Risulati 2007 Edison: il titolo riprenderà fiato?

Edison è uno dei principali operatori italiani nell’energia. Produce, importa e vende energia elettrica e idrocarburi (gas naturale e petrolio). L’anno appena concluso ha visto Edison migliorare ulteriormente i risultati operativi, aumentando la propria partecipazione al mercato italiano e imboccando la strada dello sviluppo estero. Questi risultati sono stati realizzati in un contesto esterno particolarmente difficile. Nel corso dell’anno, infatti, i mercati dell’energia elettrica e del gas hanno mostrato un deciso rallentamento rispetto ai trend storici: la domanda di energia elettrica è cresciuta dello 0,7%, quella di gas appena dello 0,1%, a fronte di una media negli ultimi 10 anni del 2,3% nel settore elettrico e del 3,8% in quello del gas. Le cause di tale contrazione vanno ricercate sia nella bassa crescita dell’economia, sia nell’eccezionale mitezza del clima dello scorso inverno.

L’Assemblea degli azionisti di Edison SpA ha approvato nei giorni scorsi il bilancio relativo all’esercizio 2007, che si è chiuso con un utile di 449 milioni di euro (632 milioni nel 2006). A livello consolidato, l’utile è stato pari a 497 milioni di euro (654 milioni nel 2006). L’Assemblea ha inoltre deliberato di distribuire un dividendo di 0,05 euro per azione ordinaria, in crescita del 4,2% rispetto agli 0,048 euro dell’anno precedente, e di 0,08 euro per azione di risparmio (+2,6% rispetto al 2006. Il dividendo sarà pagato il 17 aprile 2008. L’Assemblea ha inoltre eletto Giuliano Zuccoli Presidente della Società e nominato i seguenti 13 Amministratori: Pierre Gadonneix, Marco Merler, Daniel Camus, Renato Ravanelli, Gerard Wolf, Paolo Rossetti, Marc Boudier, Ivan Strozzi, Umberto Quadrino, Gregorio Gitti, GianMaria Gros Pietro e Mario Cocchi. Al termine dell’Assemblea degli Azionisti, si è riunito il Consiglio di Amministrazione, che ha confermato Umberto Quadrino amministratore delegato.

Lottomatica annuncia il piano per i prossimi 3 anni e guadagna in Borsa

Presentato a Londra il nuovo piano industriale 2008-2010 per il gruppo italiano Lottomatica. Sono previsti ricavi in crescita fino a 2,50 miliardi con un tasso di crescita annuo medio del 13-15%. L’Ebtida è prevista in crescita fino a 900-935 milioni di euro entro due anni ed un tasso di crescita del 9-10%.

L’utile per azione per l’anno in corso sarà compreso in una forbice tra gli 0,75 e gli 0,85 euro che nel 2010 potrebbero arrivare a 1,44-1,55. Il reddito operativo del 2008 è previsto di 420-435 milioni di euro e di 600-650 tra due anni.

L’obiettivo del gruppo, secondo quanto dichiarato dal presidente Lorenzo Pellicioli, è di diventare leader nel mercato mondiale regolamentato dei giochi. Sono quattro i settori a cui punta Lottomatica: le lotterie istantanee tradizionali, le scommesse sportive, il canale interattivo ed il gaming solution.

Unicredit: in attesa della trimestrale, il gruppo appare in forma

Ultima seduta della settimana all’insegna del segno più per i titoli bancari. In pole position Unicredit, che guadagna lo 0,92% a 4,725 euro. Tra le buone notizie riguardanti il gruppo italiano quella del passaggio dei 186 sportelli messi in vendita dietro indicazione dell’Antitrust. L’accordo con le banche popolari (Bpm, Carige, Credem e Bper) dovrebbe essere concluso il 16 aprile e dovrebbe fruttare ad Unicredit 747 milioni.

La richiesta dell’Antitrust era arrivata dopo la fusione con Capitalia, ed il guadagno netto derivante dalla conclusione della vendita dovrebbe degli sportelli dovrebbe essere di 350 milioni circa. Buone notizie anche per quanto riguarda i target 2008: l’ad Profumo ha definito in buona salute il gruppo bancario, ma ha anche messo le mani avanti affermando che è necessario attendere i risultati del primo trimestre.

Bühler: utile netto di 130,2 milioni di franchi

La brioche del mattino? L’inchiostro del giornale? Un piatto di pasta a mezzogiorno? Una birra rinfrescante dopo il lavoro? Sì, in questi prodotti con molta probabilità Bühler ha contribuito alla realizzazione. Oggi, cilindri in ghisa macinano il cereale per ottenere prodotti come farina e semola. Tantissimi molini in tutto il mondo usano la tecnologia e le macchine Bühler; malterie e birrerie beneficiano dell’esperienza e della qualità offerte da Bühler nella lavorazione degli ingredienti. Inoltre Bühler è leader a livello internazionale nella progettazione e costruzione di impianti e macchine per produrre tutti i tipi di inchiostro da stampa. Chi è quindi Bühler? È una multinazionale specialista nella progettazione e realizzazione di impianti e servizi per la trasformazione di materie prime rinnovabili e materiali sintetici in prodotti funzionali di qualità e sostanze pregiate. Ma anche i gusci di telefoni cellulari e computer portatili oggi si ottengono sempre più dalla fusione di metalli su impianti di pressofusione Buhler.

