Crisi delle compagnie aeree: Delta Airlines e Northwest pronte alla fusione

Dopo un periodo di stallo e di silenzio sono riprese le trattative per la fusione tra Delta Airlines e Nothwest, che porterebbe alla nascita di una delle più grandi compagnie aeree a livello mondiale. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal Northwest dovrebbe essere valutata 3 miliardi di dollari e l’annuncio potrebbe essere dato già oggi.

La corsa del prezzo del carburante ed i problemi dell’economia americana hanno costretto già 4 compagnie statunitensi a sospendere i voli e fare ricorso al Chapter 11 (una specie di commissariamento); una fusione rappresenta una soluzione alternativa.

La Delta Airlines è la principale compagnia aerea Usa dopo American Airlines ma questo non le ha impedito di trovarsi in difficoltà: giovedì infatti ha annunciato che il primo trimestre del 2008 si chiuderà con delle perdite.

Internet Banking: IWBank Spa raggiunge 11,2 milioni di euro

Siamo ormai abituati alla possibilità di gestire il nostro conto corrente, vendere o comprare azioni e fondi attraverso il servizio di Internet Banking offerto dalle banche italiane. IWBank fornisce servizi finanziari on-line in via integrata, la banca non si ferma ai confini italiani, ma espande il proprio business model nel mercato europeo. L’infrastruttura collaudata, l’offerta di un prodotto internazionale e il canale di vendita universale permettono alla Banca di offrire trading online professionale anche in altri Paesi dell’Unione Europea; da www.iwbank.com è possibile raggiungere i siti dei vari paesi in cui la IWBank è operativa: Francia, Lussemburgo, Germania, Austria e Gran Bretagna.

General Electric: calano gli utili, aumenta la paura della recessione

Brutte notizie dal fronte societario hanno fatto chiudere la settimana di Wall Street in rosso, il chè si è ripercosso sulle borse europee. I risultati del primo trimestre del colosso statunitense ne hanno fatto anche crollare il titolo del 13%, la più grande perdita in un giorno da almeno vent’anni.

Il calo dei profitti non è enorme ma significativo soprattutto vista la mole di Ge, terza società al mondo per capitalizzazione, dopo Petro China ed Exxon: la flessione è del 5,8% a 4,3 miliardi di dollari ed ha costretto il gruppo a ridimensionare le stime per il resto dell’anno. La previsione di crescita passa dal 10% a meno della metà (ad essere ottimisti).

Nessuno sembra essere immune al credit crunch: la notizia dei risultati deludenti di Ge e il suo warning sul prossimo trimestre ha letteralmente “scioccato” i mercati che adesso si aspettano altre brutte notizie. Tra le società del S&P Mib 500 gli analisti hanno già calcolato un calo medio dei profitti del 20% tra quelle che hanno reso noto le loro trimestrali.

STM annuncia accordo con Nxp da 1 miliardo, giudizi contrastanti delle banche d’affari

La STMicroelectronics è un’azienda italo francese leader nella produzione di componenti elettronici usati in cellulari e computer (sono presenti nel telecomando della Wii e nel Telepass), quotata a Milano, Parigi e New York.

Ieri la società ha stretto un accordo con Nxp, una società indipendente di semiconduttori fondata da Philips, in base al quale le due aziende si uniranno in una joint venture nel settore della telefonia cellulare. L’obiettivo è quello di diventare leader assoluto nel campo del wireless.

I ricavi delle due società sono decisamente robusti e consolidati ed il 2007 si è chiuso con un utile operativo di circa 100 milioni di dollari ciascuno, ma sarà la Stm ad assumere un ruolo di maggiore rilevanza, con l’80% di partecipazione alla joint venture ed un costo per la società italo francese di 1 miliardo di euro.

Intesa Sanpaolo focalizza l’attenzione nel Nord Africa

Intesa Sanpaolo è il nuovo gruppo bancario nato dalla fusione di Banca Intesa e Sanpaolo IMI. Ha una forte presenza internazionale focalizzata nell’Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. Ed è proprio nel Mediterraneo che Intesa Sanpaolo ha deciso di spostare ancora di più la sua attenzione, con una presenza diretta e importante in Egitto con l’80% di Bank of Alexandria offre al gruppo una testa di ponte per nuovi investimenti nel retail, nella finanza corporate, nelle infrastrutture e magari anche nella finanza islamica.

