Mercato India: Hyundai e Panini guardano con ottimismo

Punti di forza per le imprese che intendono iniziare un’attività in India sono il basso costo del lavoro, il forte sviluppo dell’università che assicura la presenza di figure tecniche e manageriali di alto livello, la manodopera specializzata e le abbondanti risorse naturali. A ciò si aggiunge l’utilizzo della lingua inglese negli affari e nelle comunicazioni ufficiali e la posizione geografica che rende il paese una piattaforma ideale per le esportazioni nei mercati asiatici. Al fine di agevolare la messa in opera delle proposte di investimenti esteri, le procedure che regolano la materia sono continuamente aggiornate, riviste e semplificate. Una delle forme più utilizzate dagli investitori stranieri per stabilire la propria presenza nel mercato indiano è quella di creare una società commerciale o di investire in una società indiana già esistente. La tipologia societaria più comune per le pmi è la società privata a responsabilità limitata costituita da un minimo di due a un massimo di 50 soci (esclusi i soci d’opera), soggetta a limitazioni per il trasferimento delle quote e al divieto di emissioni azionarie e obbligazionarie al pubblico.

Zenith lancia opa su Lavorwash per delisting da Piazza Affari

Lavorwash S.p.A. é uno dei maggiori produttori al mondo di sistemi di pulizia ad alta tecnologia per piccole e grandi superfici, sia interne che esterne. Lavorwash da trentadue anni progetta e produce macchine ad uso professionale e domestico: idropulitrici, aspirapolvere-aspiraliquidi, lavamoquette, lavasuperfici a vapore, spazzatrici, lavasciuga pavimenti, generatori di vapore. La commercializzazione dei prodotti sui vari mercati avviene con una politica commerciale ed una rete distributiva articolate in funzione dei mercati e dei prodotti. Quattro filiali dirette coprono i mercati di Francia, Regno Unito, Spagna e Brasile.

MEDIACONTECH ritorna ad un risultato netto positivo nel 2007

Attraverso le proprie controllate, il Gruppo fornisce a livello internazionale servizi di CONTENTS CREATION & MEDIA MANAGEMENT, ovvero soluzioni per la creazione e la gestione di contenuti per i principali operatori del mondo: BROADCAST (reti televisive tradizionali, operatori satellitari e canali tematici); ADVERTISING (agenzie e produttori pubblicitari, case di produzione cinematografiche, editori e canali televisivi); BUSINESS (agenzie creative, centri multimediali di Centri Congressi e Fiere, corporate & istituzioni pubbliche).

L’esercizio 2007 è stato un anno importante per il Gruppo Mediacontech che ha realizzato notevoli obiettivi di sviluppo ed il ritorno ad un risultato netto positivo. L’assemblea di Mediacontech ha approvato nella giornata di ieri il bilancio 2007. L’azienda ha evidenziato ricavi in crescita del 29,8% a/a a 112,3 mln euro, un Ebitda di 17,6 mln euro (+51%) e un risultato netto positivo di gruppo pari a 0,5 mln euro. Durante il 2007 è cambiato strutturalmente il grado di internazionalizzazione del Gruppo che nel 2007 ha realizzato oltre il 40% del fatturato all’estero rispetto al 28% del 2006. Mediacontech, nell’ambito del processo di crescita anche per linee esterne, ha acquisito nella seconda parte dell’esercizio, tramite la controllata Euphon Development S.r.l., il 52% di Volume S.r.l., società milanese operante nel settore dei servizi tecnologici e creativi. Nel corso del terzo trimestre è stato altresì perfezionato l’acquisto di un ulteriore 25,6% di Videe S.p.A..

FMI taglia stime sulla crescita

Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) fu istituito nel 1945 a seguito degli accordi raggiunti nella Conferenza di Bretton Woods del 1944, cui hanno partecipato le potenze Alleate nella seconda Guerra mondiale. Finalizzata a scongiurare il ripetersi di gravi crisi economiche, come la Grande Depressione degli anni ’30 l’obiettivo statutario del FMI è la promozione della stabilizzazione delle relazioni monetarie e finanziarie internazionali.

Secondo il Fmi l’incremento del prodotto interno lordo del nostro Paese non supererà quest’anno lo 0,3%. Un taglio drastico rispetto all’1,3% previsto a ottobre, ma anche nei confronti dello 0,6% che lo stesso Fmi riteneva ancora raggiungibile a inizio marzo in un documento riservato. Riduzione anche per la zona dell’euro. Il prodotto registrera’ un aumento inferiore all’1,3%, a fronte dell’1,8% stimato a gennaio. Nei giorni scorsi sono uscite indiscrezioni anche sulla crescita globale, che si fermera’ al 3,7%, e su quella statunitense, che non dovrebbe andare oltre lo 0,5% a fine 2008 e allo 0,6% nel 2009. Uno studio preliminare al Rapporto economico globale afferma che c’e’ una possibilita’ su quattro di una recessione globale e definisce quella dei mutui subprime la peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande depressione.

