Trichet prospetta aumento tassi: sale Euribor

Dopo le parole del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che non ha escluso un aumento del costo del denaro dal 4% al 4,25% il prossimo mese per fronteggiare la minaccia dell’inflazione, assisteremo ad un aumento dei tassi di interesse dell’Eurozona. Tali parole infatti si sono già ripercosse su quei tassi Euribor ai quali sono indicizzate le rate dei mutui a tasso variabile. Ciò significa che chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile pagherà un po’ di più ogni mese. Precisiamo che la revisione delle aspettative future sui tassi di interesse europei si è fatto sentire più sulle scadenze lunghe che su quelle brevi: l’Euribor 360 a un mese è stato influenzato soltanto relativamente ed è passato in un giorno dal 4,458% al 4,479 per cento. Il tasso a 3 mesi, è salito d’un colpo dal 4,866% al 4,967%, mentre quello a 6 mesi ha raggiunto la soglia del 5%, precisamente del 5,113% (dal 4,938%).

La stretta monetaria prennunciata in settimana dal presidente Jean Claude Trichet, ha quindi messo in subbuglio i mercati che non si aspettavano un orientamento così aggressivo. Il mercato e l’imprenditoria come hanno accolto tali mosse? Con favore dagli imprenditori italiani come l’amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne secondo cui la Bce interpreta «giustamente e totalmente» il suo compito e il numero uno di Unicredit, Alessandro Profumo, il quale ritiene che la Bce fa il suo mestiere al meglio.

Otto milioni gli utenti dei siti di banking on line, in espansione le carte prepagate

Nielsen Online è il servizio di The Nielsen Company per l’analisi e la misurazione certificata di audience internet, advertising online, video, consumer-generated media, passaparola digitale, e-commerce e più in generale del comportamento dell’utente online. DigitalFinance è lo studio trimestrale sul finance online realizzato da Nielsen Online e CommStrategy che registra le performance dei siti finanziari e i comportamenti online. In questi giorni ha realizzato uno studio ad hoc per quanto riguarda l’uso dei servizi del banking on line, il numero di utenti che usano tali servizi è incrementato: a fine 2007 gli utenti dei siti di banking sono 8 milioni, quasi un utente internet su quattro. Gli utenti che accedono alle aree protette da password, le aree cioè di servizio alla clientela, sono 5,3 milioni, con una crescita di 1 milione di individui nell’anno. Questo significa che ci sono 2,7 milioni di internauti che per ora preferiscono solo curiosare tra questi siti ma che non hanno ancora preso la decisione di poter consultare il proprio conto on line. Difatti nonostante i vantaggi derivanti dall’assenza dei costi di tenuta conto, dai tassi di interesse generalmente più alti del conto corrente tradizionale e dalla possibilità di effettuare operazioni bancarie in ogni momento della giornata senza code e perdite di tempo non tutti sono propensi a sperimentare il banking online.

Bce rivede al rialzo le previsioni di inflazione: invariati i tassi di interesse

Obiettivo primario della Bce e’ assicurare la stabilita’ dei prezzi, che e’ precondizione per la stabilita’ finanziaria e la crescita. La BCE esercita, infatti, il controllo dell’inflazione nell’area euro badando a contenere, tramite opportune politiche monetarie (controllando la base monetaria o fissando i tassi di interesse a breve), il tasso di inflazione di medio periodo ad un livello inferiore (ma tuttavia prossimo) al 2%.

Proprio a questo scopo il suggerimento di Trichet per arginare le pressioni inflazionistiche che iniziano a minacciare l’Europa è quello di abbandonare la strada delle politiche fiscali e seguire “politiche di bilancio prudenti”. La Bce rivede al rialzo le previsioni di inflazione di Eurolandia per il 2008 e il 2009: le nuove stime indicano un’inflazione compresa fra il 3,2 e il 3,6% per il 2008, in netto rialzo dal 2,9% medio stimato a marzo, mentre per il 2009 gli economisti si aspettano un’inflazione compresa fra 1,8% e 3,0%, dal precedente 2,1% medio.

