Schioppa, Darling, Lagarde, Steinbrueck: politica monetaria in vista del G7

Alistair Darling, cancelliere dello Scacchiere britannico e i suoi colleghi Christine Lagarde, Tommaso Padoa Schioppa e Peer Steinbrueck si sono incontrati negli scorsi giorni per discutere sulle misure da prendere in merito alla crisi che per ora, secondo il parere dei ministri, è confinata ai mercati finanziari e per tale motivo bisogna agire con la massima urgenza per arginarla. L’incontro è propedeutico al vertice dei Primi ministri dei quattro Paesi il 29 gennaio prossimo a Londra.
L’incontro ha avuto lo scopo di trovare soluzioni per la possibile crisi generata dalle performance dei mutui subprime americani, vale a dire quelli concessi alle persone meno abbienti e pertanto con un elevato rischio di mancato rimborso delle rate, i quali pesano negli Stati Uniti per il 10% del mercato. In Europa il fenomeno – esclusa l’Inghilterra – è decisamente meno rilevante e i fondamentali economici sono buoni. Qui da noi gli ultimi dati sulla disoccupazione sono i migliori dal 1975, l’inflazione è sotto controllo e l’interscambio con la Ue è solido. Tuttavia non va escluso l’effetto contagio che si potrebbe avere sul nostro Paese, dunque un impatto negativo sulle aspettative degli operatori economici.

Opa a Piazza Affari: Tas, Jolly Hotels, Sirti

Prende il via oggi per concludersi il prossimo 8 febbraio l’Offerta Pubblica d’Acquisto sulle azioni ordinarie TAS, promossa da TASNCH Holding Srl. L’Opa avrà inizio il 21 gennaio e terminerà l’8 febbraio. Lo si legge nell’autorizzazione di Consob all’offerta pubblicata nella newsletter settimanale della Commissione.
L’opa obbligatoria è conseguenza del perfezionamento dell’acquisto del 67,276% di Tas da parte della controllata del fondo Audley European Opportunities Master Fund, avvenuto a fine novembre. Il prezzo offerto è di 21,164 euro per azione.
Il nuovo socio di controllo ha annunciato che qualora all’esito dell’Opa acquisisse una partecipazione superiore al 90% del capitale, provvederebbe al lancio di un’Opa residuale. Nel caso in cui, all’esito dell’Opa residuale si dovesse giungere alla revoca delle azioni della società dalla quotazione sul Mercato Telematico Azionario, l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea straordinaria degli azionisti di dicembre, sarà collocato quindi nelle forme cosiddette di diritto comune, per cui senza far ricorso ad un’offerta pubblica di sottoscrizione.

Auto cinesi: una minaccia per l’industria europea?

Invasione in Europa delle auto cinesi, di cui alcuni modelli sono giudicati fotocopie di Bmw, Daimler, Volkswagen, Toyota. Bmw e Daimler sono gia’ passati alle azioni legali, la Ceo della Shuanghuan è molto simile alla Bmw X3, lo stesso costruttore cinese produce anche la Noble, vettura quasi identica alla Smart che ha quindi scatenato le proteste di Daimler.
Nonostante le accuse di plagio dei grandi costruttori nazionali, l’importatore tedesco di auto cinesi China Automobile Deutschland (Cda) ha proseguito la sua attività per l’ampliamento della rete di distribuzione in Europa, entro la primavera saranno oltre 200 i partner di China Automobile Deutschland (Cda) che metteranno in vendita nelle principali citta’ europee i modelli delle vetture Ceo e Ufo prodotti da tre anni, rispettivamente, da Shuangahuan e Zhejian Jonway. Entro il 2010 l’industria cinese sfornerà tante automobili da pareggiare il conto con la produzione globale americana e le auto prodotte in Cina costeranno, mediamente, il 30 per cento in meno di quelle che escono dalle fabbriche europee.
Da Isernia giunge la notizia che la cinese Faw (First automobile works, un’azienda statale che produceva macchine da guerra) ha cominciato i test di omologazione di un’auto interamente cinese, la Happy Emissary.

Fs: aumento dei prezzi vuol dire migliori comfort?

