Milano Assicurazioni continua la compravendita di azioni proprie e nomina gli organi

L’Assemblea degli azionisti di Milano Assicurazioni, riunitasi nei giorni scorsi sotto la presidenza di Fausto Marchionni, ha approvato il bilancio dell’esercizio 2007, approvando la proposta di distribuzione del dividendo nella misura di Euro 0,34 per ogni azione ordinaria e di Euro 0,36 per ogni azione di risparmio, in pagamento dal prossimo 2 maggio.

L’Assemblea ha inoltre autorizzato per ulteriori 12 mesi l’acquisto e/o vendita di azioni proprie, della controllante diretta Fondiaria-SAI e della controllante indiretta Premafin Finanziaria. In particolare al termine delle operazioni di acquisto/vendita di azioni proprie (l’ultima delle quali è avvenuta in data 29 gennaio 2008). Nel medesimo periodo Milano Assicurazioni ha complessivamente venduto 258.834 azioni ordinarie di Fondiaria-Sai, al prezzo medio per azione di 33,338 euro, per un controvalore complessivo di 9.405.396,11 euro. Milano Assicurazioni ha complessivamente acquistato n. 1.929.400 azioni ordinarie, per un controvalore complessivo per azione pari a 10.975.849,19 Euro e al prezzo medio di 5,689 Euro. L’assemblea ha anche nominato il consiglio di amministrazione e il Collegio sindacale per il triennio 2008-2010. È stato confermato Fausto Marchionni nella carica di Presidente ed Amministratore Delegato, Gioacchino Paolo Ligresti e Cosimo Rucellai nella carica di Vice Presidenti ed ha nominato un Comitato Esecutivo composto da 9 Consiglieri.

Dal 1 maggio due centesimi in più per un litro di benzina

Scade mercoledì 30 aprile lo sconto fiscale deciso dal governo in applicazione della Finanziaria 2008: da giovedì 1 maggio è in arrivo un nuovo aumento, pari a 2 centesimi al litro, che spingerà verde e diesel su nuovi primati. Un meccanismo che il governo ha messo in atto a marzo attraverso un provvedimento che di fatto ha prodotto un calo dei prezzi al consumo di 2 centesimi al litro. Il provvedimento però è previsto che rimanga in vigore infatti solo fino al 30 aprile. Pochi centesimi possono sembrare una cifra irrisoria ma in realtà è una spesa di quasi 7 euro in più per un rifornimento completo di benzina di un’auto di medio-alta cilindrata. Per il primo maggio quindi gli italiani rischiano così di dover metter in conto oltre circa 7 euro in più per un pieno di gasolio rispetto all’anno scorso.

Libero scambio o protezionismo?

Una delle questioni più dibattute nell’ambito dell’economia internazionale riguarda la superiorità del libero scambio sul protezionismo. Non esiste e non è mai esistito nell’uno e nell’altro senso un sistema rigorosamente ed intrasigentemente definito, perché da un lato non si è mai registrata la pratica di un assoluto regime di libero scambio e dall’altro non s’è mai verificato un modello di integrale e duratura autosufficienza. Anche i mercati che in linea di principio si sono chiusi in se stessi hanno aperto sempre larghi spiragli, controllati e limitati quanto si voglia, verso l’esterno.

Cos’è esattamente il protezionismo? È la politica commerciale adottata da un governo per contrastare la concorrenza estera a sostegno dell’intera produzione nazionale o, più spesso, di particolari settori di essa, scoraggiando le importazioni e incoraggiando le esportazioni. A tal scopo, le misure praticate possono essere di vario tipo: dall’applicazione di severe tariffe doganali alle importazioni fino ai contingentamenti ovvero veri e propri limiti quantitativi alle importazioni. Il protezionismo è strettamente legato alla storia degli stati nazionali. Le sue origini possono essere ricondotte sia al mercantilismo, che, finalizzato alla potenza militare, accompagnò la nascita e il rafforzamento delle monarchie nazionali europee tra il XVII e il XVIII secolo, sia al colonialismo, che contemporaneamente consentì ad alcune grandi potenze di costituire mercati talmente ampi da essere potenzialmente autosufficienti. Ottenuto con la rivoluzione industriale un sicuro vantaggio su tutte le altre economie, in Francia e, soprattutto, in Gran Bretagna si fece strada una teoria opposta al protezionismo, che esaltò il valore del libero scambio.

Unione monetaria: perchè l’Inghilterra non adotta l’euro

Nel giugno 1988 il Consiglio europeo confermò l’obiettivo della progressiva realizzazione dell’Unione economica e monetaria (UEM) e assegnò a un comitato guidato da Jacques Delors, all’epoca Presidente della Commissione europea, il mandato di elaborare un programma concreto per il suo conseguimento. Il “Rapporto Delors”, redatto a conclusione dei lavori, proponeva di articolare la realizzazione dell’Unione economica e monetaria in varie fasi: dal rafforzamento della cooperazione tra Banche Centrali, alla fissazione irrevocabile dei tassi di cambio delle valute dei primi 11 Stati membri partecipanti all’unione monetaria e la conduzione di una politica monetaria unica
sotto la responsabilità della BCE ed infine l’adozione della moneta unica.

