Bce rivede al rialzo le previsioni di inflazione: invariati i tassi di interesse

Obiettivo primario della Bce e’ assicurare la stabilita’ dei prezzi, che e’ precondizione per la stabilita’ finanziaria e la crescita. La BCE esercita, infatti, il controllo dell’inflazione nell’area euro badando a contenere, tramite opportune politiche monetarie (controllando la base monetaria o fissando i tassi di interesse a breve), il tasso di inflazione di medio periodo ad un livello inferiore (ma tuttavia prossimo) al 2%.

Proprio a questo scopo il suggerimento di Trichet per arginare le pressioni inflazionistiche che iniziano a minacciare l’Europa è quello di abbandonare la strada delle politiche fiscali e seguire “politiche di bilancio prudenti”. La Bce rivede al rialzo le previsioni di inflazione di Eurolandia per il 2008 e il 2009: le nuove stime indicano un’inflazione compresa fra il 3,2 e il 3,6% per il 2008, in netto rialzo dal 2,9% medio stimato a marzo, mentre per il 2009 gli economisti si aspettano un’inflazione compresa fra 1,8% e 3,0%, dal precedente 2,1% medio.

Opa a Piazza Affari: Ducati Motor Holding, Cremonini, Lavorwash

È tempo di Opa a Piazza Affari. Ricordiamo che un Opa è un Offerta Pubblica di Acquisto e s’intende ogni offerta, invito a offrire o messaggio promozionale finalizzato all’acquisto di prodotti finanziari: è quindi una sollecitazione al disinvestimento. In parole semplici un soggetto desidera acquistare delle azioni di un’azienda e quindi “promuove” ovvero annuncia un’opa, chi è titolare di quelle azioni potrà decidere se aderire o meno all’opa ovvero vendendo le proprie azioni al soggetto che ha promosso l’opa.

Si è aperta il 5 maggio e terminerà oggi 6 giugno 2008 l’Opa volontaria residuale lanciata da Motorcycles Spa su Ducati Motor Holding al prezzo di euro 1,70 per azione; secondo i dati disponibili sono stati portate in adesione all’offerta dal primo giorno dell’offerta fino a ieri 105.899.086 azioni, pari al 44,9830% del totale.

La Regione Lombardia si prepara a costruire nuove autostrade con un ciclo di seminari per gli esperti del settore

Si terrà oggi, giovedi 5 giugno, il quarto dei cinque incontri di “Innovazione e nuove infrastrutture autostradali: buone pratiche internazionali a confronto”, il ciclo di seminari per enti pubblici e operatori del settore che si svolge a Milano dal 15 maggio al 12 giugno 2008. Il seminario odierno tratterà il tema “Ambiente e paesaggio” e affronterà la questione dell’inserimento nel territorio di una nuova grande infrastruttura.

Gli interventi saranno curati da Umberto Regalia che si occuperà dell’introduzione, Flora Ruchat Roncati che tratterà l’argomento: “Autostrada A 16: una park way americana in Svizzera” e Tilman Latz che parlerà di “L’autostrada: un nuovo organismo indipendente nel territorio? Caratteristiche ed alternative ad una visione tradizionale delle infrastrutture urbane”.

Tonfo delle immatricolazioni. A maggio -17,6%

Il mercato italiano delle automobili continua a perdere colpi anche durante tutto maggio. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti registra, infatti, un brusco calo delle immatricolazioni. Nel mese di maggio sono state immatricolate 204.607 autovetture, il 17,6 per cento in meno rispetto al maggio del 2007 dove le immatricolazioni furono 248.194. Aumentano, nel contempo, gli acquisti dell’usato: a maggio risultano 435.038 trasferimenti di proprietà di vetture usate, che rappresentano il 68 per cento delle vendite totali.

Da gennaio 2008 il settore delle automobili ha subìto, in Italia, un calo del 10 per cento. Scarsa anche l’affluenza dei visitatori ai concessionari che segnalano un calo delle visite dell’89 per cento.

Protesta dei suinicultori: non si consegnano le certificazioni dop. A rischio prosciutti come il Parma e il San Daniele

In un’Italia scossa dalle proteste scendono in campo anche i suinicultori e i produttori di prosciutto. Dal primo giugno, infatti, è scattata ufficialmente la sospensione dei certificati di qualità che accompagnano i suini alla macellazione per produrre salumi. Una decisione drastica che pesa sui guadagni degli allevatori poiché, così facendo, si ritrovano a vendere senza incassare il sovrapprezzo dato dalle certificazioni.

Al centro delle proteste degli allevatori il calo del prezzo dei suini, l’aumento dei costi per l’alimentazione degli animali con un rialzo del 40 per cento del prezzo di cereali e oleaginose, i rincari anche nelle spese energetiche e la necessità di investimenti nelle strutture e nei macchinari all’interno delle aziende per ottemperare agli obblighi imposti dall’Unione Europea.