Mutuo Giovani di intesa Sanpaolo: una speranza per i lavoratori atipici

Lavoratore atipico? Desideri mettere sù famiglia ma non hai la certezza del tuo futuro lavorativo? Forse non tutti conoscono Mutuo Giovani di Intesa Sanpaolo nato proprio per faciltare l’accesso al credito ai giovani, compresi quelli con contratto di lavoro atipico. Si tratta di un’offerta basata su due nuovi prodotti, un mutuo e un prestito personale, studiati ad hoc per le specifiche esigenze dei giovani del Terzo Millennio, penalizzati da evidenti difficolta’ di inserimento stabile nel mondo del lavoro.

Mutuo Giovani è il finanziamento ideato dal gruppo IntesaSanpaolo per i giovani che vogliono acquistare un immobile ultimato da adibire a prima casa, viene offerta anche un’assicurazione decennale gratuita che copre eventuali periodi di disoccupazione (massimo 2 per 6 rate massime ognuno). Con Mutuo Giovani è possibile ottenere fino a 250 mila euro e fino al 100 del valore della casa.

Piano triennale sull’economia: il Governo colpisce utili di assicurazioni, banche e petrolieri

Il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia che il Consiglio dei ministri approverà mercoledì 18 giugno il piano triennale sull’economia che contiene anche la Robin Hood

Libor: BBA annuncia controlli più severi

Il Libor è il London Interbank Offered Rate (tasso interbancario ‘lettera’ su Londra), un tasso di riferimento per i mercati finanziari. Si tratta di un

Medvedev: Occorre primo piano della Russia nell’economia globale, non più egoismo economico degli Usa

Non importa quanto è grande il mercato americano né quanto è forte il sistema finanziario americano: non sono in grado di sostituirsi ai mercati globali”. Gli Usa non bastano anche se la loro presenza nel mondo può dare questa impressione. Non solo: hanno fallito. L’incapacità dei grandi gruppi nel considerare i rischi connessi alle loro strategie e le politiche aggressive della più grande economia del pianeta non ha portato solo a perdite finanziarie, ma hanno impoverito il mondo.

Questo l’attacco di Dimitri Medvedev, nuovo presidente russo sferrato agli Stati Uniti nel corso del Forum economico di San Pietroburgo. Quanto sta accadendo, secondo Medvedev, è la più grave crisi dal 1930 ed è figlia dell’ “egoismo economico” da parte degli Usa che ha penalizzato e continua a penalizzare anche la Russia alla ricerca di norme condivise per potere investire all’estero così come consente alle imprese estere di investire in Russia.

Trichet prospetta aumento tassi: sale Euribor

Dopo le parole del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che non ha escluso un aumento del costo del denaro dal 4% al 4,25% il prossimo mese per fronteggiare la minaccia dell’inflazione, assisteremo ad un aumento dei tassi di interesse dell’Eurozona. Tali parole infatti si sono già ripercosse su quei tassi Euribor ai quali sono indicizzate le rate dei mutui a tasso variabile. Ciò significa che chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile pagherà un po’ di più ogni mese. Precisiamo che la revisione delle aspettative future sui tassi di interesse europei si è fatto sentire più sulle scadenze lunghe che su quelle brevi: l’Euribor 360 a un mese è stato influenzato soltanto relativamente ed è passato in un giorno dal 4,458% al 4,479 per cento. Il tasso a 3 mesi, è salito d’un colpo dal 4,866% al 4,967%, mentre quello a 6 mesi ha raggiunto la soglia del 5%, precisamente del 5,113% (dal 4,938%).

La stretta monetaria prennunciata in settimana dal presidente Jean Claude Trichet, ha quindi messo in subbuglio i mercati che non si aspettavano un orientamento così aggressivo. Il mercato e l’imprenditoria come hanno accolto tali mosse? Con favore dagli imprenditori italiani come l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne secondo cui la Bce interpreta «giustamente e totalmente» il suo compito e il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo, il quale ritiene che la Bce fa il suo mestiere al meglio.

Otto milioni gli utenti dei siti di banking on line, in espansione le carte prepagate

Nielsen Online è il servizio di The Nielsen Company per l’analisi e la misurazione certificata di audience internet, advertising online, video, consumer-generated media, passaparola digitale, e-commerce e più in generale del comportamento dell’utente online. DigitalFinance è lo studio trimestrale sul finance online realizzato da Nielsen Online e CommStrategy che registra le performance dei siti finanziari e i comportamenti online. In questi giorni ha realizzato uno studio ad hoc per quanto riguarda l’uso dei servizi del banking on line, il numero di utenti che usano tali servizi è incrementato: a fine 2007 gli utenti dei siti di banking sono 8 milioni, quasi un utente internet su quattro. Gli utenti che accedono alle aree protette da password, le aree cioè di servizio alla clientela, sono 5,3 milioni, con una crescita di 1 milione di individui nell’anno. Questo significa che ci sono 2,7 milioni di internauti che per ora preferiscono solo curiosare tra questi siti ma che non hanno ancora preso la decisione di poter consultare il proprio conto on line. Difatti nonostante i vantaggi derivanti dall’assenza dei costi di tenuta conto, dai tassi di interesse generalmente più alti del conto corrente tradizionale e dalla possibilità di effettuare operazioni bancarie in ogni momento della giornata senza code e perdite di tempo non tutti sono propensi a sperimentare il banking online.

Bradford & Bingley crolla alla Borsa di Londra: torna il panico per i mutui suprime

Le Borse mondiali tornano a temere per la crisi dei mutui subprime. La responsabilità è del “profit warning” lanciato da Bradford & Bingley, uno dei principali operatori del settore in Gran Bretagna, che alla Borsa di Londra oggi è crollata fino al 27%. La società ha annunciato per il primo quadrimestre dell’anno condizioni economiche difficili, perdite lorde per 8 miliardi di sterline nei primi 4 mesi del 2008 a causa della sua esposizione ai crediti immobiliari. La società di mutui è stata sospesa sul mercato britannico, con i dealer che vedevano un’apertura in ribasso del 27% proprio a causa dei risultati 2008. L’ annuncio sui dati solleva ancora una volta dubbi sulle prospettive a breve per la società e per il mercato britannico dei mutui nel suo complesso.

Contro il caro mutuo Sparkasse lancia “Mutuo Zero portability”

Con il termine portabilità si esprime il concetto secondo cui chi ha contratto un mutuo con una banca può trasferire il suo debito ad un altro istituto, perché magari gli concede delle condizioni migliori. Più correttamente, però, si parla di portabilità dell’ipoteca, nel senso che nel caso di stipula di un nuovo contratto di finanziamento, l’operazione porta con sé la precedente ipoteca.

Per contrastare il caro mutuo Sparkasse crea Mutuo Zero Portability. È una soluzione semplice ed efficace, a misura di cliente, che permette di trasferire a costo zero, il proprio mutuo ipotecario presso l’istituto Sparkasse. Il nuovo mutuo è rivolto a tutti coloro che hanno contratto un precedente mutuo con un’altra banca e intendono trasferirlo presso Sparkasse che offre ai propri clienti condizioni più vantaggiose.

Rinegoziazione mutui: raggiunto accordo tra banche e Governo

L’accordo raggiunto tra il governo e l’Abi permette agli italiani di trasformare i mutui a tasso variabile in rate fisse. Con il risultato di ridurre e stabilizzare l’importo delle rate da corrispondere senza costringere i correntisti a portare ulteriori garanzie. L’intesa si riferisce solo ai finanziamenti a tasso variabile sottoscritti prima dell’inizio del gennaio 2007 e solo per la prima casa. Gli italiani potranno rinegoziare il proprio mutuo a tasso variabile, ottenendo dalle banche il tasso di interesse medio che era applicato nel 2006, si avrà quindi un alleggerimento immediato del caro mutui: su un mutuo da 100mila euro della durata di 15 anni la rata su base annua si ridurrebbe da 9.874 euro a 8.916; con un risparmio prossimo quindi a mille euro. Su questa cifra i clienti dovranno però riconoscere agli istituti di credito un interesse, che sarà calcolato sull’Irs a dieci anni, maggiorato dello 0,50 per cento. In pratica un «finanziamento ponte» a condizioni prestabilite e valido per tutti, destinato a vivere in simbiosi con il mutuo e l’andamento del costo del denaro: a seconda dell’altalena dei tassi, a fine periodo il correntista potrebbe quindi essere chiamato a ripianare la differenza accumulata.