Buongiorno Spa: utile 2007 e acquisto azioni proprie

BUONGIORNO è una multinazionale italiana , leader nel mercato del digital entertainment. La società venne costituita nel 1999 in Provincia di Asti come Vitaminic S.p.A., ma trasferì quasi subito la sua sede a Torino; nel 2000 la società viene ammessa alla quotazione presso la Borsa valori di Milano. Oggi l’azienda si occupa della creazione e distribuzione di contenuti multimediali per operatori di telefonia fissa, mobile ed internet, con una presenza sul territorio, anche grazie a delle joint-venture con altre aziende in Europa, Stati Uniti, Russia, India, Sud America, Messico, Medio Oriente, Africa e Cina, per un totale di oltre 30 paesi. BUONGIORNO è quotata sul mercato MTAX, nel segmento STAR.

In una nota si legge che la multinazionale ha acquistato nel corso del mese di marzo 1.003.547 azioni Buongiorno S.p.A. ordinarie, ad un prezzo medio ponderato di 1,7683 Euro, per un controvalore pari a circa 1,8 milioni di Euro. Lo si legge in una nota. Dall’inizio del Programma di investimento sono state acquistate complessivamente n. 2.141.000 azioni ordinarie (pari al 2,0131% del capitale sociale), per un investimento complessivo di circa 4 milioni di Euro. Gli acquisti del mese di marzo, oggetto del presente comunicato, hanno determinato il superamento da parte della Società Emittente, in data 27 marzo, della soglia del 2% di cui all’art. 117 del Regolamento di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, adottato con Deliberazione Consob n. 119971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche. La ratio di questa norma risiede nel fatto che, la società, acquistando azioni proprie è come se divenisse “creditrice di se stessa” e deve quindi pagare l’acquisto delle sue azioni col suo stesso patrimonio, per cui si avrebbe un’aumento solo illusorio del capitale sociale, un aumento solo nominale (nel caso di azioni di nuova emissione, aumenta il numero delle azioni ma non il capitale perché in realtà non sono entrate nuove risorse ma queste sono state prelevate dalla stessa azienda).

Ubs ancora perdite legate ai mutui subprime, e la crisi non è finita

La banca svizzera Ubs ha annunciato svalutazioni sui mutui Usa per il valore di 19 miliardi di dollari, una cifra record. Già nel mese di febbraio aveva già svalutato per 18,5 miliardi, raggiungendo così cifra 37. E’ previsto un nuovo aumento di capitale di 15 miliardi di franchi svizzeri (che corrispondono perlopiù alla stessa somma in dollari). Per fare chiarezza ed evitare incertezze future Ubs ha scelto di rendere note subito tutte le svalutazioni, scelta premiata dalla Borsa: a Zurigo il titolo ha infatti guadagnato il 12%.

Il buco che si è creato è di 12 miliardi di dollari e per coprirlo parteciperanno all’aumento di capitale Morgan Stanley, Jp Mporgan, Bnp Paribas e Goldman Sachs. Nel mese di febbraio invece a “tappare il buco” era stato il fondo sovrano di Singapore. Nei primi tre mesi del 2008 Ubs si è impegnata nel ridurre l’esposizione sul mercato immobiliare statunitense, passando da 27,6 miliardi di dollari a 15.

Per risanare i propri profitti Ubs ha annunciato che creerà una divisione separata per occuparsi di questi assets, in modo da poter gestire le altre attività ed ottenerne profitti. Conseguenza delle svalutazioni anche le dimissioni del presidente del Cda Marcel Ospel, sostituito da Peter Kurer.

Bankitalia: afflussi netti di 202 milioni di euro per investimenti diretti

L’investimento Diretto Estero (IDE o FDI se acronimo della definizione anglosassone Foreign Direct Investment) è un investimento compiuto da un soggetto appartenente ad un’economia (ad esempio: una società francese) in un soggetto appartenente ad un’altra economia (ad esempio: una società italiana). La capacità di un’economia di generare ed attirare investimenti diretti esteri può avere ricadute molto importanti sia sul consolidamento delle proprie aziende nazionali, sia sull’andamento dell’economia reale, gli investimenti diretti verso un Paese rappresentano sempre un’entrata di risorse finanziarie in un’economia.

Fra i paesi europei l’Italia si colloca ancora nella fascia bassa per attività di imprese estere. Questo perchè probabilamente il sistema fiscale italiano non è abbastanza attrattivo per gli stranieri e neanche il costo del lavoro è basso al punto da poter eventualmente compensare le uscite fiscali. Per Francia, Germania e Spagna l’ammontare complessivo dello stock di IDE sul PIL è rispettivamente 24,7% , 22,6%, 27,4%. Misurando la quota italiana sullo stock mondiale di IDE questa è addirittura diminuita nel periodo 1990-2000, al contrario dei principali paesi europei e degli Stati Uniti.

