Yahoo profitti record ma Microsoft non alza l’offerta

Utili più che triplicati per il motore di ricerca nei desideri Microsoft: Yahoo infatti ha registrato utili per il valore di 542,2 milioni di dollari ed un fatturato di 1,82 miliardi di dollari, in crescita dell’8,7%. Adesso sì che quelli di Yahoo hanno motivo di definire sottostimata l’offerta di Microsoft! Ma Steve Ballmer non molla l’osso e annuncia che l’offerta non verrà in alcun modo modificata con grande scontento degli azionisti di Yahoo le cui azioni, nonostante gli ottimi risultati, perdono un punto percentuale e mezzo.

In effetti è da sottolineare che gran parte del guadagno, per la precisione 400 milioni circa di dollari provengono da Alibaba, il sito di e-commerce cinese su cui Yahoo ha investito, proprio quello che avrebbe potuto creare problemi per l’Antitrust cinese. Se alla trimestrale di Yahoo andiamo ad escludere i profitti di “origine orientale” appare chiaro che dall’anno scorso a questa parte le cose non sono cambiate granchè e motivano ancor di più la volontà di Microsoft di lasciare invariata l’offerta.

Ma voi li volete dare i vostri soldi per tenere in piedi Alitalia?

Penso che la la vicenda Alitalia abbia ricevuto più attenzione dai media di quanta in realtà gliene dedicassero gli italiani. Penso anche che alle grandi firme dei quotidiani e ai direttori dei telegiornali sarebbe bastato andare al bar a prendere un caffè ed ascoltare un attimo per capire che alla fin fine di avere una compagnia aerea nazionale non è che fosse ritenuto indispensabile da tutti.

Alitalia negli ultimi anni è costata tanto e i soldi per mantenerla in vita sono stati prelevati ovviamente dalle tasche degli italiani, si parla di 5 miliardi di euro per tenere in piedi un’azienda che serviva per mettere a lavorare il figlio di tizio o il tale con il tesserino del partito di turno. E noi? Chi volava più con Alitalia? Sarà che sono giovane e le mie finanze non mi permettono altro, ma non riesco a ricordare l’ultima volta che ho volato con Alitalia.

Ed ora il Governo ha approvato questo prestito ponte di ben 300 milioni di euro, perchè le casse di Alitalia sono ormai quasi vuote e affinchè arrivi una nuova offerta c’è bisogno di tempo perchè una cordata o un’altra compagnia aerea faccia i suoi conti e valuti la convenienza dell’affare.

La trasmissione internazionale del ciclo economico: perchè la crisi dei mutui subprime può colpire anche noi

Le economie industrializzate e le economie emergenti sono caratterizzate da andamenti ciclici dell’attività economica. Le recessioni sono seguite dalle espansioni con una certa regolarità e con un ritmo che è risultato più o meno sincrono con quello di altre economie.

Quando le economie sono aperte (ovvero ci sono limitate barriere commerciali), l’andamento di alcune variabili, come il PIL di un Paese, ha effetti sulle analoghe variabili degli altri Paesi. Per esempio è solito leggere, che la recessione economica degli Stati Uniti(ovvero variazioni negative e decrescenti del PIL) si trasmette alle economie europee e questo può innescare un circolo virtuoso mondiale. Se i legami commerciali sono molto importanti, si osserva che i Paesi maggiormente integrati dal punto di vista commerciale (ovvero il cui interscambio commerciale è molto elevato, dovrebbero essere anche i paesi con i cicli economici più simili e più sincronizzati.

La Bce potrebbe alzare i tassi per far fronte all’inflazione ed il Super Euro continua la corsa

La notizia è arrivata così, quando nessuno se la aspettava e proviene da Christian Noyer, membro del consiglio direttivo della Banca Centrale Europea, il quale in un’intervista ad una radio francese aveva lasciato intendere che per frenare l’inflazione una soluzione avrebbe potuto essere proprio quella. Il giorno dopo puntuale è arrivata la smentita, o meglio la precisazione, con Christian Noyer che ha detto di essere stato male interpretato e di non aver parlato specificatamente di un prossimo aumento dei tassi, anche se gli interventi della Bce possono andare in entrambe le direzioni.

