Ubs travolta dall’uragano subprime

Non è la prima volta che Ubs si trova al centro di una bufera a causa dei mutui subprime: tra febbraio ed aprile aveva infatti annunciato svalutazioni per la cifra record di 37 miliardi di dollari. Ma le magagne continuano per l’istituto svizzero, che nel primo trimestre 2008 ha registrato una perdita di 11,500 franchi svizzeri, perdita già annunciata in aprile, ma non per questo meno influente.

Ubs procederà quindi ad un ridimensionamento: entro il 2009 saranno tagliati 5500 posti di lavoro e 22 miliardi di asset ceduti a BlackRock. La banca d’investimenti statunitense, “sottoposta” di Merril Lynch, ha già firmato un accordo preliminare per acquisire 15 miliardi di dollari di asset a rischio dalla banca svizzera.

Cedere questi asset ad alto rischio permetterà ad Ubs di ridurre l’esposizione ai subprime, sebbene ancora nessuno abbia voluto avventurarsi in previsioni per il resto dell’anno. L’esposizione è stata ora ridotta del 60% ma i mercati stanno attraversando una fase troppo delicata perchè si possa dire con certezza se Ubs andrà incontro ad ulteriori problemi.

Mutuo da cambiare: meglio rinegoziare o surrogare?

Innanzitutto che differenza c’è tra le due operazioni? La sostituzione del mutuo, come era abitudine prima del Decreto Bersani sulla portabilità, implicava che la vecchia ipoteca fosse cancellata e che ne fosse fatta una nuova con evidenti costi. Grazie alla nuova normativa, entrata in vigore ufficialmente nel 2007, questo può essere fatto con un’unica operazione di surrogazione, risparmiando così sulle spese notarili e sulle imposte. Ho usato il termine ufficialmente perchè nella pratica perchè come denunciato dal presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà pochi giorni fa, la maggior parte degli istituti ancora non ha applicato le nuove regole, continuando a far pagare ai clienti queste spese.

Le spese notarili per la surroga del mutuo, quando non sono rimborsate almeno in parte dalle banche come nel caso dell’opzione Porta Mutuo di Barclays, dovrebbero risultare almeno dimezzate rispetto a quelle per l’apertura di un contratto completamente nuovo.

Tra l’altro l’ultima Finanziaria ha anche imposto che sia obbligo di tutte le banche offrire la surrogazione senza costi ulteriori. Se la banca presso cui siete andati a chiedere il trasferimento del mutuo vi aggiunge costi ulteriori o penali, fatelo presente.

Banca Generali approva trimestrali e acquisisce Banca del Gottardo Italia

Banca Generali ha chiuso i primi tre mesi dell’anno con un risultato netto negativo per 0,7 milioni di euro. Il risultato operativo si attesta nel trimestre a 8,5 milioni di euro, con una contrazione del 60,6%, mentre il totale dell’attivo del gruppo Banca Generali al 31 marzo 2008 è pari a 4.104,5 milioni, a fronte dei 4.210 milioni segnati al 31 dicembre 2007 (-2,5%). Il margine di interesse ha raggiunto i 14 milioni (+42,9%), confermando il trend positivo registrato durante lo scorso anno, legato al successo della strategia di bancarizzazione della clientela, mentre il margine di intermediazione è pari a 39,2 milioni, con una flessione del 24%. Il risultato netto di periodo (-0,7 milioni di euro) è dovuto al condizionamento delle minusvalenze non realizzate sulla valutazione a fair value del portafoglio titoli di trading (-13,6 milioni).