Bühler: utile netto di 130,2 milioni di franchi

La brioche del mattino? L’inchiostro del giornale? Un piatto di pasta a mezzogiorno? Una birra rinfrescante dopo il lavoro? Sì, in questi prodotti con molta probabilità Bühler ha contribuito alla realizzazione. Oggi, cilindri in ghisa macinano il cereale per ottenere prodotti come farina e semola. Tantissimi molini in tutto il mondo usano la tecnologia e le macchine Bühler; malterie e birrerie beneficiano dell’esperienza e della qualità offerte da Bühler nella lavorazione degli ingredienti. Inoltre Bühler è leader a livello internazionale nella progettazione e costruzione di impianti e macchine per produrre tutti i tipi di inchiostro da stampa. Chi è quindi Bühler? È una multinazionale specialista nella progettazione e realizzazione di impianti e servizi per la trasformazione di materie prime rinnovabili e materiali sintetici in prodotti funzionali di qualità e sostanze pregiate. Ma anche i gusci di telefoni cellulari e computer portatili oggi si ottengono sempre più dalla fusione di metalli su impianti di pressofusione Buhler.

Expo 2015: i progetti per Milano, ma ricordate Italia ’90?

Expo 2015, l’euforia del momento è passata, ora si comincia a guardare al concreto. Quindi via ai progetti e alle idee da sviluppare: Letizia Moratti propone un centro per lo sviluppo sostenibile come simbolo della manifestazione, abbandonando la storica torre. Quindi non un infrastruttura ma un centro di ricerca. Sette anni per mettere in piedi tutto quanto, sembrano tanti ma l’Italia deve continuare a lavorare come ha fatto durante la candidatura, perchè una manifestazione di questo tipo non è a priori un beneficio per il nostro paese; dovrà essere pianificata attentamente, perchè può essere un’opportunità ma deve essere sfruttata bene.

Quindi via ai progetti, che dovranno essere presentati e approvati entro il 2010 ed i lavori conclusi entro il 2014. Quindi abbiamo detto che ci sarà un centro per la cooperazione internazionale e lo sviluppo sostenibile, ci sarà anche una torre nella zona nord ovest della città per restare comunque fedeli alla tradizione; sarà inoltre confermato il progetto CityLife, ovvero il piano di riqualificazione del quartiere storico della fiera, con lo sviluppo di un nuovo polo urbano.

Il Comune vuole tenere informati i cittadini ed anche i turisti in visita alla città lombarda sullo sviluppo dei lavori, per cui ha dichiarato di voler installare in una piazza del centro un plastico di 400 metri quadrati da aggiornare ogni volta che sarà conclusa la costruzione di una nuova infrastruttura.

Ancora mutui subprime: Bernanke ammette la crisi

Le borse mondiali da quando sono venuti a galla i primi default di alcune società e fondi hedge americani che hanno puntano sul comparto subprime, hanno subito violenti scossoni, a causa della crisi del comparto immobiliare statunitense. Le conseguenze sono molteplici:

Inoltre gli effetti negativi non sono rimasti confinati al settore finanziario ma avrebbero sconfinato nell’economia reale, attraverso il valore delle attività e l’avvallabilità del credito.

Afferma Ben Bernanke . Negli Stati Uniti è previsto un taglio non indifferente dei posti di lavoro nel settore bancario per i prossimi 12-18 mesi. L’industria bancaria americana tagliera’, nel corso dei prossimi 12-18 mesi, circa 200.000 posti di lavoro. La riduzione dell’occupazione e’, secondo quanto afferma uno studio della Celent, una risposta alla crisi dei mutui subprime.

Buongiorno Spa: utile 2007 e acquisto azioni proprie

BUONGIORNO è una multinazionale italiana , leader nel mercato del digital entertainment. La società venne costituita nel 1999 in Provincia di Asti come Vitaminic S.p.A., ma trasferì quasi subito la sua sede a Torino; nel 2000 la società viene ammessa alla quotazione presso la Borsa valori di Milano. Oggi l’azienda si occupa della creazione e distribuzione di contenuti multimediali per operatori di telefonia fissa, mobile ed internet, con una presenza sul territorio, anche grazie a delle joint-venture con altre aziende in Europa, Stati Uniti, Russia, India, Sud America, Messico, Medio Oriente, Africa e Cina, per un totale di oltre 30 paesi. BUONGIORNO è quotata sul mercato MTAX, nel segmento STAR.

In una nota si legge che la multinazionale ha acquistato nel corso del mese di marzo 1.003.547 azioni Buongiorno S.p.A. ordinarie, ad un prezzo medio ponderato di 1,7683 Euro, per un controvalore pari a circa 1,8 milioni di Euro. Lo si legge in una nota. Dall’inizio del Programma di investimento sono state acquistate complessivamente n. 2.141.000 azioni ordinarie (pari al 2,0131% del capitale sociale), per un investimento complessivo di circa 4 milioni di Euro. Gli acquisti del mese di marzo, oggetto del presente comunicato, hanno determinato il superamento da parte della Società Emittente, in data 27 marzo, della soglia del 2% di cui all’art. 117 del Regolamento di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, adottato con Deliberazione Consob n. 119971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche. La ratio di questa norma risiede nel fatto che, la società, acquistando azioni proprie è come se divenisse “creditrice di se stessa” e deve quindi pagare l’acquisto delle sue azioni col suo stesso patrimonio, per cui si avrebbe un’aumento solo illusorio del capitale sociale, un aumento solo nominale (nel caso di azioni di nuova emissione, aumenta il numero delle azioni ma non il capitale perché in realtà non sono entrate nuove risorse ma queste sono state prelevate dalla stessa azienda).