Wal Mart, Intel e Apple trainano Wall Street

Wall Street ha chiuso all’insegna del segno più, trainata dalle buone notizie provenienti dalle società, in particolare da Wal Mart che ha alzato le stime sugli utili. Il Dow Jones ha chiuso con +0,44% a 12.581, il Nasdaq +1,27% a 2.351, +0,45% a 1.369,55 anche per l’S&P 500.

Wal Mart ha infatti alzato la guidance del primo trimestre nonostante le vendite di marzo avessere un po’ deluso. Il colosso della grande distribuzione ha annunciati che concluderà i primi tre mesi del 2008 con un EPS di 74-76 centesimi, mentre le precedenti stime erano di 70-74 cents.

Le vendite di marzo sono invece cresciuto soltanto dello 0,7%, mentre gli analisti speravano in un +1%, soglia che viene raggiunta e superata di uno 0,1 se nelle vendite sono compresi i carburanti.

Mercato India: Hyundai e Panini guardano con ottimismo

Punti di forza per le imprese che intendono iniziare un’attività in India sono il basso costo del lavoro, il forte sviluppo dell’università che assicura la presenza di figure tecniche e manageriali di alto livello, la manodopera specializzata e le abbondanti risorse naturali. A ciò si aggiunge l’utilizzo della lingua inglese negli affari e nelle comunicazioni ufficiali e la posizione geografica che rende il paese una piattaforma ideale per le esportazioni nei mercati asiatici. Al fine di agevolare la messa in opera delle proposte di investimenti esteri, le procedure che regolano la materia sono continuamente aggiornate, riviste e semplificate. Una delle forme più utilizzate dagli investitori stranieri per stabilire la propria presenza nel mercato indiano è quella di creare una società commerciale o di investire in una società indiana già esistente. La tipologia societaria più comune per le pmi è la società privata a responsabilità limitata costituita da un minimo di due a un massimo di 50 soci (esclusi i soci d’opera), soggetta a limitazioni per il trasferimento delle quote e al divieto di emissioni azionarie e obbligazionarie al pubblico.

Zenith lancia opa su Lavorwash per delisting da Piazza Affari

Lavorwash S.p.A. é uno dei maggiori produttori al mondo di sistemi di pulizia ad alta tecnologia per piccole e grandi superfici, sia interne che esterne. Lavorwash da trentadue anni progetta e produce macchine ad uso professionale e domestico: idropulitrici, aspirapolvere-aspiraliquidi, lavamoquette, lavasuperfici a vapore, spazzatrici, lavasciuga pavimenti, generatori di vapore. La commercializzazione dei prodotti sui vari mercati avviene con una politica commerciale ed una rete distributiva articolate in funzione dei mercati e dei prodotti. Quattro filiali dirette coprono i mercati di Francia, Regno Unito, Spagna e Brasile.

Alcoa: utili dimezzati, ed è solo la prima a diffondere la trimestrale

Wall Street stava viaggiando in positivo in attesa della trimestrale di Alcoa, il colosso dell’alluminio, primo elemento del Dow Jones ha diffondere gli utili aziendali. L’annuncio era atteso subito dopo la chiusura delle Borse ed avrebbe permesso di cominciare a valutare il reale impatto della crisi del credito e del rallentamento dell’economia americana sugli utili delle aziende.

Ma le cose non sono andate come tutti speravano: la trimestrale è arrivata ed è arrivata anche ulteriore preoccupazione. Alcoa, il terzo produttore mondiale di alluminio, ha infatti chiuso i primi tre mesi del 2008 con utili più che dimezzati, per il valore di 303 milioni dollari, mentre nel 2007 erano 662.

Il fatturato è calato del 6,7% (unico risultato ad essere superiore alle aspettative) mentre il risultato per azione, atteso di 0,48, è stato di 0,37. Una trimestrale che ha accusato il caro prezzo del petrolio e il deprezzamento della moneta statunitense nonostante anche l’alluminio avesse visto il proprio costo aumentare.