Il Presidente delle FS Innocenzo Cipolletta, durante la registrazione del programma tv “Economix” di Rai Educational, ha affermato che gli aumenti dei biglietti ferroviari continueranno anche in futuro ed ha precisato che il gettito derivante da tali aumenti non si tradurrà in miglioramenti del servizio, bensì sarà destinato in larga parte a compensare il disavanzo, pagare gli interessi alle banche e sanare i buchi di bilancio del passato, a conferma che le Ferrovie dello Stato sono sempre state uno degli anelli deboli della nostra nazione. Per la fine dell’anno si prevede un aumento del 20% dei prezzi,con un budget di circa 130 milioni di euro di ricavi.
Cipolletta ha però tenuto a rimarcare che l’incremento del 15% delle tariffe riguarda una fetta “limitata” dei treni, quelli a lunga percorrenza e ad alta velocita’, cioè appunto il 20% del totale. L’intenzione è quella di crescere nel trasporto regionale e nelle tratte Eurostar e ridurre, invece, i passeggeri nelle tratte a lunga percorrenza, soppiantate dai voli low-cost. Le tratte a lunga percorrenza stanno infatti perdendo perchè sono treni di vecchia concezione e i passeggeri si stanno riducendo preferendo gli aerei a basso costo.

Rilancio dell’economia: meno tasse e meno spese

Il governatore di Bankitalia, Mario Draghi, ha invitato il governo a tagliare la spesa pubblica per poter mettere in atto sgravi fiscali. Secondo il governatore queste misure esplicano appieno il loro potenziale sull’economia solo se non portano a un aumento del debito pubblico, ragion per cui l’unico modo per compensare la riduzione delle tasse sarebbe diminuire la spesa pubblica.
Tagliare le tasse può essere utile per ridare fiato all’economia del Paese. Cruciale è favorire uno “scatto della produttività”: soltanto così sarà possibile favorire un rilancio di lungo periodo, questo perché riduzioni delle imposte hanno ovviamente un effetto positivo sui consumi e sul PIL, soprattutto se mirate alle famiglie con i redditi più bassi, che hanno una propensione al consumo più elevata.

Wall Street si muove cautamente: il piano Bush non convince

Ieri la diffusione dei dati sulla fiducia dei consumatori raccolti dall’Università del Michigan ha spinto al rialzo Wall Street: dopo un’ora dall’apertura il Dow Jones guadagnava l’1,32% a 12.319 mentre il Nasdaq saliva dell’1,39% a 2.379. Già il giorno prima i mercati erano stati spinti in positivo dalla netta riduzione delle richieste di disoccupazione relative alla settimana del 12 gennaio (-21’000). Il dato, comunicato dal Bureau of Labour Statistics ha smentito gli analisiti che ne prevedevano 335.000 mentre si sono assestate a 301.000.

Droga, tasso di cambio e riciclaggio

La droga sarà una delle peggiori emergenze dei prossimi anni. E lo sarà ancor di più se di fronte a questa piaga continueremo a fare finta di nulla, lasciando che il mercato delle sostanze stupefacenti continui ad alimentarsi all’infinito. Il consumo di droga è aumentato vertiginosamente in gran parte d’Europa occidentale, secondo un rapporto pubblicato l’anno scorso dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. In Italia, l’uso di droga è salito al 2,1% della popolazione generale nel 2005 dal 1,1% appena quattro anni prima. In Francia, è triplicato dal 2000 al 2005, dal 0,2% al 0,6% della popolazione adulta. L’uso di cocaina in Inghilterra è raddoppiato dal 1998 al 2006, in base al Britain’s National Health Service, per il 2,4% tra gli adulti. Il boom di cocaina, unito al continuo rafforzamento dell’euro, hanno alimentato la crescita di una ulteriore industria: il riciclaggio di euro. Tanto l’euro si apprezza, tanto per uno spacciatore europeo sarà meno costoso acquistare droga oltreoceano, perché con pochi euro si può acquistare un gran numero di moneta sudamericana. Lo scopo del riciclaggio di denaro è quello di mascherare le penali origini di illeciti guadagni tramite operazioni apparentemente legittime.

Unicredit smentisce l’ipotesi Merrill Lynch

Il Sole 24 Ore in un articolo ha ipotizzato che Unicredit potesse essere interessato al colosso statunitense Merrill Lynch. A causa della crisi dei mutui subprime ed il conseguente crollo delle capitalizzazioni di Borsa molti istituti finanziari e bancari hanno accusato pesanti crolli spalancando le porte ad investimenti esterni, quali quelli provenienti dai paesi mediorientali. Secondo l’indiscrezione diffusa dal quotidiano l’amministratore delegato del gruppo Alessandro Profumo starebbe valutando con interesse la possibilità di cogliere l’opportunità oltreoceano.

L’euro scende rispetto a dollaro e yen. Borsa Orientale in ribasso.