Contro il caro mutuo Sparkasse lancia “Mutuo Zero portability”

Con il termine portabilità si esprime il concetto secondo cui chi ha contratto un mutuo con una banca può trasferire il suo debito ad un altro istituto, perché magari gli concede delle condizioni migliori. Più correttamente, però, si parla di portabilità dell’ipoteca, nel senso che nel caso di stipula di un nuovo contratto di finanziamento, l’operazione porta con sé la precedente ipoteca.

Per contrastare il caro mutuo Sparkasse crea Mutuo Zero Portability. È una soluzione semplice ed efficace, a misura di cliente, che permette di trasferire a costo zero, il proprio mutuo ipotecario presso l’istituto Sparkasse. Il nuovo mutuo è rivolto a tutti coloro che hanno contratto un precedente mutuo con un’altra banca e intendono trasferirlo presso Sparkasse che offre ai propri clienti condizioni più vantaggiose.

Rinegoziazione mutui: raggiunto accordo tra banche e Governo

L’accordo raggiunto tra il governo e l’Abi permette agli italiani di trasformare i mutui a tasso variabile in rate fisse. Con il risultato di ridurre e stabilizzare l’importo delle rate da corrispondere senza costringere i correntisti a portare ulteriori garanzie. L’intesa si riferisce solo ai finanziamenti a tasso variabile sottoscritti prima dell’inizio del gennaio 2007 e solo per la prima casa. Gli italiani potranno rinegoziare il proprio mutuo a tasso variabile, ottenendo dalle banche il tasso di interesse medio che era applicato nel 2006, si avrà quindi un alleggerimento immediato del caro mutui: su un mutuo da 100mila euro della durata di 15 anni la rata su base annua si ridurrebbe da 9.874 euro a 8.916; con un risparmio prossimo quindi a mille euro. Su questa cifra i clienti dovranno però riconoscere agli istituti di credito un interesse, che sarà calcolato sull’Irs a dieci anni, maggiorato dello 0,50 per cento. In pratica un «finanziamento ponte» a condizioni prestabilite e valido per tutti, destinato a vivere in simbiosi con il mutuo e l’andamento del costo del denaro: a seconda dell’altalena dei tassi, a fine periodo il correntista potrebbe quindi essere chiamato a ripianare la differenza accumulata.

Arbitraggio: guadagni nelle differenze di prezzo sul Forex

In economia e in finanza, un arbitraggio è un’operazione che consiste nell’acquistare un bene o un’attività finanziaria su un mercato rivendendolo su un altro mercato, sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un profitto. L’operazione è possibile se il guadagno che si ottiene supera i costi per il trasferimento del bene trattato da un mercato all’altro. L’intera operazione deve essere senza alcun rischio per l’operatore. L’arbitraggio si differenzia dalla speculazione per il fatto che, mentre il primo è un modo di lucrare sulle differenze di prezzo presenti in luoghi diversi la seconda opera sulle differenze di prezzo di uno stesso bene in tempi diversi: mentre la speculazione ricerca il lucro giocando sul fattore “tempo” (vendita successiva all’acquisto e viceversa), l’arbitraggio lo ricerca nel fattore “spazio” (acquisto e vendita su due mercati diversi).

 

Uno degli esempi più classici di arbitraggio è quello relativo al mercato dei cambi. Per illustrare la situazione si consideri una giornata in cui si osservano i seguenti tassi di cambio su diversi mercati:
Euro/Dollaro a Milano 0,9;
Euro/Yen a Tokio 95;
• Dollaro/Yen a Monaco 100.

In questo caso si può realizzare un profitto di arbitraggio pari a 0,06 Euro. Con un Euro acquistiamo 95 Yen a Tokio, li convertiamo in 0,95 $ a Monaco per riottenere a Milano 0,95/0,9 = 1,06 Euro circa. Si nota immediatamente che tali opportunità possono portare a profitti molto alti se le transazioni sono consistenti.