MEDIACONTECH ritorna ad un risultato netto positivo nel 2007

Attraverso le proprie controllate, il Gruppo fornisce a livello internazionale servizi di CONTENTS CREATION & MEDIA MANAGEMENT, ovvero soluzioni per la creazione e la gestione di contenuti per i principali operatori del mondo: BROADCAST (reti televisive tradizionali, operatori satellitari e canali tematici); ADVERTISING (agenzie e produttori pubblicitari, case di produzione cinematografiche, editori e canali televisivi); BUSINESS (agenzie creative, centri multimediali di Centri Congressi e Fiere, corporate & istituzioni pubbliche).

L’esercizio 2007 è stato un anno importante per il Gruppo Mediacontech che ha realizzato notevoli obiettivi di sviluppo ed il ritorno ad un risultato netto positivo. L’assemblea di Mediacontech ha approvato nella giornata di ieri il bilancio 2007. L’azienda ha evidenziato ricavi in crescita del 29,8% a/a a 112,3 mln euro, un Ebitda di 17,6 mln euro (+51%) e un risultato netto positivo di gruppo pari a 0,5 mln euro. Durante il 2007 è cambiato strutturalmente il grado di internazionalizzazione del Gruppo che nel 2007 ha realizzato oltre il 40% del fatturato all’estero rispetto al 28% del 2006. Mediacontech, nell’ambito del processo di crescita anche per linee esterne, ha acquisito nella seconda parte dell’esercizio, tramite la controllata Euphon Development S.r.l., il 52% di Volume S.r.l., società milanese operante nel settore dei servizi tecnologici e creativi. Nel corso del terzo trimestre è stato altresì perfezionato l’acquisto di un ulteriore 25,6% di Videe S.p.A..

Yahoo a Microsoft: si può fare ma non a questo prezzo

La saga Yahoo Microsoft sta diventando più lunga di Star Wars e più appassionante di Lost. Micorsoft ha inviato a Yahoo una lettera dal tono decisamente perentorio in cui concede al cda tre settimane per vendere e per accettare quindi la loro proposta d’acquisto di 44,6 miliardi di dollari. Qualora non dovessero accettare, Microsoft ha annnciato che si rivolgerà direttamente agli azionisti, a quel punto ad un prezzo nettamente inferiore, con l’obiettivo di mettere in atto una vera e propria scalata.

Microsoft ha anche sottolineato come da gennaio, quando la prima offerta è stata fatta, il valore di Yahoo sia sceso e come attualmente la propria offerta sia superiore al valore di mercato dela società, valutata 41 miliardi. La lettera di Microsoft è stata inviata il 5 aprile, stabilendo così come termine ultimo il 26 aprile. Ma Jerry Yang non ha fatto aspettare così tanto ed ha risposto subito.

Nella lettera, pubblicata per intero dal sito News.com l’offerta di Microsoft viene rifiutata ma non si tratta solo di un “no grazie”.

Expo 2015 e i suoi effetti sulla Borsa

L’Expo 2015 a Milano fa bene anche alla borsa: a beneficiarne soprattutto i titoli immobiliari. Risanamento ad esempio ha guadagnato il 5,1%, Bastogi il 14% e Brioschi il 13,5%, e sono le due società proprietarie con Fiera Milano dell’area in cui sorgerà l’Expo e di altri terreni che per questa occasione diventeranno edificabili.

Abaxbank, la banca d’investimento del Credem, ha segnalato infatti Bastogi e Brioschi tra le società che maggiormente potrebbero trarre vantaggio dall’Expo 2015, così come Caltagirone, Ferrovie Nord Milano, Impregilo ed Astaldi (perchè checchè se ne dica di cemento ne scorrerà a volontà).

Il titolo di Fiera Milano ha invece effettuato un vero e proprio rally dalla notizia dell’assegnazione dell’Expo ad oggi: in tre giorni è passata da 4 euro (minimo storico) a 11, salvo poi crollare ed essere sospeso al ribasso.