Unicredit titolo ai massimi da febbraio 2012 sopra 4,3€

E’ un momento d’oro per il settore bancario italiano, che sta approfittando del forte calo dello spread Btp-Bund e dell’allentamento delle regole sui vincoli di liquidità previsti da Basilea 3. Tra i titoli più acquistati c’è Unicredit, secondo gruppo bancario italiano poco dietro Intesa SanPaolo. Le azioni della banca di Piazza Cordusio guadagnano lo 0,66% a 4,268 euro, ma sono salite fino a 4,316 euro sui massimi più alti dal 22 febbraio 2012. Ieri il titolo della banca milanese era salito del 4,85%.

Banche italiane promosse da Ubs

 La banca d’affari svizzera Ubs ha pubblicato un report nel quale ha posto la sua attenzione sulle prospettive relative al settore bancario italiano. Ubs prevede progressi dalla seconda metà del 2013, a seguito di un graduale miglioramento del contesto macroeconomico e politico in Italia e in Europa. A Piazza Affari i titoli bancari hanno beneficiato del report di Ubs, spingendo al rialzo l’indice azionario FTSE MIB in area 17.170 punti (+1,3%). Tra i titoli bancari migliori c’è sempre Banca Mps (+3,7% a 0,289 euro), seguita da Unicredit (+3,26% a 4,176 euro) e Banco Popolare (+3,08% a 1,471 euro).

Intesa SanPaolo bocciata da Jp Morgan a “underweight”

 Giornata positiva per Piazza Affari, che in mattinata aveva mostrato invece una certa indecisione. Il ritorno della positività sta spingendo nuovamente al rialzo i titoli bancari. Intesa SanPaolo mostra un guadagno dell’1,07% a 1,419 euro, poco sotto i massimi di giornata posti a 1,425 euro. Ieri il titolo ha toccato quota 1,447 euro, salendo sui livelli più alti da marzo 2012. Tuttavia, oggi c’è da registrare una notizia poco confortante per Intesa SanPaolo, ovvero il downgrade di Jp Morgan sul rating. La banca americana ha abbassato la raccomandazione a “underweight”.

Speculazione Banca Mps

 Giornata di realizzi sui titoli bancari a Piazza Affari, dopo il rally degli ultimi giorni favorito dal crollo dello spread Btp-Bund sotto 270 punti base e dalla revisione degli accordi di Basilea 3 sui vincoli di liquidità per gli istituti di credito europei. Le prese di beneficio interessano soprattutto Banca Monte dei Paschi di Siena, che ha iniziato il nuovo anno in grande spolvero passando da area 0,23 euro a 0,313 euro. Il top toccato ieri è il livello più alto da aprile 2012. Stamattina, però, il titolo cede l’1,98% a 0,2766 euro.

Mps supera 0,31 euro ai top degli ultimi 9 mesi

 Non si ferma il rally in borsa di Banca Mps, che anche stamattina sta evidenziando la migliore performance nell’indice azionario italiano principale FTSE MIB, attualmente in territorio positivo ma solo dello 0,05%. Grazie alla revisione degli accordi di Basilea 3 l’indice FTSE MIB è volato sopra 17mila punti, trainato soprattutto dal settore bancario. Banca Monte dei Paschi di Siena, spinta da volumi record, è salita fino a 0,313 euro sui livelli più alti da inizio aprile 2012. Attualmente il titolo guadagna il 9,36% a 0,2887 euro.

Boccata d’ossigeno per le banche da Basilea 3

Buone notizie per gli istituti di credito europei. Come da attese i governatori e i responsabili delle autorità di sorveglianza del Comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria hanno approvato la revisione degli standard di liquidità per le banche previste dalla nuova normativa di Basilea 3. La riunione è avvenuta nel quartier generale della Banca per i Regolamenti Internazionali (Bri). La decisione è stata presa all’unanimità e dovrebbe così concedere una boccata d’ossigeno al settore del credito, in attesa dell’entrata in vigore delle nuove regole.

Come investire sul settore bancario europeo nel 2013 secondo Rbs

 Alberto Gallo, responsabile della strategia sul credito in Europa per Royal Bank of Scotland, è convinto che il vecchio continente attirerà grossi flussi di capitale grazie all’appetibilità dei rendimenti offerti. Nel comparto obbligazionario l’esperto guarda con grande interesse ai bond bancari senior, grazie ai passi in avanti che saranno compiuti nella direzione di una maggiore Unione bancaria, mentre tra i corporate bond preferisce puntare sugli high-yield bond. Secondo il guru di Rbs l’economia europea resterà in sofferenza, “ma il premio al rischio sui bond è ancora interessante rispetto ad altre aree geografiche”.

