Continua incessante il tormentone Yahoo-Microsoft e le voci di rifiuti rilanci si rincorrono. Innanzitutto la risposta di Google: il colosso si è sentito ovviamente sfidato e ha chiamato in causa l’antitrust, aspettandosi un suo intervento nel caso la fusione vada in porto. Secondo Google, Microsoft trasferirebbe la logica del monopolio già applicata nei software anche nel mercato di Internet, cosa in contrasto con i principi base della rete. Nonostante i tentativi per impedire l’affare che sicuramente farà Google, gli esperti si sono detti sicuri che invece l’antitrust non avrà nulla da obiettare alla creazione di un secondo polo capace di costituire una vera alternativa per gli utenti e soprattutto per le aziende in cerca di pubblicità.
Nel frattempo il Financial Times ha parlato della possibilità che Yahoo tenti di fare resistenza, nel qual caso sembra che Microsoft avrebbe già pronto il rilancio. Il mercato pubblicitario in rete, con i suoi 40 miliardi di dollari di valore (che potrebbero diventare 80 nel 2010) rappresentano un boccone troppo appetitoso perché Microsoft ci rinunci così facilmente.
I 31 dollari ad azione offerti da Microsoft sono molti meno di quelli già offerti durante i negoziati dello scorso anno, poi bloccati da Terry Semel: a quel tempo si parlava di 43 dollari ad azione. Un eventuale rilancio sarebbe legato alla discesa in campo di ulteriori acquirenti, possibilità per il momento improbabile.




