La crescita del Pil dei Paesi emergenti crea inflazione ed aumenta il prezzo del greggio

Anche nei c.d. Paesi emergenti si avvertono crescenti pressioni inflazionistiche, tanto che molti hanno già alzato i rispettivi tassi di riferimento oppure stanno per farlo (Russia, India, Cile, Sud Africa e, in previsione, a breve anche Turchia e Messico). In India l’indice dei prezzi è a +11,05%. Per anni India e Cina hanno dato sussidi per energia e materie prime. Ora non possono più sostenerne il prezzo, ma rischiano contraccolpi inflattivi. La scorsa settimana la banca centrale indiana ha aumentato i tassi di interesse, per la prima volta da 15 mesi. Sono allo studio altre immediate azioni per frenare l’inflazione che, tra l’altro, sta demolendo la popolarità dell’attuale premier Manmohan Singh, in vista delle elezioni politiche del 2009.

Agenzia delle Entrate: detrazione fino all’80% sui costi di telefonia per i lavoratori autonomi

I lavoratori autonomi possono detrarre i costi sostenuti per le ricariche telefoniche o per le schede prepagate riconducibili, comunque, all’attività professionale o d’impresa. Lo chiarisce, una volta per tutte, l’Agenzia delle Entrate con la circolare 47/E del 2008, che fornisce una serie di risposte alla stampa specializzata sulla manovra finanziaria 2008, e che fissa, per le spese di telefonia, il tetto massimo di deducibilità all’80 per cento.

Con questo provvedimento l’agenzia ha confermato la risoluzione n.907 34177/2004 della D.R.E. del Veneto

Bimestre negativo per il settore automobilistico italiano. La Fiat preoccupata per lo sciopero dei Tir

Andamento negativo, nell’ultimo bimestre, per il mercato delle auto in Italia. Secondo l’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ad aggravare una situazione già strutturalmente debole,

Petrolio ai massimi: Cina aumenta prezzo di benzina e diesel

Da venerdi il prezzo di benzina e diesel in Cina aumenterà del 18%, per un importo corrispondente a mille yuan a tonnellata, cioè 145,5 dollari circa. Le misure saranno adottate innanzitutto per adeguare i prezzi al consumo alle impennate del greggio, che nelle passate settimane ha toccato i 140 dollari al barile, ed inoltre per tamponare le pressioni inflazionistiche, che Pechino ha messo in cima alla sue preoccupazioni sul fronte economico. La conseguenza dovrebbe essere una frenata della domanda e quindi una riduzione anche del prezzo del petrolio. Né l’annuncio di una riunione fra Paesi produttori e consumatori né quello di un aumento della produzione da parte dell’Arabia Saudita (che ha ufficializzato un incremento pari a 200.000 barili al giorno) avevano avuto finora un tale prorompente effetto sul prezzo del petrolio.

Rapporto sui diritti globali 2008: precariato, cresce insicurezza della popolazione

Cresce sempre di più il senso di insicurezza della popolazione, la precarietà del lavoro, la sfiducia nel futuro e la paura di perdere il benessere e la qualità delle proprie condizioni di vita, esiste il rischio di processi involutivi che, oltre a danneggiare il mondo del lavoro in generale, finirebbero per devastare il tessuto connettivo sui cui si è sviluppata la nostra società, impostato su valori solidaristici e universali.

Questa è l’Italia che emerge dal “Rapporto sui diritti globali 2008“, il rapporto annuale sulla globalizzazione e sui diritti nel mondo redatto dall’associazione SocietàInformazione e promosso da Cgil, Arci, ActionAid, Antigone, CNCA, Forum Ambientalista, Gruppo Abele e Legambiente.