E-commerce: Shakebid farà concorrenza a Ebay

La moda in questi ultimi tempi delle aste al ribasso ha contribuito alla creazione di diversi siti del settore promotori di tale sistema, più simile talvolta ad una lotteria che ad una vera e propria asta online. Shakebid.com, online da venerdì, attraverso il meccanismo delle aste sul web, ma «al ribasso», vuole fare concorrenza al colosso americano eBay nel ricco business dell’ e-commerce. In cosa consistono le aste al ribasso? Nella vetrina virtuale dell’home page sono esposte le offerte, con relative scadenze. Una volta scelto il prodotto si può puntare sul prezzo giusto per aggiudicarsi il prodotto: vince chi ha formulato l’offerta al prezzo inferiore, purché «unico». Se infatti il prezzo prescelto è già opzionato, le due offerte automaticamente decadono. Il trucco sta quindi nel formulare un’offerta senza pari e più bassa rispetto alla altre. Cosa succede nel caso in cui non ci fosse un’offerta unica? Nel caso in cui non ci sia un’offerta unica più bassa, il bene oggetto dell’asta verrà aggiudicato all’utente che avrà presentato per primo l’offerta formulata dal minor numero di utenti e più prossima all’offerta più bassa.

Accordo Pininfarina-Tata, titolo registra in Borsa un balzo del 38,6%

Pininfarina aprirà, entro la fine del 2008, un Centro di ricerca, design ed engineering a Pune, in India. Pininfarina e il gruppo Tata, hanno infatti firmato una lettera di intenti in base alla quale Tata assegnerà alla società attività di sviluppo. La Pininfarina è un’azienda italiana, attiva nel settore delle carrozzerie per automobili, fondata a Torino il 22 maggio 1930 come Società anonima Carrozzeria Pinin Farina da Battista Farina (detto Pinin ovvero piccino in piemontese). La società sarà a maggioranza Pininfarina, che ne avrà anche la responsabilità di management, infatti per rafforzare ulteriormente lo strategico legame tra il Gruppo Tata e il Gruppo Pininfarina, Ratan Tata,Presidente di Tata Industries Limited, ha espresso l’interesse delle societa’ Tata a partecipare all’aumento di capitale della Pininfarina, con la sottoscrizione di una quota dei diritti di opzione assegnati alla famiglia
Pininfarina.

Questo accordo testimonia la grande attenzione che presta Pininfarina ad un mercato emergente ed in forte sviluppo come quello indiano – afferma Andrea Pininfarina, Presidente e AD di Pininfarina S.p.A. – Il nostro partner, uno dei maggiori costruttori automobilistici a livello mondiale con un forte radicamento nel mercato indiano, ci permetterà di raggiungere un sempre più elevato livello di eccellenza nel settore del design e dell’ingegneria.

Trimestrale Fiat, il Lingotto tiene duro nel mercato automobilistico

Fiat Group Automobiles ha chiuso il trimestre con ricavi per 6,8 miliardi di euro, in aumento dell’8,4% rispetto ai primi tre mesi del 2007 grazie ai maggiori volumi di vendita. In risultato della gestione ordinaria è positivo per 193 milioni di euro (192 milioni di euro nel primo trimestre 2007), mentre il margine sui ricavi è passato dal 3% al 2,8%. Escludendo le componenti non ricorrenti il risultato della gestione ordinaria del primo trimestre 2008 sarebbe stato di 233 milioni di euro rispetto a 152 milioni di euro nel 2007, con un margine sui ricavi del 3,4%, in miglioramento rispetto al 2,4% del 2007.

La trasmissione internazionale del ciclo economico: perchè la crisi dei mutui subprime può colpire anche noi

Le economie industrializzate e le economie emergenti sono caratterizzate da andamenti ciclici dell’attività economica. Le recessioni sono seguite dalle espansioni con una certa regolarità e con un ritmo che è risultato più o meno sincrono con quello di altre economie.

Quando le economie sono aperte (ovvero ci sono limitate barriere commerciali), l’andamento di alcune variabili, come il PIL di un Paese, ha effetti sulle analoghe variabili degli altri Paesi. Per esempio è solito leggere, che la recessione economica degli Stati Uniti(ovvero variazioni negative e decrescenti del PIL) si trasmette alle economie europee e questo può innescare un circolo virtuoso mondiale. Se i legami commerciali sono molto importanti, si osserva che i Paesi maggiormente integrati dal punto di vista commerciale (ovvero il cui interscambio commerciale è molto elevato, dovrebbero essere anche i paesi con i cicli economici più simili e più sincronizzati.

Progetto ENI a Marghera: investimenti per le centrali

A pochi giorni dall’aver siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny , Eni ha presentato ieri a Marghera il progetto ‘Master Plan’ della Raffineria di Venezia, un impegno volto al rilancio dell’area industriale di Porto Marghera. Eni intende rimodulare alcuni impianti che, grazie all’utilizzo di tecnologie più avanzate, modificheranno la produzione degli oli pesanti in prodotti di elevata qualità, ovvero kerosene e gasolio a bassissimo contenuto di zolfo. L’intervento consentira’ anche di rifornire il Triveneto in tempi piu’ rapidi, con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale; vi saranno infatti 41 navi in meno all’anno (-19%) che arriveranno nella laguna di Venezia e 3.000 autobotti (-12%) in circolazione sulle strade locali oltre la diminuzione delle emissioni in atmosfera (-23% polveri e -11% di ossido di zolfo).

Ottantaquattro prodotti in un sms: la spesa virtuale

Il progetto opera su un paniere di ben 84 prodotti. Nel messaggio di risposta alla richiesta di informazione sarà indicato il prezzo di vendita rilevato giornalmente suddiviso in tre macro aree regionali (Nord, Centro e Sud); il prezzo medio nazionale all’origine e quello all’ingrosso aggiornato giornalmente. Sul portale sarà possibile avere informazioni più approfondite sui prodotti, inviare segnalazioni alle associazioni dei consumatori e anche effettuare una “spesa virtuale” calcolando quando si dovrebbe spendere per un carrello di beni da noi scelti. Il progetto SMS Consumatori prevede la rilevazione continua dei prezzi al consumo di 84 prodotti alimentari di largo consumo (frutta, verdura, carni, latticini, pesce, ecc.) in 2.200 punti vendita.