In realtà una affermazione simile alla sua è arrivata anche da Yves Mersch, governatore della Banca di Lussemburgo, il quale ha confermato che il dubbio amletico su alzare i tassi o meno per far fronte all’inflazione ogni mese ha attanagliato la Bce, che quindi al contrario di come tutti credevano non ha mai minimamente pensato a tagliarli.

Rallenta il mercato immobiliare, arrivano le conferme dall’Agenzia del Territorio

Come già anticipatamente previsto è arrivato il rallentamento del mercato immobiliare. La notizia viene dall’Agenzia del Territorio e dal suo rapporto sul secondo semestre del 2007: il decremento nelle compravendite rispetto al 2006 è del 7,1%, ben distribuito nei diversi settori, da quello residenziale a quello commerciale.

In realtà il mercato immobiliare dal 2000 ad oggi secondo l’Agenzia del Territorio risultava in flessione già nel 2006, e quella del 2007 sarebbe quindi solo una frenata più brusca ma già preparata. Per quanto riguarda il settore residenziale in particolare il rapporto sottolinea come esso risenta di fattori strutturali legati alla fase conclusiva di un ciclo immobiliare; non sono poi da dimenticare i tassi di interesse sui mutui, passati dal 3,5% del 2003 al 5,3% del 2007.

A livello territoriale il calo è stato praticamente uniforme, con delle punte leggermente più alte registrate al Nord e al Sud. Uno dei dati che più colpisce è che per la prima volta dal 2001 si è registrato un calo anche nei comuni minori, mentre finora la tendenza li aveva favoriti a scapito dei grandi centri.

Progetto ENI a Marghera: investimenti per le centrali

A pochi giorni dall’aver siglato un memorandum d’intesa con l’Egyptian Natural Gas Holding Company e con l’Egyptian Electricity Holding Compagny , Eni ha presentato ieri a Marghera il progetto ‘Master Plan’ della Raffineria di Venezia, un impegno volto al rilancio dell’area industriale di Porto Marghera. Eni intende rimodulare alcuni impianti che, grazie all’utilizzo di tecnologie più avanzate, modificheranno la produzione degli oli pesanti in prodotti di elevata qualità, ovvero kerosene e gasolio a bassissimo contenuto di zolfo. L’intervento consentira’ anche di rifornire il Triveneto in tempi piu’ rapidi, con maggiore sicurezza e minore impatto ambientale; vi saranno infatti 41 navi in meno all’anno (-19%) che arriveranno nella laguna di Venezia e 3.000 autobotti (-12%) in circolazione sulle strade locali oltre la diminuzione delle emissioni in atmosfera (-23% polveri e -11% di ossido di zolfo).

Ottantaquattro prodotti in un sms: la spesa virtuale

Il progetto opera su un paniere di ben 84 prodotti. Nel messaggio di risposta alla richiesta di informazione sarà indicato il prezzo di vendita rilevato giornalmente suddiviso in tre macro aree regionali (Nord, Centro e Sud); il prezzo medio nazionale all’origine e quello all’ingrosso aggiornato giornalmente. Sul portale sarà possibile avere informazioni più approfondite sui prodotti, inviare segnalazioni alle associazioni dei consumatori e anche effettuare una “spesa virtuale” calcolando quando si dovrebbe spendere per un carrello di beni da noi scelti. Il progetto SMS Consumatori prevede la rilevazione continua dei prezzi al consumo di 84 prodotti alimentari di largo consumo (frutta, verdura, carni, latticini, pesce, ecc.) in 2.200 punti vendita.