Bankitalia: afflussi netti di 202 milioni di euro per investimenti diretti

L’investimento Diretto Estero (IDE o FDI se acronimo della definizione anglosassone Foreign Direct Investment) è un investimento compiuto da un soggetto appartenente ad un’economia (ad esempio: una società francese) in un soggetto appartenente ad un’altra economia (ad esempio: una società italiana). La capacità di un’economia di generare ed attirare investimenti diretti esteri può avere ricadute molto importanti sia sul consolidamento delle proprie aziende nazionali, sia sull’andamento dell’economia reale, gli investimenti diretti verso un Paese rappresentano sempre un’entrata di risorse finanziarie in un’economia.

Fra i paesi europei l’Italia si colloca ancora nella fascia bassa per attività di imprese estere. Questo perchè probabilamente il sistema fiscale italiano non è abbastanza attrattivo per gli stranieri e neanche il costo del lavoro è basso al punto da poter eventualmente compensare le uscite fiscali. Per Francia, Germania e Spagna l’ammontare complessivo dello stock di IDE sul PIL è rispettivamente 24,7% , 22,6%, 27,4%. Misurando la quota italiana sullo stock mondiale di IDE questa è addirittura diminuita nel periodo 1990-2000, al contrario dei principali paesi europei e degli Stati Uniti.

Expo 2015 a Milano, un’occasione di crescita e rilancio

L’Expo 2015 se lo è aggiudicato Milano, che ha battuto la concorrenza di Smirne. L’Esposizione Mondiale ha una lunga storia: quando si svolse a Parigi per l’occasione venne costruita la Torre Eiffel e rappresenta un motivo di vanto per la nazione che la ospita. Motivo di orgoglio ma non solo. Per l’evento saranno infatti investiti 20 miliardi di euro, per non parlare dell’orda d visitatori che attirerà, con grande gioia del settore alberghiero.

Hanno stappato le bottiglie di champagne gli albergatori e ristoratori milanesi, in previsione dell’aumento di fatturato: 1 su 20 lo dovrebbe addirittura raddoppiare. I visitatori secondo le attese saranno 29 milioni e tutti si aspettano un incremento dei profitti come minimo del 25%, mentre uno su dieci lo prevede del 50%.

Sulle imprese l’Expo dovrebbe influire sul fatturato per 44 miliardi di euro, 14 per l’ingrosso e dettaglio e 12 per il settore manifatturiero. L’effetto Expo riguarderà la città di Milano, ma anche la provincia, per non parlare dell’effetto sull’occupazione dell’area. E’ prevista infatti la creazione di 70 mila posti di lavoro.

Etf per puntare sui paesi emergenti: ancora una buona scommessa?

Torniamo a parlare degli Etf, ed in particolare degli Etf che puntano sui mercati emergenti. Investimenti ad alto rischio, adatti soprattutto a giovani e a chi vuole diversificare il proprio portfolio. Nonostante le perdite degli ultimi tempi sono in molti a scommettere ancora su alcuni dei paesi in via di sviluppo.

Lo scorso anno molto successo lo ha avuto la Cina: il Lyxor Etf China Enterprise, Lyxor Etf Hong Kong e il ishares ftse/Xinhua China 25. E’ da sottolineare però che tra i venti peggiori Etf del 2008 sono presenti alcuni di quelli che puntano sugli indici cinesi: lo Xinhua China dall’inizio dell’anno ha subito una variazione del -28,47%, il Ftse China 2 -229,06%. La Borsa Cinese negli ultimi mesi è andata incontro a forti ribassi, da ottobre ad oggi ha bruciato 900 miliardi di dollari di capitalizzazione. Su questo hanno influito sicuramente l’euforia dello scorso anno, i forti legami con un’economia statunitense in difficoltà e un’inflazione che ha toccato i massimi da undici anni a questa parte, con un +8,7%. Non sono attese attese variazioni a breve termine.

Pericolo in borsa per Pirelli, ma l’utile 2007 cresce nonostante l’aumento del costo delle materie prime

Pirelli Tyre è il quinto operatore mondiale in termini di fatturato nel mercato dei pneumatici, con una redditività tra le più alte del settore. Pirelli Tyre è oggi la holding operativa di un gruppo attivo nella progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di pneumatici destinati a vari tipi di veicoli: vetture, veicoli leggeri e moto, autobus, autocarri, macchine agricole e per il movimento terra, oltre alla produzione e commercializzazione dello steelcord. Pirelli ha consolidato rapporti di collaborazione con varie case automobilistiche e motociclistiche del mondo: una partnership che si è tradotta in innumerevoli omologazioni relative ai modelli di tutti i principali produttori auto e moto del mondo.