Banca Mps stop ai Monti-bond dalla Bce

 Il dossier Banca Monte dei Paschi di Siena è seguito attentamente dai policy makers europei. L’approvazione condizionata da parte della Commissione UE all’emissione dei Monti-bond da parte dell’istituto bancario senese trova ora un nuovo ostacolo, che arriva ancora una volta dall’Europa. Questa volta è Mario Draghi, governatore della Bce, a smorzare gli entusiasmi a Rocca Salimbeni. Il banchiere centrale vuole che il pagamento degli interessi sui Monti-bond al Tesoro italiano non avvenga attraverso l’emissione di altro debito, bensì permettendo a Via XX Settembre di entrare nel capitale della banca toscana.

Banca Mps cedola Monti-bond al 10%

 E’ un momento positivo in borsa per il titolo Banca Mps, che continua a evidenziare un interessante rally a seguito dell’approvazione dei Monti-bond da parte della Commissione UE. Ieri le azioni della banca di Rocca Salimbeni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,01% a 0,2226 euro. Nell’intraday il rialzo era stato maggiore, fin sopra il 5%. I prezzi sono saliti fino a 0,2287 euro, sui livelli più alti da fine ottobre scorso. I volumi di scambio sono stati i più alti degli ultimi due mesi.

Banca Mps via libera ai Monti-bond

 Banca Monte dei Paschi di Siena tira un sospiro di sollievo. Arriva il via libera ai Monti-bond, che sanciscono praticamente il salvataggio della banca da parte del governo. Ieri è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge salva infrazioni europee. All’articolo 8 c’è la nuova disciplina dei Monti-bond, ovvero le obbligazioni che l’istituto di credito senese emetterà a favore del Tesoro per raggiungere gli obiettivi sui requisiti di rafforzamento del capitale richiesti dall’Eba, ovvero l’european banking authority. Stamattina in borsa il titolo Banca Mps guadagna l’1,3% a 0,2022 euro.

Citigroup taglia 11mila dipendenti e vola in borsa

 Il terzo più grande istituto bancario degli Stati Uniti, ovvero il conglomerato finanziario Citigroup, ha annunciato un piano per ridurre la forza lavoro del 4%, allo scopo di abbattere i costi e aumentare l’efficienza. Ciò vuol dire che la banca americana taglierà 11.000 posti di lavoro. Si trata di una decisione in linea con il piano di trasformazione della banca, che il nuovo amministratore delegato Michael Corbat intende portare avanti nei prossimi mesi, dopo aver sostituito a ottobre scorso l’ex ad Vikram Pandit.

Banca Mps rating tagliato a spazzatura da S&P

 Brutta tegola per Banca Monte dei Paschi di Siena. L’istituto più antico d’Italia è finito ne lmirino dell’agenzia di rating Standard & Poor’s che ha deciso di tagliare il giudizio sul merito di credito di lungo periodo a BB+ da BBB- confermando l’outlook negativo, che apre la strada a nuovi downgrade nei prossimi mesi. Il declassamento effettuato da S&P porta l’istituto bancario senese al livello “junk” (spazzatura), collocandolo così tra gli emittenti più speculativi. Sul finire di ottobre anche Moody’s aveva bocciato Mps al rating “spazzatura”, portando il giudizio a Ba2 da Baa3.

Banca Mps appeal speculativo su dossier Monti-bond

 Il titolo Banca Monte dei Paschi di Siena è in leggero rialzo questa mattina a Piazza Affari, dopo che ieri le azioni della banca senese avevano sperimentato un progresso del 6,86%. Stamattina, a poco più di un’ora dall’inizio delle contrattazioni di borsa, il titolo Banca Mps guadagna lo 0,32% a 0,2171 euro. Il titolo ha toccato un massimo intraday a 0,2196 euro, il massimo più alto dallo scorso 8 novembre. L’appeal speculativo del titolo deriva dal fatto che ancora non è stata trovata un’intesa sui cosiddetti Monti-bond.

Piazza Affari +2,8% migliore in Europa grazie alle banche

 La seduta di ieri è stata decisamente positiva per Piazza Affari, che è stata la borsa migliore in Europa. Il listino azionario milanese FTSE MIB ha chiuso la seduta con un rialzo del 2,81% a 15.888 punti, salendo sui massimi più alti da oltre venti giorni. A mettere il turbo alla borsa di Milano è stato il settore bancario, ma anche l’asta dei Btp a 5 e 10 anni che ha evidenziato un calo del tasso decennale sui livelli più bassi degli ultimi due anni. Il titolo migliore del listino è stato Bper (+9,91%).