Logitech segna crescita del fatturato del 17 % a 601 milioni di dollari

Logitech International S.A. con sede ad Apples in Svizzera è la holding del gruppo Logitech. Fu fondata nel 1981 da Daniel Borel, Pierluigi Zappacosta e Giacomo Marini. Era una spin-off della École polytechnique fédérale de Lausanne. Guida il settore industriale delle periferiche per computer a livello mondiale. Logitech produce un ampia gamma di periferiche per PC, console di videogiochi (Xbox, PlayStation 2, PlayStation 3 e Wii), lettori mp3 portatili e telefonini ma di recente si è focalizzata per quelle per computer. Iniziò con la produzione di mouse a Le Lieu (Svizzera). la produzione fu in seguito spostata negli USA, a Taiwan e Irlanda, infine a Suzhou in Cina. Vende i suoi prodotti in tutto il mondo. Le sue attività vengono divise in 3 ampie zone geografiche: America, Europa, Medio Oriente e Africa e infine Asia . In Giappone usa il marchio Logicool da quando la compagnia Logitec del luogo esistente fin dal 1982 si è inserita nel mercato delle periferiche.

Carte di credito revolving, cosa sono e quanto costano

Sempre più italiani scelgono le carte di credito revolving, ma di cosa si tratta esattamente? Sono come carte di credito tradizionali e si distinguono per il fatto che permettono di rimborsare il saldo di fine mese in comode rate, funzione utilissima visto i tempi che passano, ma attenzione ai costi. Nel 2007 83 milioni di operazioni per il valore 9,2 miliardi di euro, sono state concluse con carte revolving; la quota è in crescita del 7% rispetto al 2006.

Quello che fa una carta revolving è in pratica di farvi un prestito, ovvero di concedervi denaro senza toccare il vostro conto corrente, almeno fino a quando non ripagherete il debito. La consistenza della rata di rimborso è a discrezione del cliente, che potrà sceglierla nel corso del mese (obbligo di una rata minima del 5%). Se non vogliamo fare la fine degli americani (che si indebitano anche per andare dal parrucchiere) è necessario fare molta attenzione a come usiamo queste carte e soprattutto a quali usiamo.

Queste carte infatti hanno dei costi non indifferenti, con tassi che arrivano al limite dell’usura (stabilito per le banche che effettuano credito personale a 15,54%). Per valutare quanto possa essere conveniente una carta revolving è necessario valutare due indicatori: il TAN (Tasso anno nominale) e il TAEG (Tasso annuo effettivo globale).

Enel e la strategia per ridurre il debito: forse in vendita anche la rete gas

Al via la strategia di Conti per ridurre i debiti: vendita della rete ad alta tensione e probabilmente anche della rete gas per dedicare maggiori sforzi alle energie rinnovabili (ricordate la centrale ad idrogeno che sarà realizzata a Venezia?). Per la dorsale ad alta tensione la principale interessata è Terna, la società che già possiede il 98% della trasmissione elettrica nazionale, con cui la trattativa sarebbe già in corso. L’operazione frutterebbe ad Enel 1,5 miliardi di euro.

Conti ha negato che si tratti di una trattativa in esclusiva, ma per il momento l’unica offerta ad essere valutata è quella di Terna; qualora la trattativa non dovesse portare i risultati voluti allora saranno valutate altre offerte. La parte di rete elettrica ancora non in mano a Terna è di 19 mila chilometri.

Ma Conti non si accontenterebbe e sembra che stia pensando di mettere in vendita anche la rete gas. Enel possiede attualmente 30 mila chilometri di rete, grazie ai quali serve 1200 comuni, il 12% dell’utenza nazionale.

Google il marchio più potente, seconda General Electric, terza Microsoft

La ricerca Brandz Top 100 Powerful Brands, presentata lunedì a Londra e stilata da Millward Brown Optimor, società del gruppo Wpp, in collaborazione con il Financial Times stila la classifica dei 100 marchi più potenti del mondo: il primato, per il secondo anno consecutivo, spetta Google con un valore di circa 86 milioni di dollari. Seconda classificata General Electric con 71 milioni di dollari e terza Microsoft con un valore del marchio stimato in 70 milioni di dollari. A livello complessivo, si legge nella nota, il valore aggregato dei 100 brand in classifica è aumentato del 21 per cento nell’ultimo anno (e del 33 per cento rispetto al 2006), raggiungendo quota 1.940 miliardi di dollari.