Microsoft-Yahoo: pensavate fosse finita qui?

Pensavate che dopo il no di Yahoo la telenovela sul triangolo che vedeva protagonista il motore di ricerca, Google e Microsoft fosse conclusa? Ebbene no. In sordina le trattative sono andate avanti, anzi stando ad una indiscrezione rivelata dal Wall Street Journal, i vertici delle due società, Microsoft e Yahoo, si sarebbero incontrati un paio di settimane fa per discutere la proposta d’acquisto.

Sono in molti adesso ad aspettarsi da un momento all’altro un rilancio, e secondo gli analisti di Citigroup il target price ad azione di aggirerebbe intorno ai 34 dollari ad azione, azioni che attualmente sono stimate al valore di 31 dollari. Non è escluso però che Yahoo stia prendendo tempo per cercare una soluzione alternativa, sebbene Micosoft per il momento non abbia rivali.

Nel frattempo Google guadagna strada nel conquistarsi la sua fetta di mercato delle ricerche in rete: negli Stati Uniti è infatti salito al 58,7% (dal precedente 56%); scendono invece Microsoft e Yahoo, rispettivamente all’11% e al 17,5%. Aumentano le ricerche effettuate con Google mentre le performance di Google Inc calano: l’online advertising avrebbe infatti imboccato un trend negativo. Abbiamo già detto quanto la pubblicità via internet fosse la nuova frontiera del business ed allo stesso tempo che questo fosse il motivo che spingeva Microsoft a offrire per Yahoo.

Esercizio 2007 Prada: il miglior bilancio di sempre

Prada Spa è una casa di moda italiana fondata nel 1913 da Mario Prada. Nel 1978, la nipote di Mario, Miuccia Prada, ereditò l’azienda e ne fece una delle firme più prestigiose e conosciute al mondo.

Nei primi mesi del 2007 è stato lanciato il Prada Phone. Dopo la collaborazione e la joint venture tra Motorola e Dolce e Gabbana con Motorola V3i D&G e Samsung con Versace per il Samsung E500 Versace, il successivo connubio moda e tecnologia è avvenuto tra LG Electronics e Prada, la cui unione ha appunto generato il Prada phone.

A2A: cresce il risultato operativo nell’esercizio 2007

L’attività del Gruppo A2A è incentrata su 7 diverse aree: produzione elettricità, vendita elettricità e gas, reti elettricità e gas, teleriscaldamento, ciclo idrico integrato, ambiente. Il gruppo nasce dalla fusione, avvenuta nel 2007 di 3 società: ASM, AEM ed AMSA. Oggi A2A è il 1° operatore nazionale per fatturato nel settore delle Local Utility, il 2° operatore nazionale per capacità produttiva installata ed elettricità venduta, il 3° operatore nazionale per gas venduto e per numero di clienti, il 1° operatore nazionale nel trattamento dei rifiuti e dei servizi ambientali.

Cresce del 6,9% il margine operativo lordo del gruppo AEM, i ricavi salgono a 7.209 milioni di euro, con un incremento di 274 milioni di euro rispetto al 2006. Bene l’attività in campo termoelettrica e idroelettrica, la cui produzione è aumentata del 3,9%, grazie alla nuova centrale di Simeri Crichi, in Calabria, e al pieno funzionamento di quella di Torviscosa. Una buona prestazione che va a colmare il calo nella distribuzione di gas, pari a -5,4%.

Pericolo in borsa per Pirelli, ma l’utile 2007 cresce nonostante l’aumento del costo delle materie prime

Pirelli Tyre è il quinto operatore mondiale in termini di fatturato nel mercato dei pneumatici, con una redditività tra le più alte del settore. Pirelli Tyre è oggi la holding operativa di un gruppo attivo nella progettazione, sviluppo, produzione e commercializzazione di pneumatici destinati a vari tipi di veicoli: vetture, veicoli leggeri e moto, autobus, autocarri, macchine agricole e per il movimento terra, oltre alla produzione e commercializzazione dello steelcord. Pirelli ha consolidato rapporti di collaborazione con varie case automobilistiche e motociclistiche del mondo: una partnership che si è tradotta in innumerevoli omologazioni relative ai modelli di tutti i principali produttori auto e moto del mondo.

Esaote Biomedica tornerà a Piazza Affari

Dopo aver passato degli anni lontana dalla Borsa, la società di biomedica Esaote vuole tornare ad essere quotata. Oggi si svolgerà il cda e verrà illustrato il bilancio del 2007, un bilancio estremamente positivo, che si è concluso con un fatturato di poco più di 280 milioni, con una crescita dell’8,2%.

L’utile netto ha varcato la soglia degli 11 milioni, il margine operativo lordo i 40 milioni, anche dopo aver portato a termine due acquisizioni, la Kontron Medical (acquisita interamente) e la Technisan Medical Center (acquisita al 20%).

Esaote si occupa di studiare, progettare, produrre e commercializzare strumentazione diagnostica non invasiva, in particolare sistemi per la diagnostica ad ultrasuoni e sistemi per risonanze magnetiche.