno ha subito un rialzo del 20% fino a toccare a febbraio il nuovo record storico di 2.467 dollari a tonnellata.

Le previsioni per il resto del 2008 sono di maggiore stabilità, ma i rialzi sono sempre dietro l’angolo. Per investire sul cacao esistono certificati che permettono di replicare l’andamento del sottostante (Abn Amro ad esempio) ma un rischio va calcolato: il rischio di cambio perchè i future sul cacao sono calcolati in sterline.

Internet Banking: IWBank Spa raggiunge 11,2 milioni di euro

Siamo ormai abituati alla possibilità di gestire il nostro conto corrente, vendere o comprare azioni e fondi attraverso il servizio di Internet Banking offerto dalle banche italiane. IWBank fornisce servizi finanziari on-line in via integrata, la banca non si ferma ai confini italiani, ma espande il proprio business model nel mercato europeo. L’infrastruttura collaudata, l’offerta di un prodotto internazionale e il canale di vendita universale permettono alla Banca di offrire trading online professionale anche in altri Paesi dell’Unione Europea; da www.iwbank.com è possibile raggiungere i siti dei vari paesi in cui la IWBank è operativa: Francia, Lussemburgo, Germania, Austria e Gran Bretagna.

STM annuncia accordo con Nxp da 1 miliardo, giudizi contrastanti delle banche d’affari

La STMicroelectronics è un’azienda italo francese leader nella produzione di componenti elettronici usati in cellulari e computer (sono presenti nel telecomando della Wii e nel Telepass), quotata a Milano, Parigi e New York.

Ieri la società ha stretto un accordo con Nxp, una società indipendente di semiconduttori fondata da Philips, in base al quale le due aziende si uniranno in una joint venture nel settore della telefonia cellulare. L’obiettivo è quello di diventare leader assoluto nel campo del wireless.

I ricavi delle due società sono decisamente robusti e consolidati ed il 2007 si è chiuso con un utile operativo di circa 100 milioni di dollari ciascuno, ma sarà la Stm ad assumere un ruolo di maggiore rilevanza, con l’80% di partecipazione alla joint venture ed un costo per la società italo francese di 1 miliardo di euro.

Aumento prezzi cereali: progressivo esaurimento delle scorte

Ieri la Fao, presentando il rapporto trimestrale di previsione della produzione di cereali nella persona di Jaques Diouf, il direttore generale della Fao ha affermato:

Anche se l’offerta di cereali aumenterà, i prezzi non caleranno, la domanda di cereali è in aumento e le scorte al minimo. Occorre prendere decisioni ad alto livello politico, con capi di Stato e di governo.

L’aumento dei prezzi è dovuto alla domanda sempre crescente e al progressivo esaurimento delle scorte. Nel 2007 il prezzo del riso ha registrato l’aumento maggiore. Alla fine di marzo i prezzi del grano e del riso erano circa il doppio rispetto all’anno precedente, mentre quelli del mais erano aumentati di oltre un terzo. La Fao denuncia scontri in diversi Paesi, come Egitto, Camerun, Costa d’Avorio, Senegal, a causa dei forti aumenti dei prezzi del pane, dei prodotti a base di mais, del latte, dell’olio, della soia e di altri prodotti alimentari di base, nonostante le misure di controllo dei prezzi prese dai governo locali. Inoltre la riduzione della terra coltivabile e dell’acqua per l’irrigazione a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione, la domanda in crescita di carne e formaggio da parte delle classi medie urbane dell’Asia (che porta alla riduzione delle coltivazioni di riso), i danni ai raccolti provocati da inondazioni in Indonesia e Bangladesh e dal gelo in Cina e Vietnam.

Intesa Sanpaolo focalizza l’attenzione nel Nord Africa

Intesa Sanpaolo è il nuovo gruppo bancario nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI. Ha una forte presenza internazionale focalizzata nell’Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. Ed è proprio nel Mediterraneo che Intesa Sanpaolo ha deciso di spostare ancora di più la sua attenzione, con una presenza diretta e importante in Egitto con l’80% di Bank of Alexandria offre al gruppo una testa di ponte per nuovi investimenti nel retail, nella finanza corporate, nelle infrastrutture e magari anche nella finanza islamica.

Centrobanca: utile 2007, ma i corsi di Borsa non riflettono i fondamentali della società

Centrobanca è la Corporate e Investment Bank del Gruppo UBI specializzata nelle medie imprese. L’organizzazione della banca è centrata sulle imprese e sulla loro necessità di rispondere rapidamente attraverso la crescita dimensionale, l’innovazione e l’internazionalizzazione, all’altrettanto rapida evoluzione dello scenario competitivo di questi anni. Nel 2007 con la fusione tra il Gruppo BPU e il Gruppo Banca Lombarda, Centrobanca è diventata la Corporate e Investment Bank di UBI Banca, ovvero Unione di Banche Italiane S.c.p.A.”.

L’Assemblea ordinaria di Centrobanca ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2007, anno in cui si è registrato un utile netto di 64,8 milioni di euro e la distribuzione agli azionisti di un dividendo unitario di 0,154 euro alle 336.000.000 di azioni in circolazione, per un totale di 51,75 milioni di euro. Le commissioni nette hanno registrato un notevole miglioramento, passando a 29 milioni di euro (+23,6% rispetto ai 23,5 milioni del 2006 e +39% rispetto ai 21 milioni “normalizzati” del 2006). Il ROE considerando solo le componenti della gestione caratteristica è in crescita di 2,9 punti rispetto al 2006, attestandosi al 12,54% contro il 9,63% dell’anno precedente. Il ROE calcolato considerando anche le componenti di natura non ricorrente si è attestato all’11,53% (14.42% nel 2006). Il cost income ratio normalizzato (oneri/proventi operativi) del 2007 si è attestato al 32,74% contro il 36,38% del 2006.

Zopa.it: raggiunto il milione di euro, la community del prestito funziona!

Avete lo sguardo interrogativo? Significa che ancora non conoscevate questa possibilità nè questo sito. Ve lo spiego subito. Zopa è una community on line dove privati, persone comuni si prestano soldi, infatti Zopa sta per Zona di Possibile Accordo. Chiamato in inglese “social lending“, è arrivato in Italia solo a novembre ma ha già riscosso un certo successo.

L’idea è stata di tre manager inglesi e risale al 2005 e agli utenti è piaciuto da subito. A chi richiede credito viene offerta la possibilità di rinunciare all’intermediazione finanziaria con un evidente risparmio. Ed il rischio insolvenza? C’è, ma il tasso in Gran Bretagna dove la community è attiva da più tempo è dello 0,2% contro il 3,4% dei normali prestiti.

In meno di tre mesi la community italiana ha raggiunto 1 milione di euro di prestiti, mentre in Gran Bretagna, dove è attiva da due anni e mezzo, può contare su un interscambio tra 170 mila persone.