Dopo qualche ora dall’apertura delle contrattazioni nelle piazze finanziarie del Vecchio Continente la moneta unica viene scambiata a 1,4615 rispetto al biglietto verde, in calo sia rispetto alle ultime rilevazioni della Banca Centrale Europea (1,4790) sia rispetto ai valori registrati in tarda serata di ieri a New York (1,4650). Scende la divisa europea rispetto alla moneta giapponese, l’euro vale 156,90 yen dai 157,30 yen delle indicative della BCE delle giornate scorse. Il deprezzamento dell’euro contro il dollaro è legato in prevalenza all’aumento delle attese degli investitori su un rallentamento della crescita dell’economia del Vecchio Continente dopo le dichiarazioni di alcuni membri della BCE rilasciate nella giornata di ieri. Yves Mersch, membro del Consiglio Direttivo dell’istituto di Francoforte, ha affermato che l’espansione economica del Vecchio Continente evidenzierà un forte rallentamento, è possibile quindi che la BCE possa seguire le strategie monetarie espansive della Federal Reserve, ossia che si realizzino tagli sul costo del denaro.

Fiat 500 alla ribalta: cresce il mercato automobilistico

E’ salito dell’1,1% il mercato dell’auto nel 2007 in Europa, con 15,96 milioni di immatricolazioni di nuove vetture: lo ha reso noto l’Acea, la federazione che raccoglie le case automobilistiche Ue. Per quanto riguarda l’Italia, lo scorso anno sono state immatricolate 2.326.049 auto, con una crescita del 7,1% rispetto al 2006. Corre la Fiat, che ha chiuso l’anno con un aumento delle vendite del 6,6% e del 9% nel solo mese di dicembre. Fiat chiude quindi il 2007 con una quota dell’8,1% del mercato in Europa occidentale, in sensibile crescita rispetto al 2006, quando la quota era stata del 7,6%.

Cosa sono i “futures”?

I futures sono contratti che impegnano ad acquistare, o vendere, in una data futura una certa quantità di merce o attività finanziarie ad un prezzo fissato. Più precisamente se si tratta di merce parleremo di commodity futures, mentre se i tratta di beni finanziari allora avremo dei financial futures. I contratti futures sono anche detti derivati o a termine e permettono di operare sui mercati con capitali limitati dal momento che possibile usufruire di una leva (o leverage) interessante.

Philogen biotecnologie: ingresso a Piazza Affari

Philogen S.p.a. è un’impresa che opera nell’area delle Biotecnologie, con lo scopo di sviluppare prodotti per la diagnosi e terapia di patologie associate ad angiogenesi (cancro, “Age-related Macular Degeneration“, artrite reumatoide, psoriasi). Philogen ha laboratori di ricerca a Genova, presso il Centro di Biotecnologie Avanzate (CBA); l’impresa ha recentemente allestito a Siena una struttura di 2000 m2 per la ricerca e la produzione GMP di derivati anticorpali per applicazioni cliniche. Questa struttura è stata autorizzata dal Ministero della Salute per la produzione di farmaci sperimentali.

Geox “respira” grazie a Goldman Sachs

Giornata più che positiva quella di ieri per il titolo Geox. Il titolo era in forte ribasso dal 28 dicembre mentre ieri è salito a 4,36% a 11,42 euro. Il rimbalzo è dovuto alla valutazione di Goldman Sachs che ha rivisto la propria raccomandazione del titolo da “sell” a “neutral”, dopo però averne ridotto il target price da 14,5 a 11,3.

Impregilo + 6%: Igli lancerà Opa

Impregilo è il primo gruppo italiano di ingegneria e general contracting, attivo nel settore della realizzazione di grandi opere infrastrutturali, nel settore impiantistico e dei servizi ambientali. L’impresa opera a livello mondiale per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali che contribuiscono allo sviluppo economico e sociale di molti Paesi. L’attività centrale del settore è oggi la costruzione di ferrovie, dighe e impianti idroelettrici, reti autostradali, stradali e metropolitane, oltre a opere marittime e lavori specializzati in sotterraneo, operando in ambito ambientale, sia come impiantista ed anche con il ruolo di general contractor, in particolare nel settore del trattamento acque (principalmente dissalazione di acqua di mare) e acque di scarico, trattamento fumi e rifiuti solidi (con incenerimento e recupero vapore), sia nella gestione e nei servizi, incluso la raccolta e lo stoccaggio di rifiuti solidi urbani, ospedalieri e industriali, la bonifica di aree contaminate, l’antinquinamento marino e la protezione delle coste. A supporto delle sue attività opera un Centro di Ricerca e un Laboratorio equipaggiato con i più moderni strumenti e personale esperto ed altamente qualificato e sofisticate metodologie analitiche.