Moneta unica scambiata a 1,5495 dollari. Bce manterrà invariati tassi

Dopo qualche ora dall’apertura delle contrattazioni nelle piazze finanziarie del Vecchio Continente la moneta unica viene scambiata a 1,5495 rispetto al biglietto verde, in calo rispetto alle ultime rilevazioni della Banca Centrale Europea (1,5540) ma in rialzo rispetto ai valori registrati in tarda serata di ieri a New York (1,5460). Il rapporto di cambio tra dollaro/yen quota, in area 104,70 da 104,50 dell’ultima chiusura di Wall Street.

L’eccessiva volatilita’ dei cambi, l’elevato livello dell’euro, l’incremento nel prezzo delle materie prime e le pressioni inflazionistiche che ne derivano rappresentano un rischio per tutti quanti noi.

Lo ha affermato il premier francese Francois Fillon, in un discorso all’American Jewish Committee. Il dollaro consolida quindi le posizioni conquistate ieri, quando aveva guadagnato terreno sulla scia dell’attesa per una pausa nel ciclo ribassista della Fed sui tassi di interesse. Gli analisti prevedono ora che la Fed interrompera’ il processo di abbassamento del livello dei tassi, gli indicatori macroeconomici hanno rassicurato gli animi sulle condizioni dell’economia statunitense. Il dollaro ha cosi’ beneficiato del trasferimento di capitali dal mercato delle materie prime, dove sia l’oro che il petrolio hanno perso terreno.

Fed taglia tassi e volano le Borse

Ripresa del settore finanziario e una maggiore fiducia degli operatori hanno inaugurato la settimana delle borse asiatiche. Ad inizio settimana a Tokyo il Nikkei aveva archiviato la seduta in rialzo di 0,22% con un guadagno di 30 punti, a 13.894,37, il massimo dal 28 febbraio scorso sulla scia dei finanziari che hanno goduto del recuperato clima di fiducia da parte degli investitori. Inizio settimana positivo per Taiwan con il Taiex che lunedi ha preso 131,77 punti a 9.079,60 in rialzo dell’1,5%; Lunedi negativo per Seul, dove il Kospi termina a -0,08% (1.823,17 punti). Nella giornata del 29 ottobre la Borsa di Tokyo è rimasta chiusa per festività nazionale. Oggi inizio seduta positiva per la borsa di Tokyo, grazie soprattutto alle notizie giunte dal comparto automobilistico (con le vendite nel mese di marzo in crescita del 12,5%) le performance dei titoli esportatori (dovuto all’arretramento dello yen sul dollaro) ed il rally di Wall Street. L’indice Nikkei ha concluso ieri gli scambi in rialzo del 2,05% a 14.049,26 punti mentre il Topix ha guadagnato il 2,32% a 1.377,39 punti. Tra le altre piazze asiatiche, Seul archivia un progresso dell’1,25% a 1.848,27 punti mentre Taiwan sale dello 0,49% a 8.963,63 punti.

Unione monetaria: perchè l’Inghilterra non adotta l’euro

Nel giugno 1988 il Consiglio europeo confermò l’obiettivo della progressiva realizzazione dell’Unione economica e monetaria (UEM) e assegnò a un comitato guidato da Jacques Delors, all’epoca Presidente della Commissione europea, il mandato di elaborare un programma concreto per il suo conseguimento. Il “Rapporto Delors”, redatto a conclusione dei lavori, proponeva di articolare la realizzazione dell’Unione economica e monetaria in varie fasi: dal rafforzamento della cooperazione tra Banche Centrali, alla fissazione irrevocabile dei tassi di cambio delle valute dei primi 11 Stati membri partecipanti all’unione monetaria e la conduzione di una politica monetaria unica
sotto la responsabilità della BCE ed infine l’adozione della moneta unica.