Diminuisce la spesa per pane e pasta ma aumenta per la telefonia

Gli ultimi dati sui consumi indicano il permanere di una crisi profonda e strutturale della domanda interna. A marzo c’è stato un calo dell’1,7% dei consumi nazionali, rispetto allo stesso mese del 2007. Si tratta della flessione più pesante, in termini di quantità, degli ultimi tre anni. Anche il caro-alimentari ha fatto la sua parte: nonostante la Pasqua, i consumi alimentari di marzo sono diminuiti in quantità dell’1,1% (-1,7%, sempre in quantità, nel primo trimestre). Non sono mancati rincari di pane e pasta: la Confederazione italiana agricoltori (Cia) segnala infatti un calo dei consumi del 3,5% per il pane e del’1,8% per la pasta, legati a aumenti di prezzo rispettivamente del 18,6% e 13,1% nel primo trimestre, nei confronti dello stesso periodo del 2007.

Yahoo: gli investitori insorgono, Jerry Yang ha tirato troppo la corda?

Dopo il ritiro dell’offerta da parte di Micorsoft e la conclusione delle trattative, avvenuto di domenica, gli analisti si attendevano un brusco crollo delle azioni di Yahoo e così è stato. Il titolo è arrivato infatti a perdere il 22% a Wall Street (più di 8 miliardi bruciati) con conseguente guadagno di Google (+ 1,38%) la cui posizione di leadership appare sempre più consolidata.

Giudizio negativo dei mercati quindi sulla gestione delle trattative da parte di Jerry Yang, ma non solo. Anche tra gli azionisti serpeggia il malumore, al punto che due fondi pensione hanno già annunciato la possibilità di ricorrere a delle class action per ottenere risarcimento visto il premio volatilizzatosi con la rottura delle trattative.

I maggiori azionisti del motore di ricerca si sono scagliati contro Yang, accusandolo di non aver valutato attentamente i loro interessi ma di avere condotto la trattativa con “il cuore”, essendo il fondatore della società e quindi troppo legato all’indipendenza di Yahoo da non vedere i reali vantaggi di una vendita a Microsoft.

Arbitraggio: guadagni nelle differenze di prezzo sul Forex

In economia e in finanza, un arbitraggio è un’operazione che consiste nell’acquistare un bene o un’attività finanziaria su un mercato rivendendolo su un altro mercato, sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto. L’operazione è possibile se il guadagno che si ottiene supera i costi per il trasferimento del bene trattato da un mercato all’altro. L’intera operazione deve essere senza alcun rischio per l’operatore. L’arbitraggio si differenzia dalla speculazione per il fatto che, mentre il primo è un modo di lucrare sulle differenze di prezzo presenti in luoghi diversi la seconda opera sulle differenze di prezzo di uno stesso bene in tempi diversi: mentre la speculazione ricerca il lucro giocando sul fattore “tempo” (vendita successiva all’acquisto e viceversa), l’arbitraggio lo ricerca nel fattore “spazio” (acquisto e vendita su due mercati diversi).

 

Uno degli esempi più classici di arbitraggio è quello relativo al mercato dei cambi. Per illustrare la situazione si consideri una giornata in cui si osservano i seguenti tassi di cambio su diversi mercati:
Euro/Dollaro a Milano 0,9;
Euro/Yen a Tokio 95;
• Dollaro/Yen a Monaco 100.

In questo caso si può realizzare un profitto di arbitraggio pari a 0,06 Euro. Con un Euro acquistiamo 95 Yen a Tokio, li convertiamo in 0,95 $ a Monaco per riottenere a Milano 0,95/0,9 = 1,06 Euro circa. Si nota immediatamente che tali opportunità possono portare a profitti molto alti se le transazioni sono consistenti.

Mutui: cosa offrone le banche straniere in Italia/2: Ing Direct, Santander e BNL

Proseguiamo la nostra rassegna dei prodotti delle banche straniere presenti in Italia per quanto riguarda il settore dei mutui. Dopo Barclays e Deutsch Bank, tocca ad altri tre grossi istituti finanziari, Santander, il banco spagnolo presente in gran parte d’Europa e dell’America Latina, Ing Direct, la banca on line del colosso olandese Ing Group, a cui va il merito di aver dato il via ad una serie di innovazioni lanciando in Italia Conto Arancio e spingendo le altre banche ad adeguarsi, e BNL, controllata dalla francese BNP Paribas.

Santander a dire la verità non offre ancora prodotti di mutui, ma solo finanziamenti per le ristrutturazioni fino a 50 mila euro, con un massimo di 120 rate con Tan 8,91% e Taeg 9,3%.

BNL presenta invece un’ampia gamma di possibilità di mutui:
  • Tasso misto (anche qui il cliente può scegliere tra diverse tipologie)
  • Tasso variabile: tra le varie offerte troviamo Mutuo Stop. Ha durata decennale e rate semestrali. Il tasso è determinato sull’Euribor, maggiorato di uno spread deciso al momento. Stop perchè il tasso non potrà comunque oltrepassare il limite stabilito in sede di contratto.
  • Tasso fisso: disponible a rate crescenti, decrescenti e costanti.
  • Formula Extra: è possibile scegliere un periodo di pre-ammortamento (fino a 3 anni) con rate composte da soli interessi.
  • Formula 100%: finanzia l’intero valore dell’immobile (prima casa) fino a 300 mila euro/li>
  • BNL Revolution: finanziamento del 100% fino a 350 mila euro, tasso fisso per tutta la durata del mutuo che raggiunge anche i 40 anni. In questo caso BNL offre spese di istruttoria zero e nessuna commissione per estinzione anticipata. Questo prodotto è stato oggetto di una grande campagna pubblicitaria che recitava “L’incubo dell’affitto è finito“. Si calcola che per un immobile del valore di 300 mila euro le rate per la durata di 40 anni con Tan al 6,60% sarebbero di 1’777,78 euro.

GTECH di Lottomatica ha acquisito il 90% di St Enodoc Holdings Limited

GTECH è un’azienda leader nella tecnologia di gioco e società di servizi, fornisce tecnologia innovativa e contenuti creativi. L’azienda, controllata al 100% da Lottomatica S.p.A., ha acquisito il 90% di St Enodoc Holdings Limited, operatore leader nella gestione completa dei servizi per i giochi white label, con sede a Gibilterra, e controllate, inclusa St Minver Limited, per un valore in contanti pari a 28 milioni di euro. Ne dà notizia un comunicato di Lottomatica. Gtech stima di pagare fino a 13,6 milioni di euro aggiuntivi calcolati in base al rendimento del business nel 2008 e nel 2009. Il dieci per cento di St Enodoc rimane a Gary Shaw, fondatore e Presidente, fino al 2012, momento in cui sia Mr. Shaw che Gtech avranno il diritto di indurre Gtech all’acquisto delle azioni di Mr. Shaw. La società prevede di finanziare l’operazione attraverso la disponibilità di cassa.

In un momento in cui continuiamo ad espandere la nostra presenza nel settore del gioco via Internet, St. Enodoc ci appare come la giusta scelta. St Enodoc fornisce servizi tecnologici ad alcuni dei più rinomati marchi in Europa i quali operano nei giochi del bingo interattivo, del poker e dei casinò, incluso il supporto tecnico specializzato per le reti peer-to-peer per la gestione di frodi e collusioni.

ha dichiarato Jaymin B. Patel, Presidente e CEO di GTECH. E noi aggiungiamo che si trattava di una scelta sicuramente appetibile: nell’ultimo bilancio del 30 Giugno 2007, St Enodoc ha registrato entrate per circa 13,7 milioni di euro.

Mutui: cosa offrono le banche straniere in Italia/1: Barclays e Deutsche Bank

Le banche nel resto d’Europa hanno costi più bassi e servizi bancari più convenienti“. E quando le banche del resto d’Europa arrivano in Italia? Il sistema finanziario e bancario italiano risulta essere senza dubbio più arretrato e le banche straniere avrebbero potuto dare una spinta innovativa e soprattutto aumentare la concorrenza con innegabili vantaggi per i consumatori. Ma è quello che è successo veramente? Il settore dei mutui rappresenta il cuore delle offerte delle banche ed è lì che si combatte la battaglia più dura sul fronte della concorrenza.

Deutsche Bank offre tre prodotti in questo campo.
  • Mutuo pratico: per acquisto o ristrutturazione immobile ma anche sostituzione mutuo; prevede cinque diverse soluzioni per il tipo di tasso (variabile, fisso, variabile a rata costante, misto rinegoziabile ogni 5 e misto rinegoziabile ogni 10). Per le erogazioni stipulate entro giugno l’offerta speciale prevede: spread a 0,85% (fino a 80% dell’immobile), spread a 1% (tra 80% e 95%), spread a 1,10% (fino al 100%), senza spese di istruttoria.
  • Mutuo graduato: prevede addebito trimestrale di rate composte da soli interessi e la possibilità di effettuare versamenti per ridurre il debito, senza alcuna penale per estinzione anticipata e riduzione.
  • Mutuo senza ipoteca: se esistono garanzie alternative la banca offre la possibilità di stipulare il mutuo senza iscrivere un’ipoteca sull’immobile. In questo caso basta essere titolari di una polizza a vita, di titoli o fondi che continueranno a essere redditizi. Il vantaggio di questa possibilità è dato anche dall’assenza di spese notarili.

E’ già tutto finito tra la Roma e George Soros?

Pare che questa settimana sarà quella cruciale per capire se quella di Soros era pura curiosità o se c’è davvero la possibilità che il magnate di origini ungheresi acquisisca la squadra giallorossa. Durante la settimana la Italpetroli, ha smentito con un comunicato stampa di avere ricevuto una qualche offerta ufficiale dagli advisor di Soros, mentre secondo le indiscrezioni un’offerta non ancora formale c’era stata: si parla di una cifra tra i 260 e i 280 milioni, 190 per la quota in mano alla famiglia Sensi, ed il resto per lanciare un’opa. L’ipotesi di un’offerta dagli arabi è stata prontamente smentita, ma ha contribuito a raffreddare un po’ il magnate statunitense.

Unicredit nel frattempo, essendo creditrice di 350 milioni di euro spinge per la cessione ed ha più volte invitato la famiglia Sensi ad agire in questa direzione. Le voci e le dichiarazioni si sono comunque attenuate dopo che una Consob decisamente indispettita aveva sottolineato come tali indiscrezioni andassero contro gli interessi dei piccoli investitori.

La Roma nel mese di marzo è risultata essere in attivo per 29,3 milioni di euro, con una crescita dei 13,2 milioni rispetto al mese di febbraio. La partecipazione alla Champions League, i ricavi dei biglietti dello stadio ed il pagamento della quarta rata dei diritti televisivi hanno aumentato la liquidità nelle casse della Roma.

Africa: aumentano i prezzi dei cereali ma anche gli indici di Borsa

In Africa si teme per la gravità dell’ aumento dei prezzi delle materie prime, in particolar modo per gli alimentari. Il forte aumento del prezzo e la minore disponibilità sul mercato del riso rischia di far scoppiare proteste e disordini nel continente nero, dove già grano e carburanti sono alle stelle In Egitto. Infatti proprio l’Egitto ha annunciato la sospensione delle esportazioni di riso per far fronte alla notevole domanda sul mercato interno, evitare il rialzo dei prezzi e di conseguenza le proteste degli strati più poveri della popolazione. Per l’Africa la situazione diviene inquietante perchè, accanto all’aumento del prezzo del riso, c’è da tener ben presente come abbiamo già detto l’aumento del prezzo del grano. Al Chicago Board of Trade(CBOT), la massima borsa mondiale dei cereali, il frumento, ad esempio, ha visto salire i